La
battuta di Beppe Grillo dal palco di un comizio elettorale con la quale
auspicava la vivisezione per Dudù, il cane di Berlusconi, è "offensiva e
del tutto fuori luogo", perché "non si può scherzare su questa
inutile barbarie offendendo inoltre tutti i possessori di cani di piccola
taglia, accusati di non amare gli animali". Però, denuncia il Partito animalista europeo, "indipendentemente
dall'infelice battuta, Grillo ed il Movimento 5 stelle sono favorevoli alla vivisezione
per i fatti concreti, nonostante si proclamino contrari a parole". Il
gruppo dei senatori grillini M5S al Senato "è favorevole – dice il Pae -
alla sperimentazione animale senza limiti. In riferimento alla relazione
concernente la Direttiva europea sulla protezione degli animali utilizzati a
fini scientifici (2010/63/Ue) il Movimento 5 Stelle ha presentato, ed è stata
approvata in commissione XIV del Senato, la relazione tecnica sulla modalità di
recepimento della stessa".
Proponente e relatrice di questo provvedimento "è stata la senatrice Elena Fattori, vicepresidente della medesima commissione, che di fatto ha criticato ed osteggiato l'articolo 13 della legge n. 96 del 2013". La senatrice grillina, pertanto, "è favorevole al testo che abolisce il divieto di esperimenti senza anestesia o analgesia- proseguono gli animalisti- aggira lo stop a esercitazioni didattiche con animali, straccia le limitazioni su animali modificati geneticamente e il riutilizzo in più test, vara un fondo per i metodi alternativi destinato per l'84% a chi effettua la sperimentazione animale, e fa slittare di tre anni il divieto di prove con animali per xenotrapianti, alcool e droghe. Il tutto con sanzioni non dissuasive".
Ed ancora, prosegue il Pae, la medesima senatrice grillina Elena Fattori "si è dichiarata contraria all'iniziativa dei cittadini europei Stop Vivisection, volta ad eliminare la sperimentazione animale, adducendo motivazioni false, pretestuose e fuorvianti". Del resto, prosegue il Pae, "Fattori non rinnega la sua professione di biologa con vent'anni di esperimenti su animali vivi". Insomma, il capo del M5S Grillo "ha espulso nove parlamentari dal movimento pentastellato per divergenze di opinione ma non ha espulso la senatrice Elena Fattori, rea di essere proponente e relatrice di un documento pro vivisezione approvato al Senato", sottolinea il presidente del partito animalista europeo, Stefano Fuccelli (nella foto). L'azione della Fattori è da considerarsi molto più grave poiché nei fatti concreti e non a parole si è posta contro il programma del M5s. Evidentemente Grillo approva l'operato della sua senatrice a favore della sperimentazione animale". E' un atteggiamento "schizofrenico" anche quello dei candidati grillini alle elezioni europee, che non hanno contestato la posizione della senatrice e che ora promettono il loro impegno per sostenere Stop Vivisection- denuncia Fuccelli- impegno che comunque resterà disatteso, visto che nei sette punti programmatici del M5s non sono contemplate la tutela ed il benessere degli animali. Fatti, non parole".
Proponente e relatrice di questo provvedimento "è stata la senatrice Elena Fattori, vicepresidente della medesima commissione, che di fatto ha criticato ed osteggiato l'articolo 13 della legge n. 96 del 2013". La senatrice grillina, pertanto, "è favorevole al testo che abolisce il divieto di esperimenti senza anestesia o analgesia- proseguono gli animalisti- aggira lo stop a esercitazioni didattiche con animali, straccia le limitazioni su animali modificati geneticamente e il riutilizzo in più test, vara un fondo per i metodi alternativi destinato per l'84% a chi effettua la sperimentazione animale, e fa slittare di tre anni il divieto di prove con animali per xenotrapianti, alcool e droghe. Il tutto con sanzioni non dissuasive".
Ed ancora, prosegue il Pae, la medesima senatrice grillina Elena Fattori "si è dichiarata contraria all'iniziativa dei cittadini europei Stop Vivisection, volta ad eliminare la sperimentazione animale, adducendo motivazioni false, pretestuose e fuorvianti". Del resto, prosegue il Pae, "Fattori non rinnega la sua professione di biologa con vent'anni di esperimenti su animali vivi". Insomma, il capo del M5S Grillo "ha espulso nove parlamentari dal movimento pentastellato per divergenze di opinione ma non ha espulso la senatrice Elena Fattori, rea di essere proponente e relatrice di un documento pro vivisezione approvato al Senato", sottolinea il presidente del partito animalista europeo, Stefano Fuccelli (nella foto). L'azione della Fattori è da considerarsi molto più grave poiché nei fatti concreti e non a parole si è posta contro il programma del M5s. Evidentemente Grillo approva l'operato della sua senatrice a favore della sperimentazione animale". E' un atteggiamento "schizofrenico" anche quello dei candidati grillini alle elezioni europee, che non hanno contestato la posizione della senatrice e che ora promettono il loro impegno per sostenere Stop Vivisection- denuncia Fuccelli- impegno che comunque resterà disatteso, visto che nei sette punti programmatici del M5s non sono contemplate la tutela ed il benessere degli animali. Fatti, non parole".
Ma la signora dell'articolo dove è stata licenziata in biologia?
RispondiEliminaForse a Malagrotta?
Repetita juvant, TUTTI i grillini sono italiani, non sono alieni, quindi conservano vizi e virtù di popolo.
Malagrotta deve essere una delle porte dell'inferno, visto che la citi così spesso.
EliminaPoiché i fatti contano più delle parole, finora ho visto alcuni fatti negativi per gli animali e per gli italiani, compiuti nelle sedi opportune dai grillini, a fronte di tante belle promesse e buone intenzioni.