450.000
anni fa su Nibiru, un membro lontano del nostro sistema solare, la vita va
lentamente estinguendosi a causa dell’erosione dell’atmosfera del pianeta.
Deposto da Anu, il sovrano Alalu fugge a bordo di una navetta spaziale e trova
rifugio sulla Terra. Qui scopre che sulla Terra si trova l’oro, che si può
utilizzare per proteggere l’atmosfera di Nibiru.
445.000 anni fa: guidati da Enki, figlio di Anu, gli Anunnaki (gli alieni del pianeta Nibiru, i
biblici “nefilim” arrivano sulla Terra, fondano Eridu – la Stazione Terra –
per estrarre l’oro dalle acque del Golfo Persico.
430.000 anni fa: il clima della Terra si fa più mite. Altri Anunnaki arrivano sulla Terra, e tra
loro Ninharsag, sorellastra di Enki e capo ufficiale medico.
416.000 anni fa: poiché la produzione d’oro scarseggia, Anu arriva sulla Terra con Enlil, il
suo erede. Viene deciso di estrarre l’oro vitale attraverso scavi minerari
nell’Africa meridionale. Le nomine avvengono per estrazione: Enlil conquista il
comando della missione sulla Terra, Enki viene relegato in Africa.
Gli
abitanti di Nibiru erano divisi in due categorie: i Nephilim, probabilmente
biondi e gli Anunnaki “dai capelli scuri”, a cui toccavano i lavori più ingrati
come l’estrazione del metallo.
Dopo
un lunghissimo tempo gli Anunnaki, stanchi di continuare il pesante e gravoso
incarico, decisero di elaborare una soluzione alternativa e grazie alle loro
avanzate conoscenze scientifiche, 300.000 anni fa effettuarono un esperimento.
Al fine di creare una razza di lavoratori, decisero di manipolare
geneticamente, innestandovi il proprio DNA, una specie di ominidi allora
presenti in quell’area. Tale progetto fu realizzato in collaborazione con la
sposa di Enki: Ninhursag (chiamata significativamente la “Dea Madre” o la
“Signora che dà la vita”) che ritirandosi nella camera delle creazioni dopo
vari tentativi mostrò tra le sue mani la nuova creatura; era stato generato
l’Homo Sapiens. Sia come sia, alla fine l’ingegneria genetica Nephilim/Anunnaki
ebbe successo e nacque Adamo. O meglio “Adam”, una creatura ermafrodita che poi
verrà scissa in maschio e femmina. Le sue fattezze sono perfette,
inequivocabilmente umane. E i “Servi del Signore” iniziano la loro vita di duro
lavoro….
Al
principio questo “novello schiavo” venne utilizzato nella “terra delle miniere”
(in Africa), ma ben presto si richiese la sua presenza anche a Sumer. L’uomo,
creato in serie dagli Anunnaki, come tutti gli ibridi, non era in grado di
procreare … Trascorsero gli anni e avvenne, come recita la Bibbia: “Che i figli
degli Dei videro le figlie dei terrestri e presero per mogli quelle che
piacquero loro più di tutte”. Enlil non apprezzò tale iniziativa e decise di
sfruttare un evento di sua conoscenza per eliminare l’umanità…e infatti gli
Anunnaki sapevano che, entro un breve periodo, sulla Terra si sarebbe
verificata un’immane ed inevitabile catastrofe (avvenuta all’incirca 13.000
anni fa). Tale cataclisma sarebbe stato provocato dalla notevole forza
gravitazionale esercitata dalla vicinanza di Nibiru alla Terra.
Senza avvertire l’uomo, gli Dei partirono sulle loro navicelle e tornarono solo quando la furia degli elementi si placò. Ma Enki, da sempre simpatizzante dell’umanità, contravvenne alla decisione progettando di salvarla attraverso una “famiglia prescelta” ed informando del pericolo un uomo, ricordato nella Bibbia con il nome di Noé. La divinità decise di fornire le informazioni necessarie alla costruzione di “un’arca” dove venissero preservate le specie terrestri dall’imminente disastro. In seguito, quando le navicelle si posarono sul monte Ararat, grande fu la sorpresa di Enlil nel constatare che alcuni uomini erano sopravvissuti all’immane evento.
