Fonte: Il Gazzettino
PORTOGRUARO
- Bambini di Portogruaro salvati
dalla micidiale vaccinazione antidifterica sperimentale del 1933 per l'intuizione e il coraggio del dottor Sergio
Borellini (in foto). Il medico condotto, che al tempo operava tra Giussago e Lugugnana,
seppe resistere agli ordini perentori del Regime fascista di praticare la
vaccinazione con l'unica iniezione "Terni" dell'Istituto
sieroterapico di Napoli. Tali
furono le sue resistenze - ancora oggi ci si ricorda del suo forte carattere -
che riuscì a far utilizzare in tutto il comune il sistema Ramon che prevedeva
la triplice iniezione, più fastidiosa per la questione dei richiami, però più
sicura. Una "resistenza" che salvò le vite di migliaia di bambini portogruaresi,
che nel 1933 avevano tra i 13 mesi e gli 8 anni, ma che costò al medico pesanti
sanzioni disciplinari, a iniziare dall'atto di formale censura del regime. La
vicenda è emersa a Gruaro, durante la presentazione del libro di Dario Bigattin
edito dal Comune, "La maledetta puntura del 1933 - l'incredibile strage dei
bambini di Gruaro vittime dell'antidifterica". La scoperta durante la
difficile ricerca di documenti, visto che il regime, per sottrarsi alle
responsabilità storiche, aveva pensato bene di non depositare, o comunque far
sparire, la documentazione dei fatti del 1933. Dopo la sua morte a Portogruaro
nel 1975, all'età di 81 anni, il Comune gli ha conferito la medaglia d'oro per
onorato servizio alla comunità.
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