Fonte: Il Giornale
Dal 2012 ad oggi
almeno venti cani poliziotto delle forze dell'ordine statunitensi
hanno perso la vita a causa del calore insostenibile raggiunto nel
veicolo dove erano stati lasciati. Se nella maggior parte dei casi si
tratta di una tragica dimenticanza dei proprietari, in alcuni
incidenti gli animali sono stati volutamente lasciati nell'auto in
attesa di un intervento. È il caso di Primo,
un pastore tedesco di una pattuglia di New Orleans, che era rimasto
in auto in attesa di intervenire durante un caso di traffico di
stupefacenti.
Le innate capacità olfattive di Primo gli erano valse
un ruolo importante nel reparto narcotici, ma durante una retata il
suo padrone l'ha lasciato per due ore in auto mentre con altri
colleghi svolgeva le prime indagini in un magazzino. Al suo ritorno
ha trovato l'interno dell'auto quasi completamente distrutto con i
sedili strappati e i segni degli artigli sui finestrini. Il cane
aveva cercato in tutti i modi di uscire dall'auto per fuggire dalla
temperatura all'interno del veicolo che aveva raggiunto i 45 gradi.
Negli Stati Uniti le razze di cane più utilizzate dalla polizia sono
i pastori tedeschi o quelli belgi, caratterizzati entrambi da una
folta pelliccia e dal colore scuro del pelo che aumentano le
possibilità di surriscaldamento corporeo e di un conseguente
infarto. “In tutti gli USA ci sono almeno ventimila cani poliziotto
– spiega Rick Ashabranner, presidente dell'associazione
nordamericana dei reparti cinofili della polizia – e probabilmente
almeno il 95% di questi abita con il proprio padrone e la sua
famiglia. È come avere un animale domestico, ma il legame è ancora
più forte perché si tratta inoltre di un collega sul posto di
lavoro”. Anche nelle giornate dal clima mite l'interno di un'auto
può raggiungere temperature notevoli: uno studio ha dimostrato che
se all'esterno ci sono 28 gradi, in poco più di venti minuti
all'interno di un abitacolo ci saranno già 42 gradi, che possono
arrivare a 50 in un'ora. Le vetture rinforzate in uso alla polizia e
il pelo del cane fanno il resto, lasciando l'animale in un inferno
dal quale è impossibile fuggire. Almeno dieci poliziotti sono stati
condannati per negligenza negli ultimi anni, ma dopo aver pagato una
multa al proprio dipartimento sono stati reintegrati a tutti gli
effetti e spesso messi di nuovo nelle condizioni di lavorare con
altri cani.
“In questi casi è
molto difficile scoprire la verità – prosegue Ashabranner – in
alcuni incidenti i poliziotti hanno ammesso di essersi dimenticati
l'animale in auto. Altri erano convinti di aver lasciato l'aria
condizionata accesa, ma questo purtroppo non basta. Stiamo cercando
di dotare il maggior numero di pattuglie di sensori in grado di
notificare quando un cane è rimasto nell'auto e in caso di emergenza
il dispositivo può far abbassare i finestrini e lasciar partire un
allarme”. La foto dell'interno dell'auto dove Primo ha passato le
sue ultime ore mostra le atroci sofferenze cui il cane è stato
sottoposto ed è un monito per i possessori di cane che durante le
giornate calde viaggiano con il proprio animale. Spesso l'aria
condizionata non è sufficiente e se cani addestrati e fisicamente
allenati come quelli poliziotto non riescono a resistere ad alte
temperature, per gli animali domestici il rischio è ancora più
grande. L'arrivo dell'estate purtroppo ha già mietuto altre due
vittime: il 27 maggio due cani del dipartimento di polizia di Miami
sono morti dopo essere stati lasciati in auto per 7 ore dal proprio
padrone. L'agente Nelson Enriquez ha detto di essersi dimenticato
degli animali dopo aver fatto ritorno a casa alla fine di un turno di
notte. Giunto alla sua abitazione con l'auto di pattuglia, ha
lasciato gli animali nel veicolo per tutta la giornata. Al momento
Enriquez è stato sospeso ed è in attesa di un processo per crudeltà
sugli animali.
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