giovedì 19 marzo 2020

Il sogno proibito degli animalisti che tanto turba gli onnivori



Tutto il mondo sta vivendo un pesante crisi dovuta alla pandemia di COVID-19 in corso provocata dal nuovo coronavirus SARS-CoV-2 ma già, nonostante il discreto controllo raggiunto della diffusione delle più pericolose malattie tradizionali attraverso vaccini e terapie di ormai comprovata efficacia, l’OMS lancia l’allarme nei confronti di alcune nuove malattie che hanno le carte in regola per provocare, se non tenute sotto controllo, nuove epidemie globali. Come sempre, la paura è che possa in qualche modo replicarsi la grande epidemia di “Spagnola” che provocò decine di milioni di morti in tutto il mondo nella seconda decade del ‘900.


Tra le malattie più temute c’è un’infezione che curiosamente sembra avere parecchi punti in comune con la COVID-19. Si tratta di una malattia indotta dal Nipah Virus (NiV) che è una zoonosi che causa gravi malattie negli animali e che può trasmettersi con relativa facilità anche all’uomo. L’ospite naturale del virus è un moscerino della famiglia dei Pteropodidae, genere Pteropus. La prima epidemia registrata di malattia da NiV si verificò a Kampung Sungai Nipah, in Malesia nel 1998. All’epoca furono i maiali a trasmetterla all’uomo. La cosa più preoccupante è che nei focolai di questa malattia identificati successivamente non risultarono esserci stati ospiti intermedi. Ad esempio, nel 2004, in Bangladesh, gli esseri umani furono infettati da NiV dal consumo della linfa di una palma che era stata contaminata da pipistrelli infetti. Esistono inoltre prove della trasmissione diretta da uomo a uomo in un ospedale indiano.
L’agente eziologico di questa malattia è un virus chiamato Henipavirus,  un Virus a RNA a singolo filamento negativo afferente all’ordine dei Mononegavirales, famiglia Paramyxoviridae e sottofamiglia Paramyxovirinae, e al quale appartengono due specie: il virus Nipah e il virus HendraOspiti naturali degli Henipavirus sono i pipistrelli della frutta. Gli Henipavirus sono in grado di causare malattie, spesso mortali, in un gran numero di specie animali, sia selvatici che domestici e agli stessi esseri umani. Come si può capire, anche in questo caso di trasmissione di una malattia tipica degli animali all’uomo è coinvolto un pipistrello, come sembrano indicare tutti gli indizi per il SARS-CoV-2.


L’infezione da NiV nell’uomo può avere moltissime espressioni diverse, dall’infezione asintomatica alla sindrome respiratoria acuta fino all’encefalite fatale. Attualmente non esiste un vaccino per questa malattia e nemmeno un protocollo terapeutico, il trattamento per gli esseri umani è, infatti, un’intensa terapia di supporto che punta a sostenere l’organismo finché le difese immunitarie non riescono ad averne ragione.










Nipah è nell’elenco prioritario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità delle malattie emergenti che potrebbe causare una pandemia globale, insieme a Zika ed Ebola. Nipah e il suo cugino virale Hendra si attaccano a una proteina chiamata ephrin-B2 e ephrin-B3 sulla superficie delle cellule nervose e le cellule endoteliali che rivestono il sangue e i vasi linfatici. Nipah può anche invadere le cellule polmonari e renali. Negli esseri umani dovrebbe attaccare inizialmente il sistema respiratorio per poi diffondersi al sistema nervoso e al cervello. La maggior parte dei pazienti che muoiono soccombe a un’infiammazione dei vasi sanguigni e ad un rigonfiamento del cervello che si verifica negli stadi avanzati della malattia.

La mortalità, una volta raggiunta la fase in cui i pazienti manifestano sintomi di gravi stati patologici del sistema nervoso, risulta aggirarsi intorno al 40% ma ancora più alta è la percentuale di pazienti che, sopravvissuti alla fase acuta della malattia, presentano conseguenze a lungo termine dopo, tra cui convulsioni persistenti e cambiamenti di personalità. Sono state riportate anche infezioni latenti con successiva riattivazione del virus Nipah e morte, mesi e persino anni dopo l’esposizione.

PREVENZIONE
L’infezione da virus Nipah può essere prevenuta evitando l’esposizione a maiali e pipistrelli malati in aree endemiche e non bevendo linfa di palma da dattero.
Ulteriori sforzi focalizzati sulla sorveglianza e la consapevolezza aiuteranno a prevenire future epidemie. Le ricerche in corso cercano di identificare meglio come e quando la malattia si trasmette dai moscerini ai pipistrelli e sembra essere stata identificata una correlazione con i cicli riproduttivi dei pipistrelli. Si sta tentando di realizzare dei test in grado di identificare precocemente la malattia negli allevamenti e sugli uomini. Un vaccino sperimentale a subunità, che utilizza la proteina Hendra G, produce anticorpi cross-protettivi contro HENV e NIPV è stato recentemente usato in Australia per proteggere i cavalli contro il virus Hendra. Questo vaccino, sul quale sono in corso ulteriori studi, sembra avere un grande potenziale per la protezione da henipavirus anche negli esseri umani

4 commenti:

  1. Sì, nei giorni scorsi ho menzionato il temuto Nipah-Virus, auspicandone una rapida pandemia che costringa i bipedi onnivori e specisti a rinnegare i loro criminosi e bellicosi stili di vita, saldamente basati sulla impostura antropocentrista, carnelattista, dunque ecocida.
    Affinché la Terra rinasca in tutta la sua bellezza, ed affinché sorga finalmente una civiltà vegana ed ecocentrica, vi deve essere un grosso shock che faccia da apripista ad enormi sofferenze... perché dalla sofferenza nascono grandi cose e grandi uomini. È il catalizzatore per antonomasia.

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    1. Conosci già il mio pensiero: la specie umana è destinata a sparire, in quanto inadatta a vivere secondo le regole della natura.

      Che poi, dalle ceneri rinasca la Fenice di una società equa e vegana, è purtroppo solo un pio desiderio.

      Ma va bene così. Le utopie hanno tutta la mia simpatia.

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    2. Concordo. L'uomo non vive in sintonia con le regole della natura e dell'habitat terrestre. Forse ha ragione Mauro Biglino quando dice che noi siamo una specie avulsa o aliena inadatta al contesto dove vive. Come mettere una coppia di piranhas in una vasca di pesci rossi.

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  2. Wv non ci sperare. Non rinuncerano MAI a mangiare Esserini Assassinati.
    Oggi hanno tirato fuori la cavolata che i Vecchietti notoriamente bevitori di latte Altrui perché traviati da una vita di fandonie pseudoscientifiche, escao 4 volte da casa er andare al supermercato ed acquistare latte. Manco una testa di cavolo arriverebbe a tanto. Per fare che? Stare nella più pazza di loro folla? Che se anche provvista di mascheria che fa venire la tosse
    devi stare a 3 metri di distanza spalle a faccia. Allora o distanza o mascherina, ma tutte e tre che vor dì? E' ossessione.

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