Per
la verità, ho cominciato a sentire un dolore alla base del collo, vicino alla
spalla destra, fin dall’inizio della conferenza, di quei dolori che mi vengono
quando sto troppo davanti al computer. Sarà stata suggestione! Oppure ero
veramente seduto su un nodo di Hartmann, di Curry, o peggio
ancora su una fuoriuscita di raggi gamma, Polonio, Cesio o Potassio 40, vai a
saperlo!
Di
fatto, mentre mi concentravo sulle interessanti spiegazioni dei due relatori,
facevo piccole torsioni del collo a destra e a sinistra, come fanno pugili e
ballerini. Serviva a poco. Alcune
cose le avevo già imparate il 21 marzo scorso, durante la conferenza che Nicola Limardo tenne
a Codroipo, ma in una sala diversa. Per esempio, il test dell’acetilcolina era
già stato illustrato dal Limardo in quell’occasione, ma ieri sera, 16 maggio,
il secondo relatore Roberto Lizzi, che vediamo qui in foto, l’ha ripetuto,
con l’entusiasta partecipazione del pubblico. C’era infatti un agguerrito
gruppetto di donne che fecero molte domande, poiché si sa che le donne ci
tengono alla loro salute e a quella dei figli. Il signor Lizzi, che dal
biglietto da visita risulta “Incaricato” della Edil Natura s.r.l., ha risposto a tutto e ha fatto anche un
fugace accenno alla possibilità che qualcuno voglia renderci tutti inebetiti,
principalmente con i telefonini e gli annessi ripetitori.
Ha
spiegato infatti che siamo da sempre immersi in un “brodo” o nebbia radiattiva,
ma che in questi ultimi anni stiamo andando velocemente verso l’overdose, parola
testuale. Gli scettici direbbero che non c’è complotto, ma che ci troviamo di
fronte al normale sviluppo delle logiche capitalistico-consumistiche, con una
tecnologia in continuo divenire e che sembra voler prendere il sopravvento
sull’uomo, ma la tentazione di vedere dietro tutto ciò un piano preciso, voluto
da menti sopraffine, è forte. E’ questa la differenza fra un complottista e un
debunker: il primo immagina una regia occulta, mentre il secondo lo nega. Il
signor Lizzi e il suo amico, di cui parlerò fra poco, si sono limitati a
spiegare i fenomeni in oggetto: le radiazioni elettromagnetiche che ci
circondano.
Alcune
cose già si sapevano. Dormire con la testa rivolta a nord, per esempio, è una
nozione che circola da anni, ma il consiglio di camminare a piedi scalzi su un
prato almeno una volta al giorno, per assumere le energie provenienti dal
sottosuolo, era la prima volta che lo sentivo. Questo mi fa venire in mente gli
Hippy degli anni Sessanta, Pirandello e il Medioevo. I primi forse l’avevano vista
giusta, ma sono stati eliminati dall’Establishment con la false flag di Satana Manson. Il secondo narra di un signore che in un giardino pubblico si tolse
le scarpe, fece due passi sull’erba per essere subito redarguito da una balia
seduta su una panchina vicina. Il terzo, in base a reminiscenze scolastiche, mi
riporta schiere di servi della gleba, miserabili e straccioni, diretti nei
campi del feudatario a sgobbare dalla mattina alla sera, scalzi naturalmente.
Di
fatto, sembra che un prato fiorito possa trasmettere benessere energetico a chi
vi cammina senza calzature e i relatori lo dicevano come se fosse una cosa
seria. E magari lo è. Sull’importanza di dormire con la testa a nord, è stato
detto che il neonato sa trovare istintivamente il nord magnetico e questo
spiega perché, messo il bimbo a dormire in un modo, lo si ritrova in tutt’altra
posizione la mattina dopo. Ma questo comporta anche il fatto che se un bambino
piange continuamente potrebbe trattarsi del disagio che prova per qualche
radiazione proveniente dal sottosuolo. I genitori poco pazienti, che non lo
sanno e non se l’immaginano, magari lo prendono a sculacciate. Ecco che una
cosa saggia sarebbe, per grandi e piccini, il letto con le rotelle, in modo da
spostare di tanto in tanto il giaciglio in posti differenti della camera. O
magari anche cambiando stanza.
I Rom, com’era stato detto anche il 21 marzo, sono fra le etnie che accusano meno disturbi dovuti alle radiazioni elettromagnetiche, proprio perché non dormono mai tutta la vita nello stesso posto.
