Alex, un giramondo
friulano con cui ho parlato domenica scorsa e che ha fatto il
capocuoco al Gondola Express di Londra, mi diceva che quando un
vegano andava nel loro ristorante lo mandavano via senza tanti
complimenti, perché non c'era niente che gli si potesse dare da
mangiare. Il festival vegetariano di Gorizia, benché abbia visto
crescere negli ultimi quattro anni il numero di partecipanti,
arrivando l'anno scorso a 30.000 visitatori, nel 2015 non si farà
perché il promotore, il signor Santinelli, non ce la fa con i conti.
Se dal Comune di Gorizia non arriveranno più contributi di quelli
finora concessi, le spese supereranno le entrate e, come succede in
tutte le imprese commerciali, il gioco non vale più la candela. Da
bravo complottista, non posso fare a meno di pensare che, al di là
del pretesto della crisi imperante che impone alle amministrazioni
pubbliche di risparmiare, ci sia lo zampino delle industrie
agro-alimentari che non conoscono crisi e che sono le vere padrone
dei gusti e della classe politica italiana e mondiale, insieme alle
loro sorelle petrol-chimiche.
Quando una certa idea di alimentazione
e di salute prende piede, deve essere stoppata, pena il calo degli
introiti per quelle lobby che sulla malattia della gente e sulla
distruzione dell'ambiente basano i propri redditi. Il pensiero
dominante e condiviso va da un'altra parte. Va verso lo sfruttamento
degli animali come da tradizione e i politici sanno da che parte tira
il vento, facendosi fotografare a mungere le mucche per incentivare
il consumo di latte. Mentre scrivo queste righe, mia madre è
all'ospedale con un femore rotto a causa dell'osteoporosi. Se parlo
con qualcuno di questi argomenti e gli dico che il latte toglie il
calcio dalle ossa, mi guarda stralunato come se dicessi una cosa ben
strana, un'originalità incredibile. Il lavoro di Manipolazione
mentale è stato fatto a dovere. Le maestre a scuola c'insegnavano
che la mucca ci dà il latte e per tutta la vita abbiamo visto
pubblicità in tivù con la Lola felice al pascolo e il bambino che
si leccava i baffi bevendo il suo latte. Poi, eserciti di vecchiette
cadono in casa con i femori spezzati. E deve arrivare l'autoambulanza
a prenderle.
Se però qualche
coraggiosa animalista va in piazza dove si riuniscono le mucche e i
mungitori - quando le prime non finiscono nei canali di Venezia
cadendo dai barconi - e grida agli allevatori che sono degli
assassini, allora entrano in funzione i benpensanti, non a caso
piazzati in posizione strategica sui maggiori quotidiani mainstream,
a dire che quella ragazza è un'espressione del fanatismo più becero
e fascista e che se da migliaia d'anni e da milioni di persone si
beve il latte di mucca, vuol dire che è giusto così. Un
ragionamento che logicamente non fa una piega e che dimostra l'acume
di Michele Serra. Ecco uno stralcio del
suo editoriale: “Il problema dei fanatici è uno solo: non
sopportano che il mondo non sia fatto a loro immagine e somiglianza.
La causa animalista è piena di ottime intenzioni e di qualche buona
ragione, ma diventa odiosa quando viene brandita come una clava.
Mungere una mucca e vendere il suo latte è una pratica avvertita
come lecita almeno dal 999 per mille degli umani e offendere chi lo
fa per lavoro è una gratuita volgarità e una pessima pubblicità al
movimento animalista”.
Io penso che se hanno
ragione gli esoteristi e gli spiritualisti a dire che stiamo per
passare dalla quarta alla quinta dimensione, qualsiasi cosa ciò
possa significare, il passaggio sarà una specie di transito degli
“uomini di buona volontà” di evangelica memoria verso un mondo
giusto e solidale, mentre ad essere lasciati indietro, meglio ancora
se eliminati del tutto come mostruosi aborti, saranno i carnivori
sfruttatori dei più deboli, orgogliosi e testardi, che vedono chi
punta il dito accusatore contro di loro come fanatico e fascista.
Michele Serra sarà fra l'intellighenzia che li guiderà verso il
girone infernale a loro destinato, dove potranno meditare sul male
fatto fisicamente e con le parole scritte e pronunciate.
Beleranno come capri
ottusi, chiedendosi forse cosa avessero fatto di male mungendo una
mucca e bevendo il suo latte. E a quei belati increduli risponderanno
quelli delle pecore nell'altro recinto, che diranno loro quanto siano
stati stupidi e cattivi, insensibili ed egoisti. Su tutto farà da
regista nostro Signore, che con il bastone del Buon Pastore terrà
separati i due gruppi e non si chiederà come mai in quello dei
malvagi capri ci saranno il 999 per mille degli umani, perché a lui
è sempre interessato di più la qualità della quantità. Per i capri, relegati
all'inferno che si sono meritati, ci sarà pianto e stridor di denti.
Per le pecorelle del Buon Pastore ci sarà la soddisfazione di vedere
che giustizia è stata finalmente fatta. E magari anche qualche
delizia paradisiaca con gelati e yoghurt della Valsoya.
