Konrad Lorenz parlava di una doppia
origine per le razze canine: quelle che discendono dal lupo e quelle
che discendono dallo sciacallo. Di fatto, Biagio Pascal disse che il
cane è la più grande conquista dell'umanità e anche se a quell'epoca l'uomo non
era ancora sbarcato sulla luna, penso che avesse ragione. Piuttosto,
sul perché solo gli occidentali, con qualche rara eccezione, amino i
cani, a differenza dei cinesi che li considerano cibo e delle altre
etnie che li considerano concorrenti alimentari, cioè parassiti, mi
sono a lungo interrogato. Sono comunque giunto a due conclusioni. La
prima riguarda la nascita del rapporto di amicizia tra uomo
occidentale e cane. Tale rapporto nasce in un contesto venatorio. In
Europa (parlo di quando gli USA ancora non esistevano) la gente
andava a caccia con i veltri e le altre razze venatorie. In Oriente
andavano a caccia con i ghepardi (i ricchi) e con i falchi (i meno
ricchi). Indi per cui, il cane è stato visto per secoli solo come uno
strumento di lavoro, utile per portare a casa la cena e di
conseguenza difficilmente poteva entrare nel circuito dell'affettività
con i suoi carcerieri. Stessa sorte è toccata a ghepardi e falchi,
che non sono mai entrati nella sfera affettiva umana perché estinti
o di difficile allevamento. La facilità riproduttiva dei cani,
viceversa, ha permesso la grande diuffusione di questa specie che,
dopo secoli di domesticazione, ha dato luogo a molte varianti, entrando a poco a poco nel cuore degli uomini, mentre
il ceppo originario dello sciacallo e del lupo ha mantenuto le
caratteristiche originarie.
Il secondo punto che spiega secondo me la
predilezione che solo i bianchi hanno verso i cani dipende
dall'imprinting, che ci riporta ancora una volta a Lorenz. Solo ai
bambini bianchi, a Natale o in altre occasioni, si regalano cuccioli
di cane (o di gatto). A un bambino musulmano mai e poi mai verrebbe
regalato il cucciolo di un animale impuro, né a un bambino cinese
verrebbe mai regalato un animale commestibile, onde evitare che poi
il bambino si affezioni e resti traumatizzato quando poi il suo
amichetto peloso viene macellato. A un bambino della selva
amazzonica, si regala piuttosto una scimmietta. L'imprinting a cui
milioni di bianchi sono stati sottoposti nella loro infanzia, venendo
a contatto ravvicinato con un cane, fa sì che poi, da adulti, la
visione che si ha di questo particolare animale sia decisamente
diversa da quella delle altre etnie che popolano il pianeta Terra. In
Madagascar, dove i cani non vengono mangiati, il destino dei cani non
è altrettanto roseo di quello riguardante i cani che nascono in
Occidente.
Vengono venduti per le strade di Antananarivo e la loto
funzione è quella di fare da cani da guardia. Passeranno una vita
legati alla catena, oppure sciolti, dove ci sono cortili e recinti da difendere, vigilando armati della propria dentatura. In quanto strumenti ad uso
e consumo dei loro padroni, verranno soppressi quando saranno vecchi
o malati, ché tanto costano poco e potranno essere facilmente
sostituiti. Discorso diverso per i randagi. Non avendo padrone, vanno
incontro a una vita di stenti e saranno condannati prima o poi,
specie di notte, a finire schiacciati sotto le macchine o ad essere presi a
sassate o a secchiate di acqua bollente. Non è una bella vita,
quella dei cani del Madagascar, a meno che non si tratti dell'unica
razza ufficialmente riconosciuta a livello internazionale: il Cotton
de Tulear. In tal caso, potranno avere una vita
dignitosa presso famiglie benestanti, che vedranno in loro uno status
simbolo. E magari saranno anche amati.
STRANO. Pascal faceva parte delle "anime pie" agostiniane dell'abbazia di Port Royal che si divertivano a dissezionare i cani inchiodandoli su tavole per assistere alla circolazione delsangue. Non ho maisopportato questo individuo, se pure matematico e fisico. Crepò a 39 anni.
RispondiEliminaQuelle cose lì sapevo che venivano fatte da Descartes e Malebranche. Non so se Pascal era del giro.
EliminaRiguardo a Pascal qui dice: "Egli seguiva comunque, per ragioni etiche e morali, una dieta leggera, di tipo vegetariano" Billy the Kid
EliminaDunque, qualcosa di buono c'era in lui.
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