giovedì 9 aprile 2015

Ci sarà una rivelazione ufficiale per gli esseri elementali?




Gnomi, fate, elfi, orchi e streghe. Personaggi che popolano fiabe e leggende della tradizione, ma anche i boschi di una zona ben precisa del nostro Paese. Fantasia o realtà? L’Adnkronos ha scovato un fascicolo, custodito dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato e aperto quasi 15 anni fa, che reca la dicitura ”Gnomi e fate dei boschi”. Una cartellina verde del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali – Corpo Forestale dello Stato che contiene informazioni, segnalazioni, materiale fotografico che riguarda esattamente quello che il suo titolo evoca: avvistamenti stranamente concentrati in un’area ben precisa, l’Appennino tosco-romagnolo, con alcuni suoi comuni, come San Piero in Bagno e Bagno di Romagna. L’Adnkronos ha guardato dentro quel fascicolo. Il suo contenuto? In alcuni casi fa sorridere, in altri no.


Inquieta la fotografia scattata da G.F., banchiere di Cesena, in viaggio di notte con la moglie per raggiungere la sua baita all’interno della Foresta della Lama, nell’Appennino forlivese. Costretto a fermare l’auto e a scendere dalla vettura per montare le catene da neve ha visto ”qualcosa”, un essere dalla sembianze umane, carponi e intento a mangiare neve. La sua fotografia, nel fascicolo della Forestale è classificata come ”elfo” per via delle orecchie allungate che si intravedono. La foto è sfocata, il negativo mai consegnato, ma secondo alcune fonti “il testimone sarebbe una persona seria e attendibile“. Che poi quello sia proprio un elfo, è tutto da dimostrare. C’è chi invece è convinto che si tratti di un poltergeist, lo spirito di un ragazzino morto anni prima ucciso da un mugnaio e che si aggira senza pace nella zona.

Fa sorridere, invece, il verbale di dichiarazioni spontanee datato 2 agosto 2001, raccolte nel Comando Stazione Bagno di Romagna da ufficiali e agenti del Cfs che hanno ascoltato e messo nero su bianco il racconto del signor Pierluigi Ricci il quale, all’interno del Parco dell’Armina, mentre si apprestava a bere alla fonte, avvistava ”un essere alto circa 25 centimetri che ritengo essere uno ‘gnomo’ dei boschi”. E ne fornisce una descrizione ”da manuale”, anche troppo: sembianze umane e abbigliato con casacca azzurra, pantaloni marroni, stivali di pelo beige, cappello rosso e barba bianca. Il tradizionale gnomo, insomma, proprio come quello che nell’area ha dato un volto al Sentiero degli Gnomi e al Bosco di Gnomo Mentino, che attirano ogni anno migliaia di visitatori. Perché sulla scia della moda dello gnomo è nato tutto un turismo, con pacchetti dedicati e con i suoi gadget, sul modello del turismo magico o di fantasia tipico dei paesi nordici. Gli gnomi, però, in questa zona popolano i racconti e, in alcuni casi, i ricordi di tante persone, anche degli anziani che non si interessano di marketing e di turismo e per i quali gli Appennini sono pieni di mostri, draghi, fate, orchi e santi.

Avvistamenti ce ne sono sempre stati e racconti di ”fenomeni strani” nei boschi, che si tatti di presenze, misteriose combustioni di alberi o di luci, perché lo gnomo “potrebbe essere la rappresentazione sensibile dello spirito del bosco – spiega all’Adnkronos Stefano Cazora, capo ufficio stampa del Corpo Forestale dello Stato e autore di un libro, “Luoghi della meraviglia”, dedicato agli itinerari del fantastico in Italia – se il bosco ha una sua forma di intelligenza, stando ad alcuni studi scientifici, a questa potrebbe corrispondere una forma di spiritualità semplice di cui lo gnomo è rappresentazione“. Ma perché in caso di avvistamento si va alla Forestale? “Alla Forestale arrivano segnalazioni di tutti i generi, in questo caso allo gnomo si associa un guardiano della natura così come al Cfs si riconosce il ruolo di tutela ambientale“, aggiunge Cazora. Gnomi dell’Appennino, fate nel casentino, streghe al centro e al sud: per chi volesse tentare l’incontro, questa è la geografia da tenere presente. Meno chiaro il metodo, che potrebbe variare da persona a persona, ma una regola di base c’è: secondo gli esperti bisogna imparare a guardare verso il basso, immedesimarsi negli elementi naturali, liberarsi della sovrastrutture culturali. Perché – sempre secondo gli esperti – gli gnomi ci sono, siamo noi che non li vediamo.

