martedì 27 maggio 2014

La storia della nostra creazione

 

450.000 anni fa su Nibiru, un membro lontano del nostro sistema solare, la vita va lentamente estinguendosi a causa dell’erosione dell’atmosfera del pianeta. Deposto da Anu, il sovrano Alalu fugge a bordo di una navetta spaziale e trova rifugio sulla Terra. Qui scopre che sulla Terra si trova l’oro, che si può utilizzare per proteggere l’atmosfera di Nibiru.
445.000 anni fa: guidati da Enki, figlio di Anu, gli Anunnaki (gli alieni del pianeta Nibiru, i biblici “nefilim” arrivano sulla Terra, fondano Eridu – la Stazione Terra – per estrarre l’oro dalle acque del Golfo Persico.
430.000 anni fa: il clima della Terra si fa più mite. Altri Anunnaki arrivano sulla Terra, e tra loro Ninharsag, sorellastra di Enki e capo ufficiale medico.
416.000 anni fa: poiché la produzione d’oro scarseggia, Anu arriva sulla Terra con Enlil, il suo erede. Viene deciso di estrarre l’oro vitale attraverso scavi minerari nell’Africa meridionale. Le nomine avvengono per estrazione: Enlil conquista il comando della missione sulla Terra, Enki viene relegato in Africa.
Gli abitanti di Nibiru erano divisi in due categorie: i Nephilim, probabilmente biondi e gli Anunnaki “dai capelli scuri”, a cui toccavano i lavori più ingrati come l’estrazione del metallo.


Dopo un lunghissimo tempo gli Anunnaki, stanchi di continuare il pesante e gravoso incarico, decisero di elaborare una soluzione alternativa e grazie alle loro avanzate conoscenze scientifiche, 300.000 anni fa effettuarono un esperimento. Al fine di creare una razza di lavoratori, decisero di manipolare geneticamente, innestandovi il proprio DNA, una specie di ominidi allora presenti in quell’area. Tale progetto fu realizzato in collaborazione con la sposa di Enki: Ninhursag (chiamata significativamente la “Dea Madre” o la “Signora che dà la vita”) che ritirandosi nella camera delle creazioni dopo vari tentativi mostrò tra le sue mani la nuova creatura; era stato generato l’Homo Sapiens. Sia come sia, alla fine l’ingegneria genetica Nephilim/Anunnaki ebbe successo e nacque Adamo. O meglio “Adam”, una creatura ermafrodita che poi verrà scissa in maschio e femmina. Le sue fattezze sono perfette, inequivocabilmente umane. E i “Servi del Signore” iniziano la loro vita di duro lavoro….

Al principio questo “novello schiavo” venne utilizzato nella “terra delle miniere” (in Africa), ma ben presto si richiese la sua presenza anche a Sumer. L’uomo, creato in serie dagli Anunnaki, come tutti gli ibridi, non era in grado di procreare … Trascorsero gli anni e avvenne, come recita la Bibbia: “Che i figli degli Dei videro le figlie dei terrestri e presero per mogli quelle che piacquero loro più di tutte”. Enlil non apprezzò tale iniziativa e decise di sfruttare un evento di sua conoscenza per eliminare l’umanità…e infatti gli Anunnaki sapevano che, entro un breve periodo, sulla Terra si sarebbe verificata un’immane ed inevitabile catastrofe (avvenuta all’incirca 13.000 anni fa). Tale cataclisma sarebbe stato provocato dalla notevole forza gravitazionale esercitata dalla vicinanza di Nibiru alla Terra. 