I Rom, com’era stato detto anche il 21 marzo, sono fra le etnie che accusano meno disturbi dovuti alle radiazioni elettromagnetiche, proprio perché non dormono mai tutta la vita nello stesso posto.
E
sempre a proposito della saturazione di radiazioni in cui ci tocca vivere, il
signor Lizzi ha mostrato un oggettino chiamato “web pocket”, definendolo una
“bestia” pericolosissima. Non ho capito bene di cosa si tratti, ma sembra sia
l’ultima generazione in fatto di wireless e la sua sigla è LTE. Cioè, con un apparecchietto così e un PC
portatile si è del tutto autonomi e ci si potrebbe connettere a internet anche
stando al Polo Nord.
Se
è così, al di là della sua nocività sulla salute, potrebbe interessarmi, perché
sono in partenza per il Madagascar e non vorrei che i miei affezionati lettori
si sentissero orfani.
Scherzo,
naturalmente, però una certa dipendenza tra me e i miei utenti si è bene o male
instaurata. Un po’ come la dipendenza che tutti noi abbiamo nei confronti del
cellulare. Tanto è vero che il Lizzi a un certo punto ha chiesto al pubblico:
“Quanti di voi non hanno il cellulare in tasca in questo momento?”. Solo in tre
hanno alzato la mano, su una platea di una trentina di persone. Siamo disposti
anche a correre rischi, pur di non rinunciare alle moderne diavolerie messe a
disposizione da Nokia, LG, Motorola e Company.
Eppure,
c’è chi ci avverte del pericolo. C’è chi ci spiega, come ha fatto il signor
Lizzi, che ogni batteria emette radiazioni e i bersagli sono gli elettroni
degli atomi, in quanto più leggeri dei nuclei. Spostandosi di orbita,
l’elettrone fa quello che i fisici chiamano “salto quantico”, che però ha
l’antipatica abitudine di spezzare il DNA delle cellule. Ecco perché, ovunque
sia in atto uno di questi salti quantici sarebbe meglio tenere le nostre
cellule il più lontano possibile, cioè per evitare danni al nostro patrimonio
genetico. Il DNA spezzato può ancora rimettersi a posto, ma se la fonte non
viene rimossa il danno alla fine diventa permanente. Siamo fatti di acqua e
l’acqua è un ottimo conduttore. Non è un caso che i tumori siano in crescita,
poiché le radiazioni, naturali o artificiali che siano, fanno la loro parte,
insieme alle altre svariate forme di inquinamento.
Se
però andiamo a vedere chi raccoglie fondi per la ricerca sul cancro e scopriamo
che sono gli stessi che incrementano l’uso di cellulari e di altri inquinanti,
non dico che si debba per forza diventare complottisti, ma almeno un po’ di
sana indignazione sarebbe desiderabile.
Non si può, moralmente parlando, chiedere soldi per una cura quando si è al contempo causa della malattia che s’intende curare. Il minimo che si possa dire è che si tratta di un comportamento ipocrita. A nessuno, poi, piace essere preso in giro.
Non si può, moralmente parlando, chiedere soldi per una cura quando si è al contempo causa della malattia che s’intende curare. Il minimo che si possa dire è che si tratta di un comportamento ipocrita. A nessuno, poi, piace essere preso in giro.
Il
signor Lizzi ha spiegato nei dettagli come avviene l’interferenza. Poiché siamo
costituiti da miliardi di cellule, fatte non dimentichiamolo d’acqua, ci sono
cellule specializzate per svolgere un determinato compito e altre un altro, ma
tutte devono obbedire a una centrale che le coordini e armonizzi. Ciò avviene
mediante messaggi elettrici, anzi bioelettrici. Le cellule cioè, a velocità
pazzesche, comunicano tra loro tramite l’elettricità, ma oggi, a differenza del
passato, ricevono messaggi provenienti dall’esterno del corpo che le mandano in
confusione, che non permettono loro di capirsi e di svolgere il compito che la
natura ha per loro predisposto. Ecco che le cellule impazziscono (come dargli
torto?) e insorge la patologia tumorale.
Il
che non deve suonare come una condanna a morte, perché l’organismo sarebbe
ancora in tempo a guarire, grazie a quella che gli antichi chiamavano “Vis
sanatrix naturae”, ma nella maggior parte dei pazienti ciò non avviene perché
all’industria della malattia non conviene che il malato guarisca, né che viva
una vita sana. Lo scopo di tale mortifera industria è creare una massa di
individui perennemente malati, così da essere schiavi delle multinazionali del
farmaco, possibilmente per tutta la vita.
