giovedì 24 luglio 2014

Profilassi sociale preventiva

 

Impossibile non soffermarsi sulla situazione sociale in Madagascar quando vediamo quanto sia diffusa la mancanza di sicurezza. Impossibile non pensare che gli attuali leaders politici sono arrivati ​​al loro posto grazie a un sacrificio enorme da parte dei cittadini malgasci e nonostante siano stati eletti dopo aver promesso di risolvere la criminalità, continuano a causare, direttamente o indirettamente, la morte di molta gente. 


  Più di cento persone sono state giustiziate senza alcuna forma di processo, nel profondo sud. Questi individui, indicati come Dahalo, sono stati linciati dalla folla. Alcuni di loro sono stati catturati durante un conflitto a fuoco ed altri solo perché erano in possesso di armi da fuoco, ma ciò non significa che fossero malviventi. Così, il sistema di autodifesa delle comunità rurali, avviato dal governo per ripristinare la sicurezza attraverso l’applicazione di leggi severe, ha dimostrato la sua efficacia. A causa della loro incompetenza, i poliziotti preferiscono uccidere i civili e lasciare che le persone si facciano giustizia da se stessi. Nonostante il fatto che nessuna perdita sia stata registrata a Fokonolona durante le recenti campagne di caccia ai banditi, nessuna persona che detenga armi tradizionali è immune dalla possibilità di incontrare la morte per mano della polizia o di altri civili organizzati come giustizieri.

Dahalo o no, queste 129 persone linciate dalla folla hanno familiari e amici e qualsiasi persona che conosca la mentalità del Sud non può mancare di esprimere preoccupazione per il rischio di vendetta. La perpetuazione di questa insensata e feroce lotta tra ladri di bestiame e vittime dei furti, spinge il sud del Madagascar sempre un po' più vicino alla guerra civile. Tuttavia, il Ministero delle Forze Armate intende rafforzare il sistema di autodifesa dei villaggi e si dichiara orgoglioso del successo di questo metodo.

Governare è prevedere. Tuttavia, data l'incapacità del regime di governare e prevedere, si presume che le autorità reagiranno duramente quando la situazione diventerà incontrollabile. Oltre ai morti del 26 gennaio e del 7 febbraio 2009, il regime di Rajoelina, ora sostituito da monsieur Hery, continua ad accumulare morti sul suo conto, poiché la sua responsabilità continua ad essere sia diretta, che indiretta.

[ringrazio Francesco Spizzirri per la segnalazione]

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