lunedì 23 marzo 2020

I limiti del turbo capitalismo


Fonte: L’Officina

Nel 2001 dopo l’attacco alle Twin Towers nessuno voleva più volare. Tutte le compagnie aeree sarebbero fallite se non fossero intervenuti a sostegno gli stati. Poi, col tempo, la gente riprese a volare e le compagnie furono salve. Se si fosse lasciato fare al “mercato” il trasporto aereo sarebbe stato azzerato. La lezione venne subito dimenticata. Il turbo-capitalismo ha continuato imperterrito nella sua espansione che pone “il mercato” come metro di tutte le cose, mentre per la nostra civiltà è sempre stato “l’uomo il metro di tutte le cose” (antropos metron estì panton ton krematon)La pandemia ha dimostrato che il modello liberal-capitalista, dov’è il mercato e non lo stato, l’economia e non la politica a regolare la vita delle persone è un modello che sovverte l’ordine naturale delle cose. Il mainstream al servizio del Pensiero Unico lo ha spacciato come l’unico modello possibile, ma è bastato un microscopico virus a far saltare tutto. Ora è dimostrato che la politica non può essere subordinata all’economia, che l’uomo non può essere subordinato al denaro, che il pareggio di bilancio in Costituzione è aberrante, che aver sottoposto l’interesse degli italiani a quelli della finanza e aver governato la sanità guardando più ai conti che alla salute è stato criminale. 


Adesso è saltato tutto. Nell’emergenza tornano a valere le persone, la vita, l’altruismo, la famiglia, la comunità, l’ordine, la disciplina, il senso dello stato. E appare chiaro come l’economia, il denaro, il mercato, le banche devono essere solo degli strumenti che devono stare al servizio dei cittadini. E non viceversa. Nulla potrà più essere come prima.  Una volta cacciati gli incapaci che ci hanno governato e fatti i conti con l’Europa e la signora Lagarde, dobbiamo riappropriarci della nostra ricchezza per utilizzarla in un grande piano di rinascita nazionale e sociale con al centro le imprese ed i lavoratori. Non il mercato, non le banche.

6 commenti:

  1. Nel mondo vengono uccisi a scopo alimentare:
    - 170 miliardi di animali ogni anno;
    oltre 14 miliardi di animali ogni mese;
    - mezzo miliardo di animali ogni giorno;
    - 19 milioni di animali ogni ora;
    oltre 300.000 animali ogni minuto;
    - oltre 5.390 animali al secondo.

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    1. Non sei un po' fuori tema?

      Stai cercando di rubare il mestiere a Wandervogel?

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    2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    3. Scusa Anonimo, ma sei andato fuori tema. Pubblica il tuo commento in altro post. O meglio, falla pure finita con le stupidaggini. Risparmiaci la tua spazzatura.

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    4. Lo so che è scortese rispondere al posto di terzi, però azzardo ad indovinare che Psaw abbia pubblicato quelle statistiche per indurre i lettori a riflettere su quanto sia profondamente ipocrita disperarsi per il coronavirus ed, allo stesso tempo, girarsi dall'altra parte quando si citano i 6.000 animali non-umani uccisi in quest'ultimo secondo. Come se fossero dei morti di Serie B.

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  2. ci sono due Anonimi. Questo non è Pat. Bisognerebbe spiegargli che i frutti sono fatti per essere MANGIATI.
    Quando sono maturi cadono e si riproducono. Se vengono mangiati da Animali, che camminano e defecano, si riproducono anche altrove. Frutti sono oltre la famosa mela, che se stronga Eva aspettava, cadeva da sola, arance, banane, eccetera ma anche melanzane, peperoni, piselli, fave, cavoletti di bruxelles, ceci, lenticchie, praticamente tutto ciò che dalle piante pende. Capito?

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