Questo
spiega la persecuzione a cui vanno incontro i medici non conformi al dogma
farmaceutico, oltre a quei ricercatori che hanno indagato sulla salubrità degli
stili di vita naturali. Fino a poco tempo fa, coloro che si scostavano dalla
norma venivano sanzionati e lo stesso Luciano Comisso, l’altro relatore che
vediamo qui a destra, anni fa ebbe a che fare con la giustizia perché voleva
applicare le sue conoscenze di radiestesista e questo a qualcuno deve aver dato
fastidio. Non è entrato nei dettagli di quella sua lontana esperienza, ma pare
che dovette fare sei giorni di una qualche misura alternativa al carcere. La
sua, peraltro, è una storia interessante. Aveva un figlio malato di tutte le
allergie possibili e immaginabili. Lo portò nelle cliniche più rinomate,
soprattutto svizzere, finché un giorno, casualmente, era a Lignano con la
famiglia e incontrò un turista austriaco che gli parlò della radiestesia.
L’uomo gli fece conoscere un suo connazionale esperto in questa strana e antica
pratica, borderline rispetto alla
scienza ufficiale. Costui entrò nella cameretta del bambino con un biotensore,
che cominciò subito a oscillare, ma la sua oscillazione crebbe quando l’uomo si
portò sopra il cuscino.
Qui
c’è il problema, disse l’austriaco. Da sotto terra emanava un fluido
pernicioso, probabilmente uno di quei raggi gamma delle dimensioni di un raggio
laser. Il bambino fu spostato di stanza e, dopo cinque anni di inutili
antibiotici, in breve tempo guarì.
Luciano
Comisso rimase talmente impressionato da questo “miracolo” che si fece
trasferire dalla sua ditta in una sede in Austria, trascinandosi dietro la
famiglia, imparando una nuova lingua e soprattutto diventando anch’egli un
esperto radiestesista. Ivi visse dodici anni. Oggi il signor Comisso, ritornato
a Camino al Tagliamento, tiene corsi di radiestesia a Spilimbergo e a Cividale
ma le famose donne agguerrite di prima gli chiesero di organizzarne uno anche a
Codroipo. Prossimamente. Forse.
Dei
due rami in cui si divide la radiestesia, la cura, che prende il nome di
pranoterapia e la diagnosi, che riguarda la ricerca di corsi d’acqua
sotterranei e di altre interferenze telluriche, il signor Comisso ha scelto la
seconda, per un suo personale interesse. Oltre a due biotensori, che sono gli
eredi dei forcino di nocciolo dei rabdomanti, Comisso ha mostrato due
pendolini, uno di fattura egizia e uno standard. Ha spiegato che quando si
maneggiano tali oggetti si devono indossare abiti in tessuto naturale, scarpe
di cuoio (e qui gli animalisti sarebbero preclusi) e niente anelli o altri
monili. Ha spiegato che l’uso fatto da maghi e fattucchiere, perseguitati da
Striscia la Notizia e finiti spesso nelle cronache giudiziarie, ha compromesso
l’immagine di serietà della scienza in oggetto. Cosa che non è avvenuta a nord
delle Alpi, dove il radiestesista lavora in collaborazione con il medico, senza
alcun imbarazzo. Non a caso Steiner era austriaco. In Italia, invece, le cose
sono andate diversamente, ma in questi ultimi anni si assiste a una
rivalutazione di tali malfamate conoscenze, non solo da parte della classe
medica ma anche del pubblico in genere.
C’è
un posto in Sardegna dove si potrebbero portare gli scettici che ancora non
credono nell’elettromagnetismo e sono inclini a mettere l’etichetta di
ciarlatani a chiunque se ne occupi. Sono le grotte di Palau, composte
totalmente di granito. Scendendo a una certa profondità, cominciano a scaturire
fiammelle dalle spalle delle persone. Se si alza una mano, sembra di avere un
accendino per ogni dito. E questo fa venire il sospetto che, se sono veri i
racconti biblici, i dodici apostoli, quando ricevettero lo Spirito Santo, in
realtà si erano riuniti in qualche grotta sul genere di quella di Palau, con
fenomeni tipo il fuoco di Sant’Elmo e compagnia bella. Ignoranti
com’erano in fatto di elettromagnetismo, le persone dell’epoca non potevano far
altro che trovare spiegazioni soprannaturali e divine.
