Fonte: Il Gazzettino
Città del Vaticano – E’ la cosa migliore fare l’elemosina
alle persone che chiedono aiuto per strada? Se Papa Bergoglio ha
sempre insistito sul fatto che si debba fare l’elemosina ai
senzatetto che si incrociano sul cammino, un vescovo americano in
questi giorni ha suscitato parecchio scalpore per la sua presa di
posizione controcorrente: sulla sua pagina Facebook monsignor Thomas
Tobin è andato nella direzione opposta. Sbagliato, anzi
sbagliatissimo, fare l’elemosina ai mendicanti. Dubbi a tal
proposito monsignor Tobin sembra averne pochi: «gettare qualche
spicciolo a un accattone è degradante della sua dignità umana.
Mentre potrebbe farci sentire meglio, in realtà non fa altro che
sostenere il suo stile di vita malsano e degradante. E’ bene che la
nostra comunità aiuti attraverso le strutture apposite i poveri e i
bisognosi. Dovremmo sostenere quelle».
Papa Francesco prima di andare a Milano ha rilasciato
un’intervista al mensile dei senza fissa dimora (curato dalla
diocesi) “Scarp de Tennis” in cui dice che dare un aiuto è
sempre una buona cosa. Naturalmente non è mai positivo lanciare al
povero solo degli spiccioli. «E’ importante il gesto, aiutare chi
chiede guardandolo negli occhi e toccando le mani. Buttare i soldi e
non guardare negli occhi non è un gesto da cristiano».
Monsignor Tobin elenca tre buoni motivi per scansare i mendicanti.
Che facendo l’elemosina sui marciapiedi si intralciano i pedoni e
si potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza se vi fosse il bisogno
di avere il marciapiede sgombro. Infine, aggiunge Tobin, la pratica
dell’accattonaggio consente anche alle persone disoneste di far
leva sulla compassione degli altri «a chiedere soldi anche quando
non hanno legittime esigenze».
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