Diciannove
cacciatori del Kurdistan iraniano hanno giurato di porre fine all’uccisione di
animali rompendo i fucili e dando fuoco alle loro trappole in pubblico. Sperano
che molti si uniranno a loro nello sforzo di preservare la fragile fauna
selvatica dell'Iran minacciata dalle devastazioni provocate da un eccesso di
caccia. I
cacciatori stanno rispondendo a un appello fatto un mese fa da un gruppo
ambientalista, il Chya, nel Kurdistan iraniano, una regione che ospita molte
specie in via di estinzione.
Il
mese scorso, il ministero dell'ambiente iraniano ha pubblicato un rapporto nel
quale avverte che il 74% delle specie del Paese sono state poste nella lista
rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Queste
includono il ghepardo asiatico, il cervo giallo iraniano, e l'onagro, per
citare solo alcuni dei mammiferi più noti, ma comprende anche molti anfibi,
rettili, uccelli e pesci. Gli ambientalisti temono che queste specie
scompariranno, come il leone asiatico una volta presente sulla bandiera del
Paese e completamente scomparso dall'Iran diversi decenni fa.
Questo
è un segnale di speranza che dà la forza al movimento internazionale per
continuare la battaglia per la protezione degli animali prima che si arrivi
alla loro completa estinzione.
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