domenica 6 luglio 2014

Africa chiama, Europa risponde


Per telefono Francesco mi aveva detto che la sua nuova ragazza si chiamava Tati, ma arrivata in camera prima delle sette di domenica 6 luglio, quando ancora io e Tina eravamo a letto, ho scoperto che il suo nome è Elena e ha 26 anni (Francesco ne ha 57). Si era fatta un lungo viaggio in taxi-brousse da Tamatave per venire ad Antananarivo a ritirare il pacco di 12 chili di Francesco, che ho portato in Madagascar dall’Italia. Per fortuna, all’aeroporto internazionale di Ivato la notte prima non me l’hanno fatto aprire, perché mi sarebbe scocciato consegnarlo aperto a Tati/Elena. So cosa contiene perché Francesco me lo ha detto e anzi lui si aspettava che lo aprissi per sistemarne gli oggetti in un’unica valigia, ma io ho preferito allestire una valigia apposita. 

 
E’ stato dopo che Elena se n’è andata – doveva prendere il taxi-brousse per tornare a Tamatave – che Tina mi ha spiegato l’equivoco del nome: in realtà, “Tantin” in malgascio significa “zia”, viene dal francese “tante” e qualunque donna può essere chiamata così, anche se nel caso di Elena si tratta di una zia molto giovane, longilinea e avvenente. Abbiamo così capito che a Francesco piacciono le ragazze alte, perché anche Pascaline, che gli ha dato una figlia, è alta. La bambina si chiama Natalie, perché Pascaline, essendo che il padre vive in Italie, ha pensato che Nata(Ita)lie sia piuttosto appropriato. La bambina è brava a scuola e questo rappresenta l’orgoglio di suo padre che, pur vivendo a 11.000 Km di distanza, non vuole farle mancare niente, nel limite del possibile. Natalie cresce senza suo padre, ma del resto anche a me è capitata la stessa cosa, con Orsetta che è cresciuta senza di me pur abitando a Trieste, cioè nella mia regione e non in un altro continente.
Il pacco contiene un computer, un paio di macchine fotografiche digitali e altre cose. Poi ci penserà Francesco, per telefono, a dire cosa deve andare a Natalie, cosa deve andare a Pascaline e cosa può tenersi Elena. Le due donne si conoscono, forse c’è un po’ di ostilità tra la precedente e la successiva, ma immagino che Francesco si sia fidato più della seconda che della prima, la quale avrebbe potuto fare di testa sua per qualche sentimento di rivalsa verso il vazaha da cui si è separata. Io comunque, fatte queste ipotesi, mi fermo qui, perché il proverbio dice: “Tra mogli e marito non mettere il dito”.
L’importante che i doni siano arrivati. Francesco, con il suo modo originale di esprimersi tipico della bassa lombarda, mi ha espresso la sua riconoscenza per il servizio fattogli dicendo che mi potrebbe far conoscere un transessuale con un organo genitale lungo 25 cm. Non avevo mai sentito questa colorita espressione. Ovviamente lui scherzava e io gli ho risposto che il servizio glielo faccio volentieri ma che non apprezzerei servizi di quel genere.
E’ ordinaria amministrazione. 

A Tina, (qui in foto) ‘sto giro, ho portato una collana di finte perle, qualche reggiseno da mare, i suoi vecchi stivali consunti, che saranno regalati a qualche barbona, un cellulare nuovo completo di caricabatteria e uno usato, senza, il collirio per i suoi occhi sempre arrossati, uno specchietto da viaggio, due bambole di pezza che daremo a qualche bambina a sua scelta, un pallone da calcio che regaleremo a qualche ragazzino a sua scelta, tutta roba raffazzonata regalatami o trovata nei mercatini delle pulci, che sono il mio abituale ambiente di lavoro. Non mi sono svenato per procurare questa merce, ma è il pensiero che conta e io so che a Tina fa piacere ricevere doni (andiamo avanti così dal 2007) e a me piace farne. Lo facevo fin da bambino. Chiedete a mia madre se non ci credete. Francesco invece, in confronto a me è un signore: tutta roba nuova e costosa, per la felicità di sua figlia principalmente. Io spero di meritarmi lo stesso il paradiso. Il paradiso delle pulci.



7 commenti:

  1. oggi a Cervignano ti han fregato il posto !

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  2. poi mi han raccontato che sarai alla QUIETE di Udine tre volte
    la settimana a raccontar barzellette in camice bianco ..............

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  3. poi mi han detto che probabilmente resterai LA' perche' non c'e
    estradizione.......

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  4. saluta la Tina furbastra ......... faro' i conti con Lei...

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  5. vedi se trovi un opale arcobaleno ......

    e portami una 90x60x90 27 years .............

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  6. SI VEDE CHE HAI MOLTO DA FARE LI'..............

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  7. Bepy, ho trovato una cosa che ti farà andare in brodo di giuggiole, ma non ti dico cos'e' per non sciuparti la sorpresa.
    Pazienta.

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