Senza avvertire l’uomo, gli Dei partirono sulle loro navicelle e tornarono solo quando la furia degli elementi si placò. Ma Enki, da sempre simpatizzante dell’umanità, contravvenne alla decisione progettando di salvarla attraverso una “famiglia prescelta” ed informando del pericolo un uomo, ricordato nella Bibbia con il nome di Noé. La divinità decise di fornire le informazioni necessarie alla costruzione di “un’arca” dove venissero preservate le specie terrestri dall’imminente disastro. In seguito, quando le navicelle si posarono sul monte Ararat, grande fu la sorpresa di Enlil nel constatare che alcuni uomini erano sopravvissuti all’immane evento.
A quel punto, per intercessione di Enki, l’umanità fu finalmente accettata in pieno e gli Dei aprirono la Terra all’uomo. Poiché il diluvio aveva spazzato via le città, fu deciso di dare la possibilità ai terrestri di ricostruire una civiltà stabilendosi in tre zone: nella Valle del Nilo, nella bassa Mesopotamia e nella Valle dell’Indo. Una quarta area, definita sacra (termine che originariamente significava “dedicata, riservata”) e alla quale l’uomo non poteva avvicinarsi senza autorizzazione, fu lasciata agli dei. Questa regione si chiamava Tilmun (”il luogo dei missili”) e, come la traduzione letterale indica chiaramente, costituiva la nuova base spaziale, dopo che la precedente era stata cancellata dal diluvio. Numerose leggende narrano gli sforzi incessanti di alcuni valorosi per giungervi e trovare “l’albero della vita”.

Come si è ipotizzato in precedenza, dall’unione di Anunnaki e femmine umane, oltre ai Giganti si sarebbero originati altri esseri (Ibridi) più simili agli uomini con una durata della vita che, di generazione in generazione, sarebbe rientrata nei limiti della vita terrena tanto da far accettare ai viventi umani il loro inserimento nelle comunità primordiali che, poi, in funzione dell’apporto genetico superiore, avrebbero organizzato comunità agricole utilizzando tecniche d’avanguardia per l’epoca e, successivamente comunità organizzate al cui vertice sociale, per le capacità e poteri non proporzionati ai tempi, si sarebbe insediato uno degli ibridi e discendente dei primi Anunnaki e da questi anche protetto e pilotato. 

La testimonianza dell’arrivo di questi esseri esiste e ci viene fornita dai Sumeri mentre non esiste alcuna documentazione del ritorno di costoro al Pianeta d’origine il che lascia pensare che questi rimasero e lo sono ancora oggi fra noi terrestri in forme diverse, non visibili secondo il nostro metro, ma sicuramente capaci di influenzare le nostre civiltà secondo i loro scopi.
Dovunque oggi troviamo segni megalitici, sicuramente vi sarà stata la presenza di Anunnaki e loro ibridi.
Se accettiamo queste idee, possiamo non escludere che essi siano presenti anche ai giorni nostri, ma che noi non siamo in grado di riconoscerli a causa del divario di tempo che ci divide e che caratterizza due tipi di vita.
Secondo Tesla, sulla Terra vivono da millenni creature di un altro pianeta; infiltrate tra noi, controllerebbero eventi e persone per guidare secondo un piano preciso l’”evoluzione” dell’umanità. Si tratterebbe dei creatori della prima razza umana sul nostro pianeta. Lo scienziato serbo si convinse di ciò quando nel 1899, come rivelano i suoi diari, si trovava a Colorado Springs. Qui intercettò casualmente diverse comunicazioni di esseri extraterrestri che starebbero controllando di nascosto il genere umano, preparandolo molto lentamente ad un’eventuale dominazione, mediante un programma in atto.

5 commenti:

  1. Starebbero controllando di nascosto il genere umano , preparandolo molto lentamente ad un eventuale dominazione mediante un programma in atto?
    Vista la notevole quantità di cretini che ci sono in giro mi sa che il lavoro sarà ancora lungo ...
    ... o è l'homo cretinus il progetto finale ? ... mah

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    1. Le leggi della natura prevedono, per le specie che si riproducono a dismisura, un fisiologico reset.

      I nostri creatori alieni lo sanno e probabilmente hanno già deciso di intervenire assecondando tali leggi.

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  2. Cliccando sulla fonte mi appare il blog di Giorgio Andretta, so che ci sono dei miei omonimi sparsi nel territorio ma non so chi sia questo signore.
    Può darmi maggiori informazioni, Roberto? Grazie.

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    1. Ho corretto l'inspiegabile errore.

      Grazie della segnalazione.

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    2. Ha letto il post qui sopra prima di pubblicarlo?
      Se si perché mi ha chiesto la differenza tra essere discendenti di Caino od Abele?

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