Testo di Francesco Spizzirri (in foto)
Non
amo particolarmente gli Stati Uniti: non amo le loro carceri, la mancanza di un
sistema pensionistico pubblico valido, la mancanza di un'assistenza pubblica e
medica demandata a donazioni private. Penso che molte parti della provincia
siano simili al terzo mondo con in più il confronto con la ricchezza molto
vicina ma inafferrabile, come ho visto in Louisiana. Tolto questo sto
diventando troppo vecchio per giudicare ed odiare. Accetto tutto e non mi pongo
il problema di cambiare qualcosa, tanto la vita va al contrario di come deve
andare e il progresso forsennato guidato da internet, la locomotiva che si
schianterà con tutti i vagoni, porterà ad un'era futura di sofferenza sia
fisica che psicologica, dove la tranquillità interiore sarà un ricordo come il
Buondì che compravamo prima di andare a scuola. Ho viaggiato prima di internet (e prima dell'invasione dei prodotti cinesi, che hanno viaggiato insieme a
internet) e dopo internet. Quello che vedevo prima era la tranquillità, quello
che ho visto dopo è la confusione e l'incapacità delle persone di seguire
una linea nella loro vita.
Comunque posso dire che gli Stati Uniti non hanno
mai avuto interessi e influenza in Madagascar, ma hanno portato un grande
aiuto disinteressato. Oltre al Principato di Monaco di cui non si parla mai,
che ha realizzato, senza farsi nessuna pubblicità, molti pozzi per l'acqua
nelle parti più sperdute della brousse. Prima sono arrivati i preservativi,
dono del Governo Americano al costo di 1000 franchi l'uno, circa 200 lire, adesso
1/15esimo di euro, che forse hanno salvato il Madagascar dall'AIDS. Una volta
1000 franchi erano soldi, era il costo di una baguette e la mancia era di 2000
fmg, adesso sono niente, insieme è arrivata la pillola anticoncezionale sempre
a 1000 franchi.
Per i costumi sessuali molto liberi dei malgasci che nel
profondo non hanno tradito la loro anima animista, nonostante apparentemente
siano molto cattolici, è stato molto.
Voglio ricordare quello che mi disse, una
delle prime volte che sono andato in Madagascar, un italiano espatriato per
motivi poco chiari, innominabile, se si vuole tornare tranquillamente, che
conosce bene anche Roberto, e che si diceva non potesse ritornare
in Italia: "In Madagascar non esistono i casini perché fallirebbero".
In effetti non esistono protettori, le ragazze sono libere di prostituirsi come
e quando vogliono e non sono discriminate rispetto alle altre persone.
Io penso
che la povertà del Madagascar sia dovuta anche a questo, accettano tutto
quello che succede, nel bene e nel male, come se fosse la normalità. Ricordo
che durante la guerra del gennaio 2008 a Tamatave c'era il coprifuoco, così le
prostitute sono andate dalla polizia dicendo che non potevano lavorare e la
polizia ha tolto il coprifuoco. Però a qualcuno i soldi, alcune prostitute,
li danno, e questi sono i Jombilo. Non so se esistono ancora, ma sono
cose tra malgasci in cui i Vazaha non possono entrare. Ne parlerò un altra
volta.
Ritornando
agli Stati Uniti, da circa tre anni ci sono i medicamenti di Bill Gates,
il test per la malaria, il test per il diabete a 2000 ariary, i vecchi 10.000
franchi, circa 1 kilo e mezzo di riso (una volta tutto era rapportato al prezzo
di un chilo di riso) e la cura, veramente efficace, contro la malaria a 10.000
ariary, i vecchi 50.000 franchi (circa 3,3 euro). Quando mi è capitato io li ho
pagati ma per i malgasci possono essere gratuiti. La scomparsa della malaria non
può essere fatta con il risanamento delle zone paludose, perchè le
zanzare che la portano le trovi ad Antananarivo con 8 gradi di temperatura, come a
St Marie, sulle spiagge bellissime, una volta, di Ile aux Nates e a Nosy
be.
In più esistono 6 forme di malaria, la più pericolosa è quella falcipera,
la malaria cerebrale che uccide in breve tempo ed era endemica proprio
dell'isola di St. Marie e che si sta estendendo a tutto il Madagascar. Adesso si
cura come un'influenza. Ringraziamo Bill Gates, gli americani e non chiediamo
altro. Una volta di malaria si moriva e la paura delle madri era che si
ammalassero i bambini prima dei cinque anni, perché al di sotto di questa età
non avevano scampo. Adesso i pericoli reali sono la Dengue e la Chikungunya ben
più pericolose della malaria, che arrivano ciclicamente e provocano morti anche
alla Reunion dove gli ospedali sono a livello europeo. In più, mentre le
ricadute della malaria non si aggravano, le seconde infezioni di Dengue e Chikungunya
sono devastanti.
Ricordo
l'unica volta che ho visto triste il mio grande amico Marcello, (Marcello, quanto
mi manchi!), era ritornato in Madagascar dopo tre mesi e la sua amica era
morta di malaria a Majunga. E' successa anche a me, con una mia amica da dieci
anni, una cosa simile. Si chiamava Solange. Di Marcello e Solange parlerò
un'altra volta.
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