mercoledì 7 maggio 2014

Divoratori di foreste

 

Procter and Gamble (P&G) è la casa madre di prodotti come Mastro Lindo, Head and Shoulders, Gillette e Olio of Olaz. Promette di usare olio di palma senza deforestare dal 2020. Diciamo a P&G che il 2020 è troppo lontano, le foreste restanti saranno già distrutte allora! I fornitori di Procter & Gamble hanno lasciato tracce di devastazione in buona parte dell'Indonesia. Produttori come BW Plantation, KLK e Musim Mas, sono sinonimi di deforestazione e morte per gli oranghi. Non si può escludere che olio di palma sporco proveniente da produttori come Wilmar International e Cargill, giunga alla filiera di P&G e quindi arrivi nelle case di molti consumatori.

Immagini satellitari documentate da Greenpeace attestano il taglio di foreste primarie in Papua da parte di Rimba Matoa Lestari (PT RML), un fonitore di P&G. Secondo Greenpeace, la PT RML ha deforestato una concessione di 30.000 ettari dal 2009, e ha continuato a farlo fino a poco tempo fa.
La BW Plantation ha deforestato in diverse zone nel Kalimantan, abitate da oranghi. Il loro habitat è stato distrutto dai produttori di olio di palma KLK e Musim Mas. Nella concessione di Rokan Adi Raya, il destino delle ultime tigri di Sumatra è in bilico.
P&G sostiene che i suoi fornitori dovranno documentare la provenienza dell'olio di palma a partire dal 2015 e vuole rinunciare del tutto all'olio che causa deforestazione dal 2020. Per molte zone, sarà troppo tardi – la foresta sarà già sparita per allora. In Indonesia, le piantagioni di olio di palma occupano 10 milioni di ettari. Per il 2020 sono in progetto 20 milioni di ettari – il doppio in soli sei anni!
Considerando il ritmo incalzante della deforestazione, il fatto che P&G continui a usare olio di palma sporco fino al 2020 riduce la sua promessa di "non deforestare" ad una mera operazione di greenwashing. Per quanto ancora dobbiamo assistere al doppio gioco della P&G?

2 commenti:

  1. L'olio di palma si trova in prodotti alimentari di ogni tipo, anche non delle grandi multinazionali, anche in marche insospettabili, anche per vegani.....la fregatura è ovunque.
    Alla fine non si sa più cosa comprare per non essere dalla parte del torto!
    Dive
    Diventa difficile veramente fare la spesa.
    Lo si dovrebbe proibire . Ma sarebbero lieti di accontentarci i produttori?
    Non credo proprio.

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    Risposte
    1. So che non è facile e alla fine non ci resta che fare quello che si può fare.

      Secondo il detto: "Pensa globalmente e agisci localmente", dobbiamo ricordarci degli oranghi indonesiani, ma agire "hic et nunc" operando sulle situazioni che sono alla nostra portata.

      Vale di più eliminare carne, pesce, uova e latticini che non un po' di Nutella ogni tanto.

      Non si può diventar matti.

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