domenica 8 febbraio 2015

La polizia cinese sta dalla parte delle tradizioni



Testo di Jole Dessi

Qinhuangdao, accanto a Beijing, il 05 Febbraio alcuni attivisti cinesi, hanno bloccato un camion che trasportava oltre 100 Cani verso il macello. Gli attivisti si sono alternati per presidiare e bloccare il camion da ogni tentativo di fuga, certi che l’autista avrebbe tentato di allontanarsi. Alcuni degli attivisti hanno legato delle coperte per cercare di proteggere dal freddo pungente i Cani. L'ultima volta che hanno fermato un camion in questa città, ci sono voluti più di 20 giorni prima che i Cani venissero rilasciati; i funzionari della polizia cercavano di fare ostruzionismo e tentavano di giustificare e rilasciare l’autista con il suo carico. 


I quell’occasione, cinque attivisti sono stati arrestati, solo grazie al supporto di un avvocato attivista per la liberazione Animale, le istituzioni hanno permesso agli attivisti di proseguire con l’instancabile lavoro e portare in salvo tutti i Cani. Ora, questo camion è stato spostato in una nuova posizione; il proprietario del mezzo dovrà fornire tutti i documenti e provare che il carico trasportato provenga da una condizione legale. Tutti i Cani saranno messi in quarantena per 21 giorni, momento in cui l’autista dovrà fornire tutte le informazioni richieste; gli attivisti sostengono insistentemente che i Cani sono stati rubati e sottratti ai legittimi proprietari illegalmente. Dopo una lunga trattativa, la polizia ha deciso che i Cani ammalati potevano essere prelevati e portati dal veterinario per essere curati, ed ha stabilito anche che tutti gli Animali che saranno riconosciuti dai proprietari reali, saranno liberati. Per ora, sono stati liberati solo tre Cani, ma ne restano altri 150. Per seguire gli sviluppi della vicenda, QUI.

Aggiornamento dell'ultima ora.

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