mercoledì 26 novembre 2014

Quando l’ISIS parlava latino



Il Papa è appena andato a parlare al parlamento europeo, pronunciando la bestemmia che la sua diabolica organizzazione ripete da secoli, cioè che solo l’uomo è degno di considerazione, ma rimarcando anche il programma massonico della distruzione dell’identità europea, ovvero che sia nostro dovere accogliere asiatici e africani. Un dovere, ci viene spiegato dal Santo Padre, di matrice cristiana, dimenticando che le cose dette da un ipotetico Gesù di Nazareth potevano non avere una valenza concreta, ma solo teorica, frutto di buone intenzioni prive di senso pratico. Il quale viceversa c’insegna che buoni steccati fanno buoni vicini. In altre parole, se il vicino se ne sta a casa sua e io a casa mia, possiamo anche fare quattro chiacchiere quando c’incontriamo in giardino e ce ne viene voglia. Da sopra il recinto possiamo scambiarci pomodori, zucchine o uova di cui dovessero essercene in abbondanza. Se invece il vicino s’installa a casa mia e dimostra di volermene scacciare, non va più bene e penso che nemmeno l’ipotetico personaggio conosciuto come Gesù Cristo intendesse e volesse questo. 


D’altra parte, all’epoca in cui quei magri santoni allucinati, pieni di fame e di sporcizia, che poi sarebbero stati accorpati in un’unica persona, vagavano per la Palestina, c’era tanto spazio desertico tutt’attorno e poca popolazione, rispetto ad oggi in cui i fattori si sono nel frattempo invertiti: poca superficie ben antropizzata, poche risorse e molte più bocche da sfamare.

Ciò che mi preme ancora una volta qui evidenziare è che se il Papa bestemmia dicendo che solo l’uomo è meritevole di rispetto, dà per scontato che i non umani non lo siano. E’ vero che ha fatto un accenno anche alla necessità di rispettare l’ambiente ma questo, nella mente di chi ascolta, significa non sporcare il terreno, l’aria e le acque, cioè nell’ordine: non abbandonare immondizia ovunque, cosa alla nostra portata, non immettere fumi in atmosfera, cosa impossibile se vogliamo andare al lavoro in auto e non scaricare liquidi inquinanti nei fiumi o nel mare, cosa che non facciamo direttamente ma che lasciamo fare alle autorità previa depurazione. La frase che ha usato: "questa nostra amata Terra che è la grande risorsa che Dio ci ha dato e che è a nostra disposizione", è di un antropocentrismo così bieco che non vale nemmeno la pena commentare, giacché si commenta da sola. Chi ne capisce un po' di specismo la trova semplicemente vomitevole.

Non è mai capitato, nella storia della Chiesa, che un Papa dicesse di rispettare gli animali e nemmeno stavolta è successo. Il richiamo al rispetto dell’ambiente i Papi lo fanno solo da quando l’ecologia è diventata una moda, dagli inizi degli anni Settanta circa. Non includere gli animali nelle norme di rispetto che il devoto cattolico dovrebbe avere significa ribadire l’autorizzazione della Genesi secondo cui degli animali possiamo fare ciò che più ci aggrada. Se veramente esistesse quel Dio d’amore di cui papi, vescovi e sacerdoti si riempiono la bocca, di sicuro c’è un posto già prenotato all’inferno per tutti loro, per le blasfemie che dicono. Anche se loro non lo sanno, né se lo immaginano.

Troppe cose importanti rimuovono dalle loro coscienze, non ultima il comportamento tenuto nei secoli scorsi dalla Chiesa nei confronti dei dissidenti, che è esