giovedì 4 giugno 2015

La trappola della Sardegna



Almeno sessanta migranti ospiti in varie strutture ricettive della Sardegna stanno inscenando un sit-in di protesta davanti all'ingresso delle dogane nel porto di Cagliari. Chiedono di poter andare via dall'Isola e raggiungere Roma da dove poi partire per altri paesi europei - soprattutto Germania, Francia e Gran Bretagna - dove hanno amici e parenti. Sul posto sono arrivate diverse pattuglie della polizia e della Digos ma al momento la manifestazione di protesta si sta svolgendo in maniera del tutto pacifica.


Si tratta di una parte dei profughi arrivati il 30 maggio al Porto Canale a bordo di una nave militare tedesca: in tutto 880 persone, tra cui molte donne e bambini, che erano state poi ricoverate in vari centri di accoglienza in tutta la Sardegna. I migranti a quanto pare hanno rifiutato di farsi fotosegnalare perché in questo caso dovrebbero aspettare almeno due mesi prima di avere i documenti. "Se fossimo sbarcati in Sicilia avremmo potuto prendere un treno o un bus per lasciare l'Italia - hanno spiegato -, ma da qua si può andare via solo in nave o in aereo e senza documenti è impossibile".

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