C’era
una volta una piccola cittadina inglese, Todmorten, dove tutto quello che
cresceva – broccoli, mele, ribes, patate – poteva essere raccolto e mangiato.
Gratuitamente. Sembra quasi una favola per bambini, e invece è cronaca: la
cronaca favolosa del Paese Commestibile. Todmorten è una piccola cittadina di
15mila abitanti a nord di Manchester, protagonista da qualche anno di una
rivoluzione gentile e generosa, che promuove la produzione e il consumo di cibo
locale, conosciuta con il nome di “Incredible edible”. Nata a febbraio del
2008, l’iniziativa è fiorita rigogliosa, ispirando decine e decine di altri
centri, dalla Francia a Cuba, da Hong Kong fino all’Australia (in Italia
registriamo germogli del progetto a San Bonifacio, nel Veronese). E solo l’anno
scorso ha attirato mille curiosi visitatori da ogni angolo del mondo, accorsi ad
ammirare lo straordinario potere dei piccoli gesti.
Tutto
cominciò dall’orto di Pam, diventato un giorno oggetto di furti. Invece di
alzare il muro di recinzione, lei lo abbassò, piantò ortaggi e accanto a loro
un cartello con la scritta “Servitevi”. «C’erano annunci che invitavano le
persone a prendersi qualcosa dall’orto, ma ci sono voluti mesi alla gente per
capire che ciò era davvero possibile», ricorda Pam, all’anagrafe Pamela
Warhurst, ambientalista, attivista e fondatrice del movimento “Incredible
edible” (vedi foto). Insieme a lei Mary Clear, Estelle e tante altre persone appassionate
che da allora lavorano quotidianamente per coltivare piante e relazioni,
coinvolgendo negozi, scuole, contadini e l’intera comunità. «Il nostro sogno è
quello di diventare la prima cittadina autosufficiente dal punto di vista
alimentare».
Il cibo è servito: fagioli, piselli, erbe aromatiche crescono un po’ ovunque nelle aiuole e nei giardini del paese, persino davanti alla stazione di polizia, all’ospedale e nel giardino del cimitero. «Gli obiettivi del movimento sono quelli di fornire l’accesso al cibo locale per tutti, attraverso il lavoro comune, la diffusione di conoscenze e competenze e il sostegno alle imprese del territorio», dichiarano. Già, perché le ricadute sull’economia locale di questa piccola rivoluzione dal pollice verde hanno anche loro dell’incredibile. I negozi hanno incrementato le loro vendite, puntando soprattutto sul cibo a filiera corta, sono nati una Incredible Farm, una fattoria dove i giovani imparano a diventare imprenditori alimentari, un centro educativo con l’attivazione di un nuovo diploma dedicato allo studio dell’ambiente e del territorio, eventi e corsi di cucina, di panificazione e giardinaggio per tutti. L’eco mediatica che ne stanno ottenendo ha mosso anche il Principe Carlo, loro regale fan, andato in visita a Todmorten nel 2009. Se state già pianificando una trasferta anche voi, ricordate di scrivere alla gentile Estelle, che vi prenoterà lusingata un tour del centro, con presentazione e pranzo nel favoloso Paese Commestibile.
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