lunedì 2 febbraio 2015

Non disturbate il manovratore



Nella mattinata di sabato 31 gennaio, alcuni attivisti si sono frapposti come scudo umano fra un cacciatore, intenzionato a raggiungere un'altana ed i daini della Pineta di Classe, facendo rumore con trombette e fischietti. Il cacciatore, un energumeno sicuro di se stesso, per tutta risposta ha esordito con "voi non mi rovinerete la giornata, vi faccio fare la fine di loro, dei daini", attaccando poi verbalmente una animalista con "brutta puttana, vai a fare i pompini, zoccola". Notare che questa è stata solo una delle tante frasi offensive che il criminale ha rivolto alla ragazza la quale si trovava lì, con altri animalisti armati - lo ripetiamo per chiarezza - solo di trombette, fischietti e voce, per impedire l'uccisione dei daini! Il giovane cacciatore, non contento delle sue minacce di morte, ha "ben pensato" di sfoderare il fucile e puntarlo verso gli attivisti, i quali hanno gridato all'assassino di scaricare il fucile e rimetterlo nella fodera (come fra l'altro previsto dalla legge, nel caso in cui il cacciatore si trovi in presenza ravvicinata di persone). Il cacciatore, sapendo di aver fatto una sequenza di azioni che violavano pesantemente la legge, ha rinfoderato l'arma proseguendo nella marcia. Un'altra attivista si è frapposta fra l'altana ed il cacciatore, il quale con la rabbia negli occhi, e forte della sua mole, gridava parole ingiuriose passando all'azione di inaudita violenza sferrando colpi col fucile, centrando con il calcio dell'arma il volto della ragazza.

 
 

L'attivista per le lesioni riportate si è fatta refertare in ospedale dove poi è stata sottoposta ad esami clinici il cui referto è: TRAUMA CONTUSIVO OCCHIO DI SINISTRA E ARCATA ZIGOMATICA DI SINISTRA. PROGNOSI 10 GIORNI. TAC MASSICCIO FACCIALE: ispessimenti mucosi alle basi dei seni mascellari di significato flogistico-reattivo cronico. OCULISTA: TRAUMA CONTUSIVO.
Decisa la reazione degli altri attivisti a fermare l'aggressione che avrebbe potuto avere conseguenze più gravi. La stessa mattina, un camioncino con a bordo due persone in mimetica, stava per investire alcuni animalisti, ed è quindi stata sporta denuncia. Dopo le varie aggressioni subite dagli animalisti, sfociate nel taglio delle gomme, imbrattamento dei mezzi con sterco umano, minacce di morte dirette ed indirette, percosse con armi, puntamento di fucile ed offese ingiuriose, tentato investimento, ci si chiede: i vertici della provincia ed il prefetto non si rendono conto che di questo passo è probabile che i cacciatori arriveranno ad uccidere degli esseri umani, specie solo per la quale la legge si muove? Nella mattina odierna un altro gruppo di attivisti ha controllato tutte la altane, per fortuna deserte. Cacciamerde a bordo di due auto, frustrati dal fatto di non poter espletare i loro crimini, si sono dovuti accontentare di infantili provocazioni a distanza, prontamente inseguiti, si sono dati vigliaccamente alla fuga.
AGGIORNAMENTO:
Il vile cacciatore di queste immagini ha rilasciato un'intervista dove si presenta e racconta la sua versione, senza accennare a questo suo violento attacco.

2 commenti:

  1. Pur comprendendo ed apprezzando la passione del redattore, il "cacciamerde" in chiusura d'articolo mi sembra una clamorosa svista lessicale oltre che una caduta di stile.

    Etimologicamente parlando, vorrebbe significare "cacciatori di merde", alludendo involontariamente agli animali come a delle merde, per l'appunto.

    Er Braciola

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    1. "Cacciavomito" forse mostrerebbe meglio il disgusto che si prova di fronte a un sadico che si diverte ad ammazzare bambini selvatici.

      "Cacciamerda" è un neologismo che per il momento non ha preso piede fra gli attivisti per i diritti animali, se non forse tra il Fronte Animalista che è una costola dei 100 % Animalisti di Padova.

      In genere, con o senza l'uso delle parolacce, noi animalisti siamo condannati a passare per cattivi, anche se i veri cattivi sono altri.

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