venerdì 30 maggio 2014

La storia di Agata, veggente cieca.

 
Testo di Patrizia Scanti


Ciao a tutti cari amici, mi chiamo Patrizia. Vivo in un piccolo paesino che si chiama Appiano. Vi scrivo questa mail per raccontarvi la storia della mia amica Agata.
Agata è nata cieca. Sua madre, appena se ne rese conto, invece di pensare che aveva dato alla luce una bellissima e sana bambina, devono aver pensato che era una punizione di Dio, o qualcosa del genere, e la lasciato in un orfanotrofio.

Ci è stata sollevata dalle suore, che erano molto gentili con lei, anche perchè era una bambina davvero brava e gentile, ma le suore avevano un affeto speciale perchè Agata vedeva cose che loro non vedevano.
Tutti sanno che le suore non sono ricche, nel convento vivevano dei raccolti che loro stesse seminavano e grazie alla carità dei vicini. A Natale vendevano delle torte e con quei soldi pagavano le bollette di tutto l’anno.
La piccola Agata era l’amuleto delle suore perché aveva il dono della veggenza.
Era capace di “vedere” le cose cattive che sarebbero successe all’orfanotrofio e cosí le suore potevano prevenire piccoli problemi e incidenti.
Agata ha salvato le suore di morire schiacciate nel granaio che era cosí vecchio che cedette completamente. Grazie al dono che Dio ha dato ad Agata nessuno è venuto quel giorno nel granaio e nessuno si fece male. Anche lei ha salvato le suore da rapine, inondazioni, inganni del sindaco… da tantissime cose.
A 18 anni, Agata va lasciare l’orfanotrofio, per gran dispiacere delle suore, e si mise a vendere biglietti della lotteria.
E cosí ha passato gli ultimi anni, fino a un mese fa.

Agata ebbe una rivelazione, la Vergine, da lo steso modo che ai bambini di Lourdes, li dice che stava sprecando il suo dono, lei dice che deve vivere per e grazie alla veggenza, che aiuterà a tante persone… e che doveva iniziare aiutando te.
Agata ha istituito un piccolo ufficio di consultazione telefoniche, io aiuto, perché lei non sa ne puó scrivere ne leggere, io sono i suoi occhi.
Aiuta tantissime persone, ma ogni volta che qualcuno la contatta lei è sempre felicissima. Perché esiste la possibilitá che quella sia la persona che la Vergine le diceva di aiutare.
Quindi, amici, questa è la storia di Agata, se avete bisogno di evitare il male non esitiate a contattarla.
Il suo numero è 899 16 65 63.


Non è un numero gratuito, ma non è nemmeno una cifra esagerata, Agata fa davvero del bene grazie al suo dono (fisso max 1,83€/mn; mobile: max. 3,17€/mn)

15 commenti:

  1. Ma cos'è , uno scherzo ?
    vi mettete anche a fare le telepromozioni ?

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    1. Il Duria, nel suo percorso, ha degli sbalzi coscienziali, che probabilmente gli serviranno a trovare il suo centro...

      Alterna ottimi articoli, a gossip da bar... ma confido che con l'impegno e i buoni intenti ce la possa fare...

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    2. WB, nulla di ciò che è umano mi è estraneo.

      Prendilo come documentazione. Il tuo stupore è segnale di edificazione culturale. Qualche traccia, questo articolo, l'ha sicuramente lasciata anche in te.

      Un giorno trascriverò i messaggi scritti a penna nei cessi delle stazioni.

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    3. Elyah, gli sbalzi coscienziali mi ricordano la depressione bipolare, di cui probabilmente sono un po' affetto.

      Hai notato che se parli 10 minuti al cellulare, tu ti prendi le radiazioni nel cervello e loro più di 30 euro?

      Morale: io forse il mio centro l'ho già trovato, ma quante persone ci cascheranno? E sono stati anche onesti a dirlo.

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  2. Ma PORCA MISERIA !!! Ci stavo quasi credendo !! NON SI DEVONO CHIEDERE I SOLDI!!! E' inutile parlare di AIUTO se subito dopo si parla di DENARO in cambio!!! Liberare le anime dal male non è una cosa che si paga altrimenti è il male stesso !!! Ma i preti esorcisti si fanno pagare secondo voi per esorcizzare i demoni o gli spiriti che infestano case, persone, animali, oggetti ecc ???
    Che mondo di truffatori..mamma mia...non ci si può fidare più di nessuno.

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    1. Bene, Marco!
      Hai esercitato il tuo senso critico. Il denaro è sempre lo sterco del diavolo.

      Se ci fossero veramente suore che vendono torte, io mi metterei in fila. Devono essere speciali. L'ingrediente più saporito sarebbe sapere che sono state fatte dalle mani di vestali vergini, sacre agli Dei.

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  3. E nessuno ha notato che non ho corretto gli errori?

    Genuinità.

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    1. Gli errori li ho notati ma non ho voluto infierire :-)

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    2. Giorgio, non confondere il Sacro con il Profano.

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    3. Suvvia Giorgio, non fare lo gnorri.

      Biglino mette a disposizione del pubblico delle verità taciute per secoli, mentre la presunta veggente mette a disposizione dei creduloni disperati un aiuto che, se viene, può venire solo da dentro i creduloni stessi, non dall'esterno.

      Magari, come diceva Lobsang Rampa, anche i ciarlatani e i mendicanti hanno la loro utile funzione sociale.

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    4. Sempre di palle si tratta, come le sue tesi sul bisogno degli extraterrestri di creare una specie (che saremmo noi) da usare per prelevare l'oro. Ma chi sono Zio Paperone e la caccia all'oro?

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  4. Sono a favore di Rampa piuttosto che di Biglino, il motivo l'ho già sottolineato circa l'orizzonte visivo del secondo, semplicemente discetta di aria fritta.
    A me il fritto non piace ed è anche indigesto oltre che dannoso alla salute.

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