@Roberto,
RispondiEliminaper corretezza DEVO avvertrti che il PIANETA TERRA ora è nella IIIa DIMENSIONE e NON come scrivi nella IVa, pertanto il salto QUANTICO/ENERGETICO per chi è pronto sarà dalla IIIa alla IVa DIMENSIONE qualcuno andrà anche alla Va;
è UTILE ricordare anche che i POPOLI meditteranei in gran parte SONO privi dell' enzima per "digerire" il LATTOSIO, da qui le fastidiose & SEMPRE più numerose INTOLLERANZE al LATTE & DERIVATI !!!
MANDI
Grazie Sergio!
EliminaCon i numeri non sono mai andato d'accordo.
Che in un ristorante sia impossibile trovare qualcosa di vegano da mangiare credo sia impossibile. Io mangio solo vegetale, nessuno della mia compagnia è vegetariano o vegano e quando esco a cena nei normali ristoranti od osterie trovo sempre qualcosa di totalmente vegetale (o al massimo di vegetariano, da cui faccio togliere il formaggio o altri eventuali ingredienti animali). Che ne so, per fare un esempio: di solito nei menù come secondo è facile trovare i fagioli con la cipolla e prendo quelli assieme all'insalata. Una volta andai a cena in un noto posto i cui piatti tipici sono a base di carne (è una specie di steak house), preparata in tutte le salse e in tutti i modi (spiedi, bistecche, ecc...) e nel quale tutti nessuno escluso avevano carne nel piatto (ci vanno apposta): con mia sorpresa, vi trovai un ricco buffet di verdure, dai broccoli alle patate, dai pomodori ai peperoni, ai fagioli, ecc..., e mangiai a sazietà (credo di essere stato l'unica persona lì senza carne nel piatto). Per cui mi sorprende che in un ristorante di Londra, luogo in cui sono sicuramente più avanti che in Italia sull'argomento vegetariani e vegani, non si riesca a trovare niente. A meno che non abbiano richiesto seitan, tofu e robe simili, nel qual caso potrei anche capire.
RispondiEliminaQuanto al resto dell'articolo: "Da bravo complottista, non posso fare a meno di pensare che, al di là del pretesto della crisi imperante che impone alle amministrazioni pubbliche di risparmiare, ci sia lo zampino delle industrie agro-alimentari", nessun complottismo, semplicemente è così che va il mondo. E' triste e squallido, ma è così purtroppo. Basta guardare la tv, la carta stampata, internet stesso o ascoltare la radio: pubblicità a go-go di carne, wurstel, salumi vari, prosciutti, formaggi, yogurt, latte e prodotti con essi preparati (merendine, dolci, ecc...), ma praticamente zero pubblicità riguardanti frutta e verdura (se va bene al massimo le mele del Trentino).
Poi senti qua cosa ha detto il pediatra Proietti, specializzato in alimentazione vegetale:
"Il professor Berrino l'anno scorso - non so se si può dire, ma - a Elisir aveva programmato 5 incontri sulla prevenzione del tumore al seno... dopo la seconda gli han detto basta perchè l'industria che finanzia la trasmissione dice se continui così noi non diamo più soldi alla trasmissione perchè non puoi andare a dire che il latte e il formaggio è meglio non mangiarlo!".
C'è un video su youtube in cui dice questo durante una conferenza.
Comanda il business, al solito.
Poi vedo il ministro della salute Lorenzin che partecipa alla manifestazione degli allevatori, promuovendo così un alimento dannoso come il latte. Andando a leggere la costituzione, all'art.32 vi si legge che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività": e come tutela la salute? Pubblicizzando (quindi promuovendo il consumo) di porcherie di ogni tipo (vedi le pubblicità di cui parlavo) e mandando il ministro della salute a sostenere chi produce cibi come carne e latte, che notoriamente sono all'origine di patologie, anche gravi quali i tumori. Ci prendono palesemente per il culo, lo fanno tranquillamente alla luce del sole, e il bello e che la gente nemmeno se ne rende conto.
Quanto a Michele Serra, non è la prima volta che si scaglia contro i vegani, ricordo un'altra sua uscita in cui diceva che gli animalisti "bestemmiano la natura". Secondo me, dato che ormai parlar male del solito Berlusconi o del solito politico di turno non fa più notizia, ecco che prende la palla al balzo e ne approfitta per farsi pubblicità (riuscendoci, tra l'altro, io nemmeno lo conoscevo prima di queste sue uscite) attaccando vegani ed animalisti.
Grazie per questo tuo bellissimo intervento.
EliminaAlex mi diceva sicuramente il vero, domenica scorsa. Può darsi che il proprietario della Gondola Holding sia italiano e in quanto tale più attaccato degli inglesi all'alimentazione carnea.
Mi è capitato di andare in un ristorante cinese e di sentirmi dire dalla cameriera "Mi dispiace, non abbiamo niente di vegetaliano qui". Stavo per andarmene ma ho ordinato spaghetti di soya alla piastra senza gamberetti, rimarcando bene "senza gamberetti".
