Testo di Massimo Oddo
I piedi venivano
fasciati verso i due anni nelle famiglie altolocate, ed intorno ai
sette in campagna, era la madre stessa che infliggeva questa
sofferenza alla figlie, molte delle quali morivano prematuramente per
la cancrena tra sofferenze atroci. Da "Fiori di neve e il
ventaglio segreto": "Quando avevo sette anni, mia madre mi
lavò i piedi, li cosparse di allume e mi tagliò le unghie. Poi mi
piegò le dita contro la pianta del piede, legandomele con una fascia
lunga tre metri e larga cinque centimetri, cominciando dal piede
destro e passando poi al sinistro. Mi ordinò di camminare, ma quando
ci provai, il dolore fu insopportabile.
Quella notte mi sentii i
piedi in fiamme e non riuscii a dormire; mia madre mi picchiò perché
piangevo. Nei giorni seguenti cercai di nascondermi, ma fui costretta
a camminare sui miei piedi. Dopo alcuni mesi, tutte le dita, tranne
l'alluce, erano schiacciate contro la superficie interna. Mia madre
mi tolse le bende e lavò il sangue e il pus che mi colavano dai
piedi. Mi disse che solo rimuovendo a poco a poco la carne i miei
piedi sarebbero diventati snelli. Ogni due settimane mi mettevo delle
scarpe nuove: ogni nuovo paio era di qualche millimetro più piccolo
del precedente. D'estate i piedi puzzavano tremendamente di pus e di
sangue, d'inverno erano gelidi per la mancanza di circolazione. Le
quattro dita arricciate all'indietro sembravano bruchi morti. Ci
vollero tre anni perché potessi calzare le scarpe di otto
centimetri, le mie caviglie erano sottili, i piedi erano diventati
brutti e ricurvi." Con la crescita, l'arco plantare si rompeva e
si fratturavano anche tutte le falangi delle dita ripiegate, tutto il
peso del corpo gravava sul tallone.
Per camminare le donne, con i
gigli dorati, dovevano appoggiarsi ad un bastone, o sorreggersi ai
muri. E' chiaro che non potevano andare da nessuna parte, la loro vita
era legata alla casa e al marito, si muovevano solo con le
portantine. Pare che la fasciatura dei piedi sia nata intorno al 900
d.c, per la civetteria di una concubina imperiale che si fasciava i
piedi mentre danzava per il suo imperatore. Il Confucianesimo si
appropriò di questo vezzo, per costringere le donne entro le mura
domestiche. Questo sistema era peggiore di tanti altri,
(infibulazione, cintura di castità), perché comportava un controllo
totale della persona. La fasciatura dei piedi era il requisito
fondamentale di una moglie, garantiva al marito la certezza di avere
una moglie sottomessa e remissiva.
Più piccoli erano i loti dorati, più il carattere della fanciulla era stato domato, dovevano essere solo dei gingilli nelle mani degli uomini. Al primo incontro prematrimoniale, i suoceri usavano sollevare la gonna della promessa sposa per esaminarne piedi, da quell'unico gesto erano in grado di capire se la ragazza fosse degna o meno di essere data in sposa al figlio maschio, unica vera ricchezza della famiglia. La fasciatura dei piedi venne proibita nel 1920, ma è comunque durata nelle campagne fino all'avvento della RPC nel 1949. Il giglio dorato aveva anche una fortissima valenza erotica, gli uomini bramavano di toccarlo, l'odore che emanava era migliore di qualsiasi erba afrodisiaca, erano "oggetti" che servivano a dare piacere, per le stesse donne. L'unica persona che potesse toccarle i piedi era il marito.
Più piccoli erano i loti dorati, più il carattere della fanciulla era stato domato, dovevano essere solo dei gingilli nelle mani degli uomini. Al primo incontro prematrimoniale, i suoceri usavano sollevare la gonna della promessa sposa per esaminarne piedi, da quell'unico gesto erano in grado di capire se la ragazza fosse degna o meno di essere data in sposa al figlio maschio, unica vera ricchezza della famiglia. La fasciatura dei piedi venne proibita nel 1920, ma è comunque durata nelle campagne fino all'avvento della RPC nel 1949. Il giglio dorato aveva anche una fortissima valenza erotica, gli uomini bramavano di toccarlo, l'odore che emanava era migliore di qualsiasi erba afrodisiaca, erano "oggetti" che servivano a dare piacere, per le stesse donne. L'unica persona che potesse toccarle i piedi era il marito.
Visto che il feticismo del piede femminile sembra essere la assoluta moda del momento (leggi: maschi prostrati come schiavi d'antan ai piedi di donne virago...)...con un sorriso ironico mi chiedo se c'è chi apprezza anche i piedi orrendamente deformati di questa povera donna... E mi sa che la risposta può essere positiva...! Ohi ohi ohi :) Billy the Kid
RispondiEliminaNon capirò mai la mentalità dei cinesi.
EliminaSe non l'hai ancora letto, ti consiglio "L'uomo che ride", di Victor Hugo.
Grazie! Per fortuna sono esistiti Reich e Lowen ed hanno inventato la Bioenergetica corporea...peraltro prendendo molte cose...dalle antiche tradizioni cinesi!!! Billy the Kid
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