Ma
noi oggi, con tutte le conoscenze accumulate, saremmo doppiamente colpevoli sia
se attribuissimo a qualche divinità fenomeni elettrici, sia se li negassimo
tacciandoli di superstizione. In medio stat virus, credo sia una buona regola scientifica. O almeno
una base di partenza come approccio di ricerca. Se Comisso terrà un corso di
radiestesia, penso che ci andrò.
Sai che l'altra sera, precedente alla mattina di ieri in cui è avvenuta la scossa di terremoto, ho avuto la netta sensazione di una interferenza nel campo elettromagnetico a livello psicotronico? L'ho notato su di me e su mio cugino, che siamo particolarmente sensibili... Su di me ho avuto quasi l'effetto di malessere di una crisi epilettica. Certo tutto ciò potrebbe avere cause unicamente interne a me stesso, ma ho avuto la netta sensazione che la situazione di malessere fosse indotta e coinvolgesse anche altri...come diffusa nell'aria...e poi la mattina dopo il terremoto...sarebbe interessante vedere cosa ne pensa il signor Babilonia...massimo studioso in merito...
RispondiEliminaTi stai preparando per il...salto quantico, per entrare nella Nuova Era?
EliminaO avevi doti paranormali fin da piccolo?
Chi è il signor Babilonia? Per caso ti riferisci a un noto debunker frequentatore di questo sito?
In effetti da piccolo ho avuto sentore della morte di mio nonno e di mia nonna prevedendola qualche ora prima, quando loro stavano ancora bene come pesci... Un po' come i gatti...dice... Si tratta credo di Emiliano Babilonia...
RispondiEliminaDovresti coltivare le tue doti.
EliminaBabilonia? Nomen omen?
Ammesso che questo tipo di doti...non mi siano state donate come compenso, diciamo, a seguito di una o più abduzioni da parte degli extraterrestri...in tal caso ne faccio volentieri a meno...!
EliminaGià, non ci avevo pensato.
EliminaHai Malanga a pochi Km da te: potresti approfittarne.
Se si prende una quantità d'acqua e la si tiene ferma a lungo: marcisce, ma se la stessa acqua la si mette in movimento favorisce la vita.
RispondiEliminaDove sta scritto che l'uomo debba essere stanziale e non nomade.
Mi risulta che le città o gli agglomerati urbani in genere gli abbia innalzati l'uomo, la divinità abbia creato la natura con praterie sconfinate atte a stimolare il girovagare.
Dato che si parla anche di elettricità è doveroso evidenziare che un cavo preposto a trasportare detta energia è composto di due conduttori che solitamente sono colorati in modo diverso per poterli distinguere, uno veicola la carica negativa l'altro quella positiva, sostanzialmente sono formati alla stesso modo con un metallo (solitamente rame) buon conduttore di elettricità ed un involucro di materiale plastico.
Trasferendo metaforicamente tale concetto nell'essere umano il conduttore maschile rappresenta il polo positivo ed è tenutario del pene, il conduttore femminile rappresenta il polo negativo tenutario della vagina.
L'omosessuale cosa rappresenta?
.....rappresenta il chiodo fisso di Giorgio Andretta, che (Dio non voglia!) probabilmente è un criptoomosessuale.
Elimina....i peggiori!
:-)
E' proprio una sua fissa rilasciare patenti o se crede etichette o tags o hashtag ed in tutto ciò non scorgo ironia nonostante le emoticon.
EliminaInfatti, comincio a credere veramente che tu, Giorgio, abbia qualche inclinazione sospetta, dal momento che è la prima gallina quella che ha fatto l'uovo.
EliminaE poi, vorresti dirmi che tu non rilasci patenti?
Se si ricorre alle citazioni si devono riportare in modo esatto e cioè: "Il primo gallo che canta ha fatto l'uovo." E' scontato e quindi banale riferirsi alla gallina.
EliminaUn conto è affermare: Roberto è un omosessuale, altro: io la reputo un omosessuale.
Più di una volta le ho chiesto cosa insegnava a scuola, io non le affiderei nemmeno l'oleatore per lubrificarmi la catena della bicicletta, tanto ritengo radicata la sua insipienza e fanatismo.
Se mi consideri fanatico, perché continui a frequentare questo mio blog?
EliminaCi sono tanti altri siti moderati dove ti troveresti sicuramente a tuo agio.
Perché riconosco onore al merito, per molto meno altri blogs mi hanno cassato.
RispondiEliminaSiti moderati non ne conosco, ipocriti si.
Freeanimals = Rifugium peccatorum.
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