9 commenti:

  1. @Gentili & attenti LETTORI,

    quante volte nel corso della STORIA dell' UMANITA' fenomeni strani ritenuti delle pure FANTASIE si SONO poi rivelati solide REALTà, ciò vale anche per i numerosi ESSERI cosidetti "ELEMENTALI" che popolano i BOSCHI di tutto il GLOBO;

    più volte ho scritto che TUTTO è ENERGIA che si manifesta in vari modi nei diversi MONDI quello MINERALE il VEGETALE e l' ANIMALE, in più è la FISICA QUANTISTICA che ce lo certifica ci SONO delle DIMENSIONI(= ben 12 !!!) "popolate" parallele alla nostra;

    allora PERCHE' meravigliarsi sull' esistenza di GNOMI-FATE-DRAGHI.....
    ma anche di STREGONI & STREGHE "bianche" & "nere", ospiti queste ultime guarda caso anche su FREEANIMALS che simbolicamente assomiglia proprio a un BOSCO(= di PAROLE) variegato & colorato ma anche con "pungenti" spinosi rovi !!!

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  2. E chi sarebbero queste streghe che scrivono qua?
    Spero non io, dopo quello che ho raccontato.

    Non ricordo se mia nonna o mia bisnonna , ma una delle due diceva che una volta era a giocare in un bosco e ha visto degli esseri piccoli e strani.
    Chissà chi o cosa erano.

    Erba Gatta.

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  3. Molti anni fa mio padre m'insegnò come era nata la leggenda degli gnomi.

    Ci sono dei piccoli gufi, assioli o anche civette, che hanno la visione frontale come gli umani.

    Visti fra le fronde nel chiaro-scuro della penombra di un bosco, o anche in piena notte, sono stati scambiati per dei piccoli omini. L'ignoranza e la superstizione, nei secoli bui del passato, hanno fatto il resto.

    Ciò non toglie che esistano esseri di altre dimensioni, ma se nella cultura tradizionale, e soprattutto nordica, si tratta di creature legate agli elementi: acqua, terra, aria e fuoco, per me si tratta di alieni provenienti da altrove e che si sentono a casa loro qui sulla Terra esattamente come ci sentiamo noi. Non si fidano degli uomini e fanno bene. Questo spiega perché sono timidi e ritrosi.

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  4. @Erba Gatta,

    tranquilla NON mi riferivo a te bensì a Morena MENZANI autodichiarata STREGA vedi il suo POST pubblicato a marzo, riguardo allo STREGONE il Roberto ha scritto che gli piacerebbe molto ESSERNE uno tosto !!!

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    1. Ma solo per poter fare del male a chi fa del male agli animali.

      In questo caso, sarei la loro Nemesi, incaricato della giusta punizione su ordine divino.

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  5. @Roberto,

    la mia NON vuol ESSERE una critica "gratuita" ma una CONSTATAZIONE, anche tu dimostri di PENSARE & AGIRE da SPECISTA come NOI onnivori;

    infatti quando affermi in maniera CATEGORICA di poter far del "male" a chi da del "male" agli ANIMALI, e ti dimentichi dei VEGETALI & degli UMANI come ti puoi definire se NON uno SPECISTA;

    per me invece la VITA e la DIGNITA' è sacra per ogni ESSERE VIVENTE
    ma la mia EVOLUZIONE(scusami Bylli Kid) è ancora molto lunga, mentre per te è sembra completata prendendoti cura SOLO degli ANIMALI e neanche tutte le specie/razze o mi sbaglio !!!???

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    1. Citazione: "affermi in maniera CATEGORICA di poter far del "male"...

      Magari lo potessi!

      Citazione: "la VITA e la DIGNITA' è sacra per ogni ESSERE VIVENTE"....

      Tranne i figli di buona donna che si divertono a fare del male, secondo me. Quelle loro vite NON possono essere sacre, neanche un po'.

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  6. Per me gnomi, elfi e fate esistono. Stop. Billy the Kid

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