lunedì 9 marzo 2015

L'ultimo erede di una dinastia di abili trasformisti




Si avvicina inesorabilmente la mattanza pasquale degli innocenti Animali. E papa Francesco che fa!? Tace!! Fingendo di non ascoltare la straziante implorazione di aiuto ed il grido disperato di sofferenza e di morte che gli giungono dai maledetti mattatoi, dove si consuma l'immane tragedia della vita interrotta e distrutta per un aberrante e malinteso significato della pasqua di resurrezione.  Credo che costui, cioè papa Francesco, porti indebitamente quel nome, che tante speranze ed aspettative aveva destato in chi ha creduto in un radicale rinascimento dell'etica e dello spirito religioso.

Pochi Costa: Francisco piensa en todos, es universal, hay millones que le ponen el diente a lo que pueden, pensemos tambien en ellos, son seres humanos.

Elisa Bianca Colavitti: Pochi, Francisco es el santo patrón de Italia, además de ser el protector de los animales que se celebra el 4 de octubre. Si ha elegido este nombre deberìa hablar en contra de la guerra que se hace a los animales en todo el mundo.

Me: Cosa ti aspetti da un appassionato mangiatore di asado?

Pochi Costa: Don Roberto Duria, no soy vegetariano ni vegano como tantos otros, usted dejaria de ser vegano-vegetariano? pienso que no, en mi caso yo tampoco dejaria de comer carne, es parte de la dieta cultural adquirida. Respeto a los veget.veganos, quizas vivan mas que los que tenemos en la dieta a la carne, pero es una decicion de cada uno, para mi primero el ser humano y despues los animales, cada cosa en su lugar y un lugar para cada cosa. Tanta gracie.

Me: Don Pochi Costa, quella di Bergoglio non può essere una scelta personale perché lui è il "capo" della Chiesa cattolica e, in quanto guida religiosa, sarebbe suo dovere guidare i suoi fedeli, dando l'esempio dell'alimentazione VEG. Ma non lo fa e questa è una gravissima colpa, che gli farebbe meritare l'inferno, se esistesse.

Elisa Bianca Colavitti: Tante volte noi animalisti ci lasciamo andare con termini non appropriati e, in questo caso, non era necessario augurare al Papa un tale castigo. Sono convinta però che col dovuto rispetto, ogni figura religiosa può essere criticata. Non bisogna dimenticate che sono persone come noi, anche se sono capi spirituali. E, come noi umani, anche il Papa può non essere perfetto. La Chiesa porta avanti un discorso di fede millenaria ma se vuole stare in auge deve aggiornarsi perché il mondo cambia. La Chiesa per capire l’uomo deve quindi ascoltarlo. L’uomo si evolve studiando e scoprendo molte cose sugli esseri viventi. Non solo l’etica, ma ormai anche la scienza ci dimostra che l’animale non è una cosa ma un essere sensibile, pensante, sofferente, come noi umani e che quindi non deve essere maltrattato, schiavizzato, ucciso. La Chiesa deve ragionare e aprirsi al mondo animale dei non umani.


Papa Francesco, ne sono convinta, prima o poi cederà e chiederà ai fedeli amore e rispetto verso questi nostri “fratelli”. La Chiesa vive di relazioni umane, politiche, sociali e sono proprio le relazioni che la porteranno verso un cambiamento. Senza andare molto lontano, guardi Pochi l’esempio dell’Italia, Paese con cui maggiormente il Papa si relaziona. Qui da noi, il popolo vegano-vegetariano è in continua crescita (secondo il rapporto Eurispes 2014, siamo il 7,1% della popolazione) e anche le leggi italiane sono sempre più improntate al rispetto degli animali. Pure in Argentina le cose stanno cambiando grazie ai movimenti animalisti. A parte questo mio discorso, non pensa che Dio dovrebbe avere un "cuore unico”, capace di amare sia gli uomini sia gli animali, senza distinzione? Pochi, anche io ho mangiato carne per cultura acquisita ma poi mi sono evoluta seguendo una nuova cultura più etico-scientifica. So che Lei è sensibile agli animali e comprendo anche che Le sarebbe difficile rinunciare alla carne, proprio per la radicata abitudine. Ma, se la carne in Argentina ha raggiunto prezzi non accessibili a tutti, non si deve preoccupare, esistono delle valide alternative alla carne. I miei saluti e alla prossima.

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