giovedì 4 giugno 2015

Ribellarsi agli esosi parassiti


Fonte: Catena Umana

Mi chiamo Beretta Massimo, lavoratore e prima ancora marito di una donna splendida, dichiaro apertamente di non riuscire più a pagare, con i miei incassi, tutte quelle tasse che lo Stato mi chiede. Mi appello ai principi dello stato di necessità e della capacità contributiva proporzionale al proprio reddito, stabiliti rispettivamente dagli Art. 54 c.p. e 53 della Costituzione per legittimare il mio rifiuto categorico di continuare a contribuire, attraverso le tasse, alle spese per il mantenimento dei privilegi della classe politica che ci governa, vera protagonista di questa crisi economica.

 
Con le loro scelte hanno mantenuto uno Stato parassitario, e scaricato le proprie responsabilità verso le categorie più deboli, in particolare piccoli commercianti e artigiani. Tassa dopo tassa ci hanno portato allo stremo e oltre, spesso inducendoci a pensare seriamente al suicidio. E questa è l’accusa maggiore che faccio ai nostri governanti: induzione al Suicidio. In questi anni ho cercato di pagare le bollette, che sono quadruplicate, ho cercato di pagare le tasse comunque quadruplicate, ho cercato di mantenere in vita la mia attività portando al minimo i costi di gestione e riducendo le mie entrate, perché costretto ad abbassare i prezzi (nonostante l’Iva) per mantenere la clientela. Di conseguenza ribadisco apertamente di non poter più pagare ulteriori tasse: non sono un delinquente, non sono un ladro e non voglio essere un evasore, ma davanti a una politica che continua insensatamente a mantenere privilegi e costi sproporzionati, vergognosi e irrispettosi nei confronti di tutti i lavoratori di questo paese, inizio questa protesta economica appellandomi ai due sopracitati principi:

Art. 54 co.1 del Codice penale: stato di necessità. Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo. Il vertiginoso e incontrollato aumento delle tasse ha prodotto un danno grave e attuale alla mia famiglia mettendo in pericolo soprattutto il futuro mio e di mia moglie.

Art.53 co.1 della Costituzione italiana: tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Io non incasso abbastanza per pagare tutte queste tasse e se non incasso abbastanza vuol dire che c’è qualcosa nei conti dello Stato che non funziona e quindi essendo cittadino italiano esigo che lo Stato si faccia garante della mia condizione familiare.


6 commenti:

  1. Su questo posso anche essere d'accordo.
    Il grande male dell'Italia, a mio parere, è la burocrazia.
    Una burocrazia talmente pervadente da essere ormai, in molti casi, solo una macchina che si autoalimenta.
    Ci vorrebbe una bella resettata di tutto il sistema burocratico.

    Domanda: Dove lo troviamo però un Cincinnato?

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    1. Se io dico "resettata" non ho bene in mente a cosa alludo, ma se lo dice la Massoneria internazionale probabilmente pensa all'eliminazione di 6 miliardi di persone.

      Perciò, io non so più cosa pensare.

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  2. Signor Freeanimals, mi ritrovo in una società in cui si ritiene che la realizzazione personale passi attraverso l'approvazione degli individui considerati autorità in un certo campo e il successo sociale, come ben sa; nel caso questo non succeda l'insuccesso viene attribuito o alla scarsa volontà del soggetto o alla mancanza di intelligenza e capacità del medesimo. Infatti aziende multinazionali e non che si mangiano a vicenda per accaparrarsi i vari geni licenziati dalle università di uno stato ladro e corrotto, si mantengono grazie a finanziamenti statali e smanettamenti vari, se lei vi trova una logica in tutto ciò me ne rende cortesemente partecipe. E' ben importante a mio parere che la plebe si metta in testa che i politici e i loro consulenti provenienti dalle università succitate NON SANNO COSA FARE. Altro che massoni.

    Anonimo nemico giurato delle scutigere

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    1. Uno dei suoi rari commenti dotati di senso compiuto. Ma non so rispondere alla sua domanda.
      Gliene faccio però una io: cosa le hanno fatto di male le scutigere?

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  3. Signor Freeanimals, l'ho sentita discettare di reddito di cittadinanza mettendo il povia al suo posto, ma ha mai speso un minuto nel sito del Bellia? Questo, per quanto riguarda la tassazione, propone lo spostamento dell'estorsione fiscale dal parassitaggio del reddito del duro lavoro altrui ad un'unica tassa sulla massa monetaria per un totale del 5-8% di questa una volta l'anno. Infatti in una famiglia di quattro membri che possiede a fine anno 800 euro l'8% corrisponderà a 64 euro. Se ognuno di questi possiede 200 euro, l'8% sarà pari a 16 euro che moltiplicato quattro dà proprio 64 euro, l'8% di 800; incredibile vero?

    Anonimo solito a guardare i trichechi che fanno lo sgambetto agli elefanti senza usare una putrella

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    1. A differenza di lei, io non vado d'accordo con numeri e percentuali, perciò ritiro la mia candidatura a ministro delle finanze del Regno di Mezzo. Preferisco guardare le campanule sbocciare tintinnando.

      .....oddio, mi sto anonimizzando! :-O

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