lunedì 24 marzo 2014

Un esempio che ci viene dal Terzo Mondo

 

Diciannove cacciatori del Kurdistan iraniano hanno giurato di porre fine all’uccisione di animali rompendo i fucili e dando fuoco alle loro trappole in pubblico. Sperano che molti si uniranno a loro nello sforzo di preservare la fragile fauna selvatica dell'Iran minacciata dalle devastazioni provocate da un eccesso di caccia. I cacciatori stanno rispondendo a un appello fatto un mese fa da un gruppo ambientalista, il Chya, nel Kurdistan iraniano, una regione che ospita molte specie in via di estinzione. 

 
Il mese scorso, il ministero dell'ambiente iraniano ha pubblicato un rapporto nel quale avverte che il 74% delle specie del Paese sono state poste nella lista rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Queste includono il ghepardo asiatico, il cervo giallo iraniano, e l'onagro, per citare solo alcuni dei mammiferi più noti, ma comprende anche molti anfibi, rettili, uccelli e pesci. Gli ambientalisti temono che queste specie scompariranno, come il leone asiatico una volta presente sulla bandiera del Paese e completamente scomparso dall'Iran diversi decenni fa.

Questo è un segnale di speranza che dà la forza al movimento internazionale per continuare la battaglia per la protezione degli animali prima che si arrivi alla loro completa estinzione.

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