giovedì 3 luglio 2014

Picchiati per un canovaccio

 

Una vera e propria caccia all'uomo quella scatenata ieri pomeriggio dalle milizie squadriste della Comunità Ebraica Romana contro attivisti di sinistra, giovani palestinesi o semplici cittadini romani che non erano d'accordo coi loro metodi. Decine le persone sistematicamente aggredite dalle squadracce giudee. Oltre 7 persone sono state mandate all'ospedale nell'indifferenza di forze dell'ordine, mondo politico e mass media. Diversi feriti hanno avuto pure paura di recarsi al Pronto Soccorso.


I sionisti fermavano tutti coloro che portassero una kefiah al collo o avessero tatuaggi e capi di vestiario di estrema sinistra e davano il via al pestaggio, in gruppi organizzati di 12/15 persone. Agli aggrediti venivano sequestrati i documenti con la minaccia: "Siamo del ghetto, sappiamo dove abitate".
La situazione è molto grave e gli atti squadristi da parte del sionistume romano avvengono ormai da diverso tempo, nell'assoluta impunità per non dire con la "strana" copertura da parte dei vertici delle forze dell'ordine e del potere politico e giudiziario.
Oltre che nella passività e nell'inerzia più indecorosa da parte del Movimento romano, che nonostante i ripetuti pestaggi di studenti e compagni che passavano nella zona del ghetto e nonostante l'incredibile provocazione squadrista attuata addirittura al Corteo del 25 Aprile non hanno finora ritenuto opportuno fornire alcun tipo di risposta.
La zona del ghetto ebraico, da cui partono i raid dei picchiatori in kippah, è ormai zona franca, un pezzo extragiudiziale di Israele in territorio italiano, che risponde a regole e leggi proprie, nel quale la polizia non entra ma in cui agiscono milizie ebraiche come la famigerata LED, i cui componenti vanno varie volte all'anno ad addestrarsi in Israele.
E' inaccettabile e quasi surreale che i compagni e i cittadini romani debbano avere paura a indossare una kefiah o a girare per le strade della loro stessa città.
Occorre dare una risposta forte ed efficace al più presto.
E' inutile riempirsi la bocca di "antifascismo militante" e poi ignorare il peggiore fascismo, quello sionista, quando te lo ritrovi davanti.

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