martedì 27 maggio 2014

Dal libro sacro nasce la guerra santa

 
Testo di Mauro Biglino

La grande, colossale falsità di fondo che è stata intelligentemente elaborata, fino a farla divenire certezza profondamente radicata negli animi è la seguente: la Bibbia è un testo che usa un linguaggio criptico gravido di verità spirituali profonde, occulte, misteriche, presentate in forma allegorica, metaforica, con un linguaggio spesso iniziatico, che richiede interpretazioni e conoscenze non disponibili e non accessibili a tutti. Insomma, secondo questa visione artificiosamente imposta, il lavoro d’un esegeta dovrebbe concretizzarsi nello scavare a fondo dentro il testo alla ricerca di significati reconditi, quelli riservati a chi è in grado di comprendere e che, non a caso, poi si arroga il diritto di divulgare, secondo modalità e tempi che è sempre lui a decidere. 



Anni di traduzione dell’ebraico masoretico per le Edizioni San Paolo hanno originato in me la convinzione diametralmente opposta. A mio avviso, il vero lavoro d’un esegeta libero dai condizionamenti dogmatici non prevede la ricerca si significati reconditi ma al contrario, deve consistere nel liberare il testo biblico da tutte quelle sovrastrutture teologiche, ideologiche, esoteriche, spiritualiste che sono state artificiosamente elaborate nei secoli. Questa è dunque la mia ipotesi di lavoro, ripeto che si tratta di una ipotesi (le presunte verità le lascio ai dogmatici) per la quale rivendico gli stessi diritti concessi alle altre chiavi di lettura, soprattutto in presenza di un dato di fatto evidente: nessuna delle cosiddette “tradizioni” possiede la verità, visto che i contrasti con le une e le altre continuano a restare aperti, profondi, spesso violenti e comunque insanabili. Tutte le dottrine “tradizionali” condividono un solo dato di fondo: sono state elaborate allo scopo di nascondere l'evidenza testuale effettiva, spesso sgradevole, per nulla spirituale e dunque non accettabile da parte di chi non ha come fine la verità ma la costruzione di un sistema di controllo delle menti singole e dell’intero tessuto sociale.


5 commenti:

  1. E Steiner cosa penserebbe di Biglino? Come mai non riesco a farmelo stare simpatico questo Steiner? C'è qualcosa di questo osannato Steiner che non mi convince, a pelle proprio... Biglino di persona sarà anche cattedratico come Steiner, ma è sicuramente meno pretenzioso! Sarà perché devo ancora trovare un tedesco che mi stia simpatico? Esistono tedeschi realmente simpatici...? I piemontese come Biglino sono gente a volte ruvida, ma non sono alieni...dalla simpatia!

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    1. Ho conosciuto molti tedeschi e non posso dire di essermi mai lamentato di loro. Confermo però che in fatto di simpatia sono carenti.

      Da quel poco che ho letto di Steiner, posso dire che ha parlato di esseri alieni incredibili, descrivendoli minuziosamente, senza alcuna prova convincente.
      Biglino invece presenta il risultato delle proprie traduzioni e si ferma lì, lasciando agli ascoltatori l'onere delle conclusioni.

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    2. Convincente per chi, Roberto?
      Forse: Da quel poco che ho letto di Steiner?

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    3. Forse te ne avevo già parlato, ma nel "Libro dell'Akasha" Steiner descrive com'erano fatti i Lemuriani e, se non ricordo male, anche esseri di altri pianeti.

      Per dire che erano altri tre metri, eterei, grassi tanto, magri così e così, con la pelle dal colore verde, ecc. deve aver avuto capacità paranormali.

      Cioè, a un miscredente come me viene richiesto un atto fideistico, che sono piuttosto restio ad accordare.

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    4. Non so che libro lei abbia letto di Steiner perché :"Dalla cronaca dell'akasha" pubblicato dalle Edizioni Antroposofiche via Vasto, 2 Milano il sottoscritto non ha trovato nulla di ciò che lei indica.
      Ma non si deve cruciare perché è in abbondante compagnia, spesso nemmeno quelli che si definiscono antroposofi sanno indicarmi la fonte delle loro affermazioni, quindi sono arrivato alla conclusione che sia un caso di omonimia, lo Steiner che leggo io è un altro rispetto a quello che leggono gli altri, lei compreso.
      Citare la fonte è più che importante diversamente gli atti fideistici si chiedono agli altri.
      C'è una carenza di serietà abissale in rete pari al qualunquismo e superficialità, tanto nell'anonimato garantito dalla tastiera si può sostenere qualsiasi stupidaggine.
      Frequentando il mondo virtuale mi son procurato un callo reale sul corpo astrale sede dei sentimenti.

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