giovedì 29 maggio 2014

Cominciano ad accorgersene

 

Testo di Mauro Barberis
 
Non era vero niente. Come dichiara Zeev Herzog, autorevole professore della Facoltà di Archeologia di Tel Aviv, “la grande maggioranza degli studiosi nei campi che vanno dall’archeologia agli studi biblici e all’archeologia del popolo ebraico concorda che gli eventi narrati dalla Bibbia non sono fatti storici. Sono leggende, come per voi quella di Romolo e Remo”. Quando l’ho letto, avrei voluto prendermi a schiaffi. Ma era ovvio, dovevo capirlo subito, come la prima volta che ho sentito parlare Berlusconi, Grillo o Renzi. La Bibbia contiene troppo sesso, troppa violenza, soprattutto troppo paranormale, per non capire immediatamente che si tratta solo di letteratura di consumo, di un fumettone un po’ trash.


La fuga dall’Egitto, la traversata del deserto? Macché, tribù di pastori, durante la siccità, si rifugiavano sulle rive del Nilo e poi tornavano da dov’erano venuti: ma senza attraversare il Mar Rosso fra due muraglie d’acqua, figurarsi, al massimo potevano fermarsi sulle rive a farsi un pediluvio. E la storia di Gerico, con le mura abbattute dalle trombe dei sacerdoti? Ma neppure facendoci un rave party con i Deep Purple sparati a palla sarebbe più verosimile: perché mura, a Gerico, non ce n’erano proprio, e se è per questo neanche nella Gerusalemme di Salomone. Tutto quel che hanno trovato gli archeologi sono resti di villaggi, forse turistici, specie dalle parti di Sharm el Sheik.

Una bella botta per lo Stato di Israele, che ha sempre finanziato la ricerca archeologica per dimostrare la legittimità delle proprie pretese territoriali; ma anche per i palestinesi, che non sono messi meglio dal punto di vista archeologico, visto che neppure le mura delle città filistee, quelle che nella Bibbia sfidavano il cielo, si sono mai fatte trovare. E ora chi glielo dice ai Testimoni di Geova? E a tutti quelli che sono morti e continuano a morire per quel sacro suolo? E a quanti, per l’interpretazione di qualche passo della Bibbia, sono stati incarcerati, torturati, fatti a pezzi? Dio, nell’aldilà, dovrebbe scusarsi. Perché Dio e l’aldilà ci sono, vero? 
Raga, non facciamo scherzi, ditemi che non sono leggende anche queste…


9 commenti:

  1. La bibbia è un racconto metaforico, indirizzata ai semplici del temp(i)o, tutte le elucubrazioni postume rientrano nella sfera delle masturbazioni sinaptiche.

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    1. Biglino dice che è un racconto storico che dice esattamente ciò che c'è scritto.

      Penso che anche Occam sarebbe d'accordo.

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    2. La bibbia che ho letto io non la identifico con la dichiarazione di Biglino, se poi questi usa la stessa logica dei fratelli Grimm allora non stento a riceverla.

      Occam sarebbe d'accordo con chi?

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    3. Se non ho inteso male, quello che sostiene Biglino è legge, ciò che dice Steiner è farlocco perché visionario, ho già dichiarato che lei è il patentatore.

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    4. Patentatore?

      Occam il Barbiere, con il suo rasoio, sarebbe d'accordo con Biglino, perché invece di cercare elucubrazioni è meglio attenersi a ciò che c'è scritto.

      Biglino, rispetto a Steiner, ha la fortuna di star seduto sulle sue spalle di gigante e quindi vede più lontano.

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    5. Ancora una volta non si smentisce!!!
      E' sempre lei che stabilisce chi è grande e chi piccolo.
      Certo è che dalle immagini viste in rete della persona di Biglino non mi apparivano così gigantesche da vedere oltre 5 millenni addietro, altrettanto vale per 5 millenni in avanti, totale orizzonte visivo 10.000 anni. Deve essere un fenomeno da baraccone che alle mie evidenti limitazioni sono sfuggite, certamente non a lei.

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    6. @Freeanimals: Don't feed the troll.

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    7. Giorgio, non capisco da dove ha origine la tua antipatia verso Biglino. Come Steiner anche lui tiene molte conferenze e se all'epoca di Steiner fossero esistite le videocamere e internet, a quest'ora noi avremmo le sue conferenze in rete, così da poter confrontare comodamente quelle del piemontese e quelle dell'austriaco.



      Marco: il signor Andretta non è un troll, ma un erudito polemista a volte antipatico e a volte divertente.
      Ne nascono così una volta su un milione. Persona rara, dunque.

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    8. Non allevo alcuna antipatia per Biglino quindi non mi assegni sentimenti che non nutro,
      Come le ho già partecipato, i video che ho potuto ammirare del Nostro mi sono rimasti indifferenti. Non è che dobbiamo obbligatoriamente farci accomodare tutti.
      Lei curi pure la sua bonomia per il piemontese ma non può farmela ingollare a mo' di oca.

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