Testo
di Katia Giammaria
CHIETI
- Non hanno voluto cedere la loro piccola allo Stato italiano come ogni
genitore fa quando iscrive il proprio figlio appena nato all’anagrafe del Comune
di nascita. È accaduto a Ortona, una giovane coppia, Davide, impiantista e
Ilenia, casalinga, si è affidata all’assistenza legale di Sos utenti, l’associazione
con sede nella città di San Tommaso, che combatte con successo i casi di usura
bancaria. Ed è proprio il presidente onorario del sodalizio Gennaro Baccile e
la moglie che hanno fatto da testimoni a questa singolare procedura, la seconda
in Italia – il primo caso si è verificato nel Comune di Milano – che ha bloccato per un paio d’ore l’ufficio municipale ortonese.
La
piccola da ieri è sovrana, appartiene a se stessa e deve sottostare alle leggi
del diritto internazionale e non a quello dello Stato italiano. Per essere
chiari, non è che sia esente dal rispetto delle regole civili e penali cui ogni
uomo è tenuto, anche se vivesse in Inghilterra o in India, ma non a quelle
dello Stato fiscale, che all’atto di nascita già ti carica di un debito pubblico. «Esisti, per questo ti tasso». Ecco, la piccola ortonese ha rotto uno
schema: non sarà compresa in quelle statistiche che ti trasformano in un debitore
ancora prima della nascita. Cosa succede quando i genitori iscrivono all’anagrafe
il proprio figlio? L’atto viene stilato con il nome e cognome del nato in
lettere maiuscole. «Con questo documento», spiega Baccile, «si permette la
completa cessione del bimbo alla Corporation Italia, una società privata a sua
volta associata alla Sec (Securities and Exchange commission, l’ente
statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori, ndr), contestualmente
si emette un bond, una obbligazione e sulla testa del neonato, solo perché
esiste, su di lui grava già il debito pubblico.
Ecco,
questo, David e Ilenia Seccia non lo hanno permesso, non hanno permesso che la
loro bambina potesse perdere la sua indentità umana per diventare una finzione
giuridica. Naturalmente la volontà dei genitori ha creato qualche problema ai
dipendenti dell’anagrafe ortonese, forse all’oscuro di questo singolare vincolo
cui ogni italiano all’atto di iscrizione all’anagrafe resta imbrigliato. Questo
è il secondo caso in Italia, il primo è avvenuto a Milano. Ma ad Ortona è
successo qualcosa di più. Infatti, mentre a Milano l’ufficiale dell’anagrafe ha
preso atto della volontà dei genitori con un verbale, e segnalato il fatto alla
procura della repubblica, quello di Ortona, anche guidato dai legali di Sos
utenti, ha iscritto la bambina in un altro foglio, con diverso numero di
protocollo, il numero 1 di un registro che probabilmente avrà altri adepti. In
quel documento è scritto il nome della piccola «della dinastia Seccia». «Tutto
rigorosamente con maiuscole e minuscole al loro posto», aggiunge Baccile, «e non
come un McDonald’s, o una qualsiasi società quotata in borsa». La storia è
molto singolare e sembra che questa situazione giuridico-fiscale esista dalla
crisi del 1929. «Quando», osserva Baccile, «per salvare gli Stati alleati dal
disastro economico, i banchieri si accollarono il debito ma ipotecando le
ricchezze dei cittadini degli Stati delle Corporate. Per il quale ogni cittadino,
ancora prima di nascere, ha un debito».
Tutto il mio plauso a questi genitori con l'augurio e la speranza che siano le teste di ponte di un diluvio di tale presa di coscienza.
RispondiEliminaPiù che teste di ponte sono dei gran teste di ...
RispondiEliminaMeritano, però, tanta compassione e un po' d'aiuto da parte dei servizi sociali.
Ci dovrebbe fornire la chiave di lettura del suo commento, non può mettersi in concorrenza con l'ospite a fondamentalismo, uno basta e avanza.
EliminaPerché, secondo lei, sono "dei gran teste di...." e necessiterebbero "d'aiuto da parte dei servizi sociali."?
Non vedevo l'ora che vi azzuffaste!
EliminaVoi due!
:-)
Mia intenzione non è la zuffa ma lo scambio di idee.
EliminaIo vorrei solo dare alcuni spunti di riflessione :
RispondiEliminasi parla tanto da tempo , prevalentemente sul web , del progetto degli "illuminati" , partito da lontano e mirato allo sgretolamento degli stati nazionali , con l'abbattimento delle dinastie regnanti , in Francia con la rivoluzione e altrettanto in Russia ad esempio ,per instaurare un modello basato essenzialmente sul governo della finanza , banchieri che prestano soldi agli stati indebitandoli tenendo così in schiavitù perenne i loro popoli ... è uscito questo piano Kalergi , ma ce ne sono tanti altri mirati al superamento delle identità nazionali per confluire in un umanità allo sbando certamente più sottomissibile e controllabile di una nazione compatta attorno ad ideali comuni.
Allora : mettere nel cervellino delle personcine l'idea che ognuno è sovrano di sè stesso , idea senz'altro apprezzabile , io stesso vivo con questo sentimento , ma che presenta il subdolo risvolto di non riconoscersi più in niente , di sentirsi dei cani sciolti , beh , tutto questo mi riconduce all'originaria idea del superstato mondiale formato da un èlite che è il vero obiettivo che si prefiggono , pochi eletti che governeranno il modo ... io sinceramente frenerei gli entusiasmi
Cristo è venuto come la spada per dividere fratello da fratello ed è stato l'antesignano degli anarchici.
EliminaCome le ho già partecipato in altro commento sono nato nel suolo definito convenzionalmente italiano e qui si ferma la mia identificazione toponomastica, in mio soccorso ultimamente è arrivata l'operazione "mare nostrum" che abbatte tutte le speciose barriere statali, non quelle nazionali che hanno un senso trascendente.
WB, ora che mi ci fai pensare, è vero che Gaetano Bresci e soci hanno cercato di abbattere le monarchie, ma non certo perché avevano in mente il NWO.
EliminaA volte gli estremi si toccano e gli anarchici sognano un mondo libero da padroni, siano essi di sangue blu o di altro colore.
Il mondo che sogno io è quello dove non si devono pagare gabelle a nessuno, né obbedire a qualsiasi capetto si monti la testa, nonché riconoscersi nella comunità di villaggio in cui si è nati, dove si parla lo stesso idioma, basando i rapporti sociali sulla cooperazione.
Sappiamo tutti che questo è il non plus ultra, ma continuiamo a volere catene di qualche genere.
Si , comprendo ciò che dice e condivido pure in linea di massima , volevo solo dire che essere liberi , o anarchici , è un sentimento intimo che si prova anche se si è sotto dittatura , all'esatto opposto diffiderei delle libertà servite su un vassoio , non si sa mai a chi gioveranno veramente.
EliminaIl mondo è pieno di lacci e di lacciuoli.
EliminaLa sua, egr. WB, è una risposta poetica, appunto sentimentale, non si vive solo di lirismo.
EliminaSe la gente si sente sicura guidata dall'anima collettiva dovrebbe, come minimo, rispettare la volontà di chi ha l'io maturo.