Fonte: Catena Umana
“Mi chiamo Beretta
Massimo, lavoratore e prima ancora marito di una donna splendida,
dichiaro apertamente di non riuscire più a pagare, con i miei
incassi, tutte quelle tasse che lo Stato mi chiede. Mi appello ai
principi dello stato di necessità e della capacità contributiva
proporzionale al proprio reddito, stabiliti rispettivamente dagli
Art. 54 c.p. e 53 della Costituzione per legittimare il mio rifiuto categorico di
continuare a contribuire, attraverso le tasse, alle spese per il
mantenimento dei privilegi della classe politica che ci governa, vera
protagonista di questa crisi economica.
Con le loro scelte hanno
mantenuto uno Stato parassitario, e scaricato le proprie
responsabilità verso le categorie più deboli, in particolare
piccoli commercianti e artigiani. Tassa dopo tassa ci hanno portato
allo stremo e oltre, spesso inducendoci a pensare seriamente al
suicidio. E questa è l’accusa maggiore che faccio ai nostri
governanti: induzione al Suicidio. In questi anni ho cercato di
pagare le bollette, che sono quadruplicate, ho cercato di pagare le
tasse comunque quadruplicate, ho cercato di mantenere in vita la mia
attività portando al minimo i costi di gestione e riducendo le mie
entrate, perché costretto ad abbassare i prezzi (nonostante l’Iva)
per mantenere la clientela. Di conseguenza ribadisco apertamente di
non poter più pagare ulteriori tasse: non sono un delinquente, non
sono un ladro e non voglio essere un evasore, ma davanti a una
politica che continua insensatamente a mantenere privilegi e costi
sproporzionati, vergognosi e irrispettosi nei confronti di tutti i
lavoratori di questo paese, inizio questa protesta economica
appellandomi ai due sopracitati principi:
Art. 54 co.1 del
Codice penale: stato di necessità. Non è punibile chi ha commesso
il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé
od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona,
pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti
evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo. Il
vertiginoso e incontrollato aumento delle tasse ha prodotto un danno
grave e attuale alla mia famiglia mettendo in pericolo soprattutto il
futuro mio e di mia moglie.
Art.53 co.1 della Costituzione italiana: tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Io non incasso abbastanza per pagare tutte queste tasse e se non incasso abbastanza vuol dire che c’è qualcosa nei conti dello Stato che non funziona e quindi essendo cittadino italiano esigo che lo Stato si faccia garante della mia condizione familiare.
Su questo posso anche essere d'accordo.
RispondiEliminaIl grande male dell'Italia, a mio parere, è la burocrazia.
Una burocrazia talmente pervadente da essere ormai, in molti casi, solo una macchina che si autoalimenta.
Ci vorrebbe una bella resettata di tutto il sistema burocratico.
Domanda: Dove lo troviamo però un Cincinnato?
Se io dico "resettata" non ho bene in mente a cosa alludo, ma se lo dice la Massoneria internazionale probabilmente pensa all'eliminazione di 6 miliardi di persone.
EliminaPerciò, io non so più cosa pensare.
Signor Freeanimals, mi ritrovo in una società in cui si ritiene che la realizzazione personale passi attraverso l'approvazione degli individui considerati autorità in un certo campo e il successo sociale, come ben sa; nel caso questo non succeda l'insuccesso viene attribuito o alla scarsa volontà del soggetto o alla mancanza di intelligenza e capacità del medesimo. Infatti aziende multinazionali e non che si mangiano a vicenda per accaparrarsi i vari geni licenziati dalle università di uno stato ladro e corrotto, si mantengono grazie a finanziamenti statali e smanettamenti vari, se lei vi trova una logica in tutto ciò me ne rende cortesemente partecipe. E' ben importante a mio parere che la plebe si metta in testa che i politici e i loro consulenti provenienti dalle università succitate NON SANNO COSA FARE. Altro che massoni.
RispondiEliminaAnonimo nemico giurato delle scutigere
Uno dei suoi rari commenti dotati di senso compiuto. Ma non so rispondere alla sua domanda.
EliminaGliene faccio però una io: cosa le hanno fatto di male le scutigere?
Signor Freeanimals, l'ho sentita discettare di reddito di cittadinanza mettendo il povia al suo posto, ma ha mai speso un minuto nel sito del Bellia? Questo, per quanto riguarda la tassazione, propone lo spostamento dell'estorsione fiscale dal parassitaggio del reddito del duro lavoro altrui ad un'unica tassa sulla massa monetaria per un totale del 5-8% di questa una volta l'anno. Infatti in una famiglia di quattro membri che possiede a fine anno 800 euro l'8% corrisponderà a 64 euro. Se ognuno di questi possiede 200 euro, l'8% sarà pari a 16 euro che moltiplicato quattro dà proprio 64 euro, l'8% di 800; incredibile vero?
RispondiEliminaAnonimo solito a guardare i trichechi che fanno lo sgambetto agli elefanti senza usare una putrella
A differenza di lei, io non vado d'accordo con numeri e percentuali, perciò ritiro la mia candidatura a ministro delle finanze del Regno di Mezzo. Preferisco guardare le campanule sbocciare tintinnando.
Elimina.....oddio, mi sto anonimizzando! :-O