Testo di Fabrizio Belloni
Non
ci sono santi. La saggezza degli Antichi non si smentisce mai, e il titolo ne è
un’ennesima riprova.
Dunque.
L’Europa
è nata, tanti anni fa. La vidi nascere: mio padre era uno dei funzionari della
CCIAA di Milano che si dannò l’anima per costruire regolamenti, smussare
angoli, aggregare consensi dei primi sei Stati che fondarono il sogno Europeo. Poi
l’Europa si è allargata, è cresciuta ed è diventata grande. Meglio dire,
grossa. Ma
non le fecero, per motivi politici e finanziari, cari ai “poteri forti”, le “vaccinazioni”
che si fanno a tutti i bambini che crescono. Così è cresciuta male, storta,
gobba, intrisa di valori fasulli, che tanto sono distanti dalle speranze di
partenza. E’ diventata una baldracca sfiorita, asservita alle cento “famiglie”
che contano, nelle mani delle criminali banche d’affari d’oltre Atlantico,
pressoché tutte semite. In più c’è il cancro della city di Londra, mezza dentro
all’Europa quando le conviene, mezzo fuori, idem. E’ il gancio col quale gli
yankee, asserviti alla Federal Riserve, alla Goldman Sachs, alla Stanley
Morgan, alla sconosciuta e
terribile banca Boen, la banca della regina Elisabetta, di cui è proibito
parlarne anche nel Parlamento inglese, per darvi un’idea, è il gancio, dicevo,
col quale i “poteri forti” della quinta strada tengono per il collo l’economia
europea, legata agli States.
Naturalmente
molte parti politiche, in vari Paesi della vecchia, cara Europa, hanno
cominciato a interpretare il malcontento che, dapprima inconsciamente, con lo
stomaco ed il fegato, poi sempre più consapevolmente, la Gente d’Europa sentiva
nascere dentro di sé. Non c’è
peggior odio di un amore tradito. Non c’è peggior rabbia di una speranza violentata
e delusa. L’Europa che cresceva senza le “vaccinazioni” contro il consumismo
avido, vuoto, straccione, sterile e usuraio non era quello che i Popoli
chiedevano e speravano. Non questa Europa di banchieri usurai e finanziarie
criminali.
Ungheria,
Catalogna, Scozia, Danimarca, Grecia, Belgio, gran parte della Germania, ed ora, fortemente la Francia,
hanno visto crescere in modo imprevisto e terrorizzante per i “poteri forti”, i
cosiddetti euroscettici, cioè gente che di questa Europa non ne vuole sapere.
Ed
in Italia? Come sempre non siamo così seri come altri Paesi. Però anche da noi
varie parti politiche si stanno muovendo in tal senso: le prossime elezioni
europee saranno molto interessanti, con buona pace dell’ex fascista, ex filo
nazista, ex migliorista comunista, che siede sul Colle. Buono per tutte le
stagioni, in ogni occasione appropriata o no, tira fuori la storiella dell’Europa
che salva il futuro. Questa Europa? Ma per favore! Si ricordi, il Signor Giorgio, Presidente Napolitano che “vox
populi, vox dei”. Il che è vero ed anche più democratico dei patti europei
firmati, obbedienti ai “poteri forti”, senza consultare il Popolo. Ma i nodi
stanno arrivando al pettine.
Europa,
erwache!
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