domenica 6 luglio 2014

Vivere on the road in Madagascar


Quando la suora si presentò a sua madre, Pota aveva quattro anni. Era nata su un marciapiede e aveva conosciuto il sapone poche volte nella sua vita. La incontrai nel cortiletto di casa dello zio di Tina, monsieur Jean Charles, un devoto cattolico di Antananarivo che prende sul serio i precetti evangelici e lascia che una famiglia di barboni stazioni, dorma e cucini nel suo cortile. La madre della bambina preferisce le scalinate, e rimane all’esterno, dove può chiedere l’elemosina ai passanti, ma la piccola Pota, all’epoca in cui la incontrai, giocava sempre con Jacqui, di poco più grande di lei. Li vediamo qui insieme in foto. 

 
Un giorno si presentò la suora e offrì alla barbona l’opportunità di far crescere Pota in un orfanotrofio, con pasti regolari, con lezioni scolastiche e tanti altri bambini con cui giocare. La donna acconsentì, così, senza nulla di scritto. Ma poi, immancabili, vennero i rimorsi: il cuore di mamma è fatto così. La donna voleva la bambina indietro ma ormai era troppo tardi. Esito scontato. Le autorità religiose furono irremovibili. Sul piano pratico, per la piccola Pota è sicuramente un vantaggio. Sua madre sprofonderà sempre più nella convinzione di essere spazzatura umana, immergendosi ogni volta possibile nell’oblio alcolico, e la Chiesa cattolica avrà un fedele in più, tirato su da piccolo, che magari, giovinetta, deciderà d’intraprendere la carriera ecclesiastica, per quel tanto di carriera che alle donne viene concessa. Gli altri barboni  della scalinata continuano ad arrangiarsi come possono, dormendo sui cartoni, accoppiandosi dietro ripari di fortuna, espletando i bisogni fisiologici dove capita e mettendo ad asciugare i panni sugli scalini stessi, perché bisogna sfatare il pregiudizio secondo cui i barboni sono sporchi. In realtà, grazie all’acqua corrente del cortile di Jean Charles, i loro vestiti sono pulitissimi. In un contesto agreste, li avrebbero messi ad asciugare sui cespugli. In città vanno bene anche le scalinate. 

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