martedì 4 ottobre 2016

Le truppe vengono distribuite capillarmente sul territorio


Fonte: Il Giornale

Pugnalato a morte, dopo una lite scoppiata per futili motivi. Anche in Germiana la convivenza tra migranti nei campi di accoglienza provoca non pochi problemi. Secondo quanto scrive Adnkronos, infatti, "un rifugiato afghano di 18 anni è stato pugnalato a morte da un altro rifugiato 17enne a Ludwigsfelde, nella Germania orientale. Lo rende noto la polizia del lander di Brandeburgo precisando che il ragazzo è stato colpito più volte al petto ed è spirato mentre veniva trasferito in ospedale".



Secondo le prime ricostruzioni della polizia, il responsabile è un "minorenne arrivato senza genitori dal Gambia", che è stato poi arrestato dalle forze dell'ordine nel centro rifugiati poche ore dopo l'omicidio. Non si sa se i due profughi vivevano o meno nello stesso campo. Secondo quanto appreso, però, si conoscevano. Incerte ancora le motivazioni del folle gesto che ha portato alla morte del 18enne afghano.



Enrico Priotti: Questa continua insistenza dei governanti sulla necessità di sparpagliare ovunque i "rifugiati", per ragioni di "equità" mi sembra sempre più sospetta, perché nulla di equo ci si può attendere da questa gente. La sensazione che mi danno è quella di voler piazzare ovunque dei presidii militari, dei veri e propri SOLDATI, in grado di tenere sotto controllo la futura rabbia furibonda degli italiani.

Nessun commento:

Posta un commento