Senza avvertire l’uomo, gli Dei partirono sulle loro navicelle e tornarono solo quando la furia degli elementi si placò. Ma Enki, da sempre simpatizzante dell’umanità, contravvenne alla decisione progettando di salvarla attraverso una “famiglia prescelta” ed informando del pericolo un uomo, ricordato nella Bibbia con il nome di Noé. La divinità decise di fornire le informazioni necessarie alla costruzione di “un’arca” dove venissero preservate le specie terrestri dall’imminente disastro. In seguito, quando le navicelle si posarono sul monte Ararat, grande fu la sorpresa di Enlil nel constatare che alcuni uomini erano sopravvissuti all’immane evento.
A
quel punto, per intercessione di Enki, l’umanità fu finalmente accettata in
pieno e gli Dei aprirono la Terra all’uomo. Poiché il diluvio aveva spazzato
via le città, fu deciso di dare la possibilità ai terrestri di ricostruire una
civiltà stabilendosi in tre zone: nella Valle del Nilo, nella bassa Mesopotamia
e nella Valle dell’Indo. Una quarta area, definita sacra (termine che
originariamente significava “dedicata, riservata”) e alla quale l’uomo non
poteva avvicinarsi senza autorizzazione, fu lasciata agli dei. Questa regione
si chiamava Tilmun (”il luogo dei missili”) e, come la traduzione letterale
indica chiaramente, costituiva la nuova base spaziale, dopo che la precedente
era stata cancellata dal diluvio. Numerose leggende narrano gli sforzi
incessanti di alcuni valorosi per giungervi e trovare “l’albero della vita”.
Come
si è ipotizzato in precedenza, dall’unione di Anunnaki e femmine umane, oltre
ai Giganti si sarebbero originati altri esseri (Ibridi) più simili agli uomini
con una durata della vita che, di generazione in generazione, sarebbe rientrata
nei limiti della vita terrena tanto da far accettare ai viventi umani il loro
inserimento nelle comunità primordiali che, poi, in funzione dell’apporto
genetico superiore, avrebbero organizzato comunità agricole utilizzando
tecniche d’avanguardia per l’epoca e, successivamente comunità organizzate al
cui vertice sociale, per le capacità e poteri non proporzionati ai tempi, si
sarebbe insediato uno degli ibridi e discendente dei primi Anunnaki e da questi
anche protetto e pilotato.
La
testimonianza dell’arrivo di questi esseri esiste e ci viene fornita dai Sumeri
mentre non esiste alcuna documentazione del ritorno di costoro al Pianeta
d’origine il che lascia pensare che questi rimasero e lo sono ancora oggi fra
noi terrestri in forme diverse, non visibili secondo il nostro metro, ma
sicuramente capaci di influenzare le nostre civiltà secondo i loro scopi.
Dovunque
oggi troviamo segni megalitici, sicuramente vi sarà stata la presenza di
Anunnaki e loro ibridi.
Se
accettiamo queste idee, possiamo non escludere che essi siano presenti anche ai
giorni nostri, ma che noi non siamo in grado di riconoscerli a causa del
divario di tempo che ci divide e che caratterizza due tipi di vita.
Secondo
Tesla, sulla Terra vivono da millenni creature di un altro pianeta; infiltrate
tra noi, controllerebbero eventi e persone per guidare secondo un piano preciso
l’”evoluzione” dell’umanità. Si tratterebbe dei creatori della prima razza
umana sul nostro pianeta. Lo scienziato serbo si convinse di ciò quando nel
1899, come rivelano i suoi diari, si trovava a Colorado Springs. Qui intercettò
casualmente diverse comunicazioni di esseri extraterrestri che starebbero
controllando di nascosto il genere umano, preparandolo molto lentamente ad
un’eventuale dominazione, mediante un programma in atto.
Starebbero controllando di nascosto il genere umano , preparandolo molto lentamente ad un eventuale dominazione mediante un programma in atto?
RispondiEliminaVista la notevole quantità di cretini che ci sono in giro mi sa che il lavoro sarà ancora lungo ...
... o è l'homo cretinus il progetto finale ? ... mah
Le leggi della natura prevedono, per le specie che si riproducono a dismisura, un fisiologico reset.
EliminaI nostri creatori alieni lo sanno e probabilmente hanno già deciso di intervenire assecondando tali leggi.
Cliccando sulla fonte mi appare il blog di Giorgio Andretta, so che ci sono dei miei omonimi sparsi nel territorio ma non so chi sia questo signore.
RispondiEliminaPuò darmi maggiori informazioni, Roberto? Grazie.
Ho corretto l'inspiegabile errore.
EliminaGrazie della segnalazione.
Ha letto il post qui sopra prima di pubblicarlo?
EliminaSe si perché mi ha chiesto la differenza tra essere discendenti di Caino od Abele?