venerdì 4 luglio 2014

La favola atroce e moderna del lupo e dell'agnello


Testo di Fabrizio Belloni

 In questi giorni i media sono stracolmi di articoli, foto, commenti sulla atroce vicenda dei tre allievi di scuole rabbiniche, assassinati. Con dovizia di particolari, di indagini “storiche” sulla loro vita, sui loro studi, sulle loro passioni giovanili, sulla loro attività scolastica e ludica.
Da giorni i media sono pieni, strapieni, ridondanti. E questo mi ha fatto scattare un allarme nella zucca.


Prima considerazione. I tre ragazzi sono stati assassinati ad Hebron. Ma Hebron non è in Israele. E’ in Cisgiordania. E che ci facevano lì gli ebrei? Erano, vivevano, studiavano in uno degli insediamenti di coloni, rispondono i filo israeliani. Cioè, fuori dai denti, erano in territori non loro, in territori occupati. E qui il discorso si ingarbuglia subito. Gli ebrei dichiarano che quei territori che loro hanno occupato manu militari sono sedi di antichi insediamenti di una o di un’altra delle dodici tribù, luoghi di rilevanza religiosa o storica. Se questo principio fosse valido, io rivoglio subito tutta l’estensione dell’Impero Romano. Che durò secoli e secoli. Lo rivoglio tutto e subito.

Seconda considerazione. All’atto della controversa creazione dello stato di Israele, furono espulsi da quelle terre sei milioni e mezzo di Arabi Palestinesi. Oggi quegli Arabi Palestinesi chiedono di tornare sulle terre che hanno abitato per millenni. Assolutamente no, replicano gli ebrei, consci dell’inferiorità del numero che li porterebbe ad essere minoranza in Israele. E’ una ….. “curiosa” interpretazione del concetto dei diritti umani (i cui trattati per altro Israele non ha mai ratificato). 

Terza considerazione. Le rappresaglie che puntualmente Israele perpetra sulle popolazioni di Gaza o della Cisgiordania sembrano un film dell’orrore. Bambini bruciati da proiettili al fosforo, che continua a bruciare dentro il corpo della persona colpita. Distruzione di casa, di fognature, di condotti idrici, uccisione indiscriminata della popolazione civile….. Piccoli di otto, dieci, dodici anni colpiti ed uccisi deliberatamente, con scientifico disprezzo  e con l’arroganza di chi si sente razzialmente superiore….
A parti invertite assisteremmo ad una campagna mediatica mondiale senza precedenti. Ma i  media mondiali, in grandissima maggioranza nelle mani, o vicine alle posizioni giudee, non fanno parola di queste atrocità. E per rispetto non cito altri e più terribili accadimenti. Le guerre nei Balcani sembrano bagattelle, al confronto.

Quarta considerazione. La domanda è: perché due pesi e due misure? Perché per i media ci sono vittime di serie A e vittime di serie B? Perché ci sono due diversi atteggiamenti nei confronti di ebrei e di Palestinesi? I giornalisti che si prestano ai voleri dell’editore, non provano vergogna a tacitare la coscienza? Capisco che lo stipendio ……. ma a tutto c’è un limite di dignità. 

Quinta considerazione. non posso esplicitarla perché l’esposizione potrebbe incriminarmi. Però ne sono sempre più convinto e ne ho sempre più riprove. Ognuno la pensi come vuole. E credo sia chiara a tutti.

4 commenti:

  1. Non sono antisemita ma gli ebrei sono sempre povere vittime?
    La terra promessa, e chi ci dice che sia loro per antonomasia?
    Chiunque può dire questa terra è mia, ci abitava mio padre, prima di lui mio nonno e andando indietro il bis-bis- bis- bis progenitore risalendo all'epoca della pietra....buona notte!
    Lo stesso ragionamento funziona nelle aree rurali, dove un terreno che tu acquisti regolarmente, quindi è tuo, è ancora di qualcun altro perché ci passava il suo nonnetto, e prima d lui il nonno del nonno......
    Ma forse a qualcuno è permesso, tornando alla materia di dibattimento del post, tutto, purché a crepare siano i non israeliani....due pesi due misure, sotto gli occhi di tutti, ma poveri israeliani, loro hanno sempre ragione.

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    1. Dipende da cosa prevale all'inizio, se l'ostilità o la curiosità/amicizia.

      Nella mia terra, il Friuli, sono passati tutti tranne gli aborigeni australiani.

      All'inizio ci poteva essere qualche rimostranza da parte degli occupati, ma se i comandanti invasori erano intelligenti, come si dice siano stati gli antichi romani, si cercava la collaborazione con gli indigeni.

      Questo spiega perché in piazza a Cividale ci sia la statua di Giulio Cesare: i suoi occuparono militarmente "Forum Julii" ma scesero a patti con i celti.

      Poi ci fu un rimescolamento di geni che ha prodotto gli attuali friulani.

      Gli ebrei e i palestinesi, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, sono partiti con il piede sbagliato.

      E continuano, oggi, a pagarne le conseguenze.

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  2. Gentili LETTORI/LETTRICI,

    le riflessioni scritte dell' AUTORE penso siano di una tale RAZIONALITA' & BUON SENSO che difficilmente possano ESSERE contestate;

    il PIANETA AZZURRO(=TERRA) è di fatto un BENE COMUNE a TUTTI gli ESSERI VIVENTI SENZIENTI nessuno escluso,

    pertanto i "confini" SONO una mera INVENZIONE antinaturale & antistorica la negazione dell' INTELLIGENZA & EVOLUZIONE,

    SONO quindi uno STRUMENTO "artificiale" per giustificare ogni sorta di sopraffazione & conflitto(=guerra) degli "antichi" CLAN !!!

    NAMASTE'
    SDEI

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    1. Ciao Sergio! Ogni tanto ti fai sentire. :-)

      Dici bene: i confini, come i passaporti, sono un'invenzione antinaturale, ma io senza passaporto non posso prendere l'aereo per il Madagascar.

      Tu mi dirai: "E allora vacci a piedi!".

      Giusto! Come darti torto?

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