Che
poi, riallacciandomi al discorso di prima, non è vero che io sia tirchio
e sparagnino, perché di doni ne sto facendo da anni a Tina e alla sua famiglia.
L’elenco sarebbe lunghissimo e non lo voglio fare qui. Citerò solo il sacco di
fagioli secchi che domenica 6 luglio, dopo che Elena se n’era andata, abbiamo
portato a suo zio Jean Charles, comprati con i miei soldi ovviamente. Nulla da
obiettare da parte mia. Purtroppo, nel cortiletto della sua casa abbiamo
trovato una cagna con otto cuccioli. Mentre la fotografavo mi ringhiava,
giustamente. Ho chiesto a Jean Charles se manderà qualcuno a venderli, ma mi ha
risposto, attraverso Tina traduttrice, che li regaleranno ad amici e
conoscenti, come se non ci fossero già abbastanza cani in circolazione e di
amici e conoscenti ce ne fossero una moltitudine, desiderosi di accogliere
cani. E’ un annoso problema, che abbiamo anche in Italia e negli altri paesi
del Terzo Mondo. C’è da farsi venire la disperazione solo a pensarci.
Tanto
per cambiare, usciti dalla casa buia di Jean Charles, siamo andati a fare un
po’ di spesa al Shoprite, il più famoso supermercato di Antananarivo. Fuori
stazionano i venditori di cani, non è la prima volta che li trovo, ma stavolta,
mandata Tina a chiedere i prezzi (60.000 ariary che con il cambio a 3.200
ariary per un euro fanno 18 euro) ho scoperto che uno dei cagnetti, il bianco,
aveva le orecchie tagliate. Tina dice che le tagliano per farlo diventare
cattivo e quindi un buon cane da guardia. Logica da primitivi. Mie rimostranze
in francese: “C’est contre la lois”. Non so se hanno capito. Ma anche in
malgascio: “Tsimalalafomba” (selvaggio). Quello sì l’hanno capito e infatti
Tina, allontanandoci, mi ha detto che non devo dire così. Figuriamoci! Lo dico
in Italia e lo dico anche all’estero. Loro possono tagliare le orecchie a un
cucciolo, senza anestesia, e io non posso dire che è una cosa da selvaggi?
Qualcosa non mi torna.
A me fanno pena solo i poveri cani, su tutto il resto passerei con una ruspa.
RispondiEliminaevidentemente a te manca un equilibrio spirituale...
EliminaPuò essere, magari anche qualcosa d'altro, tuttavia sono luoghi belli per la natura ma resi abbruttiti dalla gente, incapace di essersi evoluta, legata ad una cultura arcaica fatta di stregoni , gente che non evolverà mai.
RispondiEliminaPer evoluzione cosa intendi ? la nostra occidentale ?
EliminaIntendo evoluzione della coscienza. Non certo intendo per progresso avere l'I pod o il pc. Quelli sono strumenti, che possono essere utili o no, e anche qua dipende da che evoluzione si ha. Gente che vive ancora credendo di scacciare le disgrazie sacrificando animali ai loro dèi, e vivendo squallidamente come fanno, sono gente che non merita la mia pietà. Come non la merita del resto nemmeno gente nostrana che vive allevando pecore o maiali per poi scannarli.
RispondiEliminaSono d'accordo con Anonimo. Tutti i malgasci hanno il cellulare e molti anche l'I-Phod e la tivù al plasma.
RispondiEliminaMa la loro mentalità è rimasta primitiva.
Credo che sia così in tutto il mondo.