In una steak house di Udine vado con un amico e mangio sempre anelli di cipolla soffritti, con salse piccanti e crocchette di patate.
Perciò è vero che la reazione del capocuoco Alex sembra un tantino esagerata.
Probabilmente al proprietario di quel posto stanno sui maroni i vegetariani e i vegani, come a molta altra gente, e li liquida così.
EliminaComunque vorrei specificare una cosa: spesso ci dimentichiamo che, prima di aver fatto la scelta di smettere di mangiare animali, anche noi la pensavamo come questo Serra e come la massa, anche noi magari eravamo infastiditi al solo sentir nominare la parola "vegetariano", anche noi ci inventavamo ridicole argomentazioni per giustificare il nostro vizio di gola, anche noi attaccavamo chi era vegetariano e destabilizzava le nostre convinzioni. Almeno io ero così, poi per fortuna sono "guarito". Chi non compie la nostra scelta non può capire, ha un punto di vista totalmente diverso, ci vede in maniera strana, sembra quasi che noi siamo degli alieni. Per questo comprendo e non mi stupisco dell'atteggiamento di Serra e della massa, dev'essere difficile comprendere le nostre ragioni e, specialmente, realizzare che si vive benissimo anzi meglio senza mangiare animali (questa difficoltà c'è grazie alla propaganda di cui parlavo sopra derivante dal denaro). L'essere umano è fatto così: fa fatica ad abbandonare i preconcetti ben conficcati nella sua mente sin dall'infanzia.
RispondiEliminaForse è proprio così che vengono separate le pecore dai capri: chi capisce passa nell'altro recinto. Chi non capisce resta dov'è. Purtroppo per lui e per gli animali.
EliminaIl guaio è capire e non cambiare. Finchè uno è ignorante posso anche giustificarlo, ma se uno informato di tutto decide coscientemente di continuare con le solite abitudini a quel punto non è più giustificabile, dato che consapevolmente sceglie di continuare ad essere complice di sofferenze e morte (non solo degli animali, dato che gli aspetti negativi legati al mangiare carne si ripercuotono alla grande anche su tutta la collettività).
EliminaQui ho ospitato spesso articoli di Fabrizio Belloni, che ho eliminato nel momento in cui ha dichiarato di essere un orgoglioso mangiatore di bistecche al sangue.
EliminaIdem con i cacciatori. Tra un cacciatore orgoglioso di esserlo e uno che magari si pente non c'è confronto.
Infatti, c'è più gioia in cielo per un cacciatore pentito, che per mille vegetariani.
Caro Duria,
Eliminaa proposito del cielo - e senza scomodare santi, capre e dimensioni più o meno parallele - vorrei chiederti, se ti va, di esprimere un'opinione sulla diatriba che è sorta di recente tra Gianni Lannes e i ragazzi di Tanker Enemy.
Com'è che, invece che collaborare nel denunciare le scie chimiche, si denunciano fra di loro?
Ciao
Ti rispondo prima io. Ho letto da qualche parte che i due fratelli Marcianò in realtà lavorano da sempre per i gesuiti. Che il grande Gilan sia venuto a più profonda conoscenza su questi personaggi?
EliminaCaro anonimo, non ho seguito la vicenda ma ora, grazie a te, colmerò questa lacuna. Poi ti farò sapere, magari con un articolo apposito.
EliminaHo letto articolo e commenti di Tanker Enemy.
EliminaSi direbbe un caso di metanoia in un giornalista che in origine si poneva contro il Sistema.
Non sarebbe la prima volta che personaggi "contro" si fanno cooptare e passano al nemico.
Per ora tengo ancora "Su la testa" fra i siti amici, ma se dovessi accorgermi che ormai quel blog è contaminato dai debunkers, non mi resterà altro da fare che eliminarlo.
Londra è stata sempre, insieme al Regno Unito, molto avanti per chi fa scelte vegetariane o vegane, lo confermo anche io che la conosco bene.
RispondiEliminaNegli anni 90 QUA in Italia era quasi -senza quasi- utopia , trovare aree adatte a chi non mangia cadaveri, ma là erano avanti anni luce, e che, si sarebbero involuti ora?
Vero ciò che dici. Nel 1988 con alcuni amici ero nello Yorkshire.
EliminaCi stupirono i lunghi ripiani pieni di prodotti VEG nei supermercati.
Una cosa che a noi sembrava un sogno. Ora, a distanza di trent'anni, ci siamo adeguati anche in Italia.
Rimane però il fatto che la testimonianza dello Chef Alex sia verosimile.
@Gentili & attenti LETTORI,
RispondiEliminaho scoperto recentemente che a UDINE(= REGIONE FVG) c'è un piccolo ristorantino VEGANO gestito da 2 giovani, il suo nome molto grazioso & significativo è "La libellula" e il suo tel. 0432/050634 i prezzi sono medi sui 20 euri !!!
MANDI,
e buon & salutare appetito
Mi hanno detto che a Terenzano, frazione di Pozzuolo del Friuli, c'è anche una gelateria vegana.
EliminaGrazie Sergio per l'informazione.
EliminaSo della "Libellula" ma non ci sono mai stato.