Fonte: Progresso etico vegano
In Umbria, la caccia di selezione
a daini, caprioli, cervi e mufloni potrà essere effettuata anche con l'arco. È
quanto prevede la modifica al regolamento regionale per la gestione
faunistico-venatoria dei cervidi e bovidi approvata dalla Giunta regionale, su
proposta dell'assessore alla Caccia Fernanda Cecchini.
"L'uso dell'arco,
che è consentito dalla legge nazionale sulla caccia – ricorda l'assessore – è
sempre più diffuso come mezzo per l'esercizio dell'attività venatoria. Questa
tecnica "primitiva" si va riscoprendo anche nel nostro territorio, con un
numero crescente di appassionati; abbiamo, pertanto, accolto la richiesta
avanzata dalle associazioni venatorie in sede di Consulta faunistico-venatoria,
integrando il regolamento del 1999 che prevede l'uso esclusivo delle armi con
canna rigata nella caccia di selezione agli ungulati".
"Si ampliano le
modalità del prelievo selettivo, ma – sottolinea l'assessore Cecchini – resta
fermo e imprescindibile l'obiettivo prioritario della corretta gestione del
patrimonio di cervidi e bovidi esistente, bene di tutta la collettività, per
garantire la tutela e l'incremento di queste specie in misura sostenibile dal
territorio".
Nel regolamento vengono introdotte le specifiche tecniche
degli archi utilizzabili dai cacciatori di selezione e le condizioni per il
loro impiego". I selettori, muniti di apposito attestato, debitamente
formati e iscritti negli elenchi provinciali – rileva l'assessore – dovranno
presentare una certificazione sottoscritta da un istruttore della Federazione
Italiana Arcieri di tiro in campagna (Fiarc) o della Federazione Italiana Tiro
con l'Arco (Fitarco) che attesti una prova di tiro da una distanza non
inferiore a 30 metri per l'arco compound e 20 metri per l'arco tradizionale.
Deve infatti essere assicurata l'efficacia immediata del gesto venatorio,
affinché gli animali non siano vittime di inutili atrocità".
Durante la
caccia di selezione, inoltre, non potranno essere portati con sé
contemporaneamente l'arma da fuoco e l'arco.
La proposta di modifica al
regolamento verrà ora trasmessa alla competente Commissione consiliare
regionale per l'acquisizione del parere obbligatorio e non vincolante, prima dell'approvazione
definitiva da parte della Giunta regionale.
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