Testo di Giancarlo
Flavi
La
vendetta del Cinghiale. Il cacciatore gli spara, lo ferisce e l’animale lo
addenta ad un gluteo e lo costringe ad andare all’ospedale di Alatri, dove
hanno dovuto curalo con ben 10 punti per chiudere la ferita. Lo
strano episodio è accaduto, la mattina di sabato 15 novembre, in località San
Biagio in territorio di Piglio, nella stessa zona dove Giovanni Paolo II era
stato a pregare ben 27 volte come raccontato dal segretario di Sua Santità al Sindaco di Piglio di allora,
Cittadini. Un luogo veramente incontaminato dove il Comune ha creato un
percorso religioso facendo installare anche interessanti via Crucis in ferro
battuto.
Ma torniamo alla vendetta del cinghiale.
Erano passate le 9 e 30 di mattina e su quel bellissimo prato tra Piglio
e gli Altipiani di Arcinazzo il cacciatore con il soprannome “Cialone”, di
Piglio, vede un bel cinghiale, gli spara e lo ferisce ma mentre lo va a
raccogliere l’animale si gira e gli morde il deretano. Un morso tremendo con
le zanne che hanno sfondato e
rotto anche i pantaloni. Il cacciatore capisce subito la gravità della ferita
ed è costretto a chiedere aiuto agli altri “colleghi” che erano con lui i quali
non hanno potuto far altro che cercare di tamponare in qualche modo la ferita, per non
fargli perdere ulteriore sangue, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, che ha
trasportato il malcapitato all’Ospedale di Alatri. Qui i medici dopo aver
blocccato il sangue hanno chiuso
anche la ferita al gluteo con 10 punti di satura.
Di
sicuro l’animale si è preso una bella “rivincita” prima di morire ed ha
sicuramente rovinato la festa ai cacciatori che di solito si fa appena ucciso e
cucinato il cinghiale. La notizia si è subito diffusa a Piglio e nel nord della
Ciociaria tra l’incredulità generale ed ha destato enorme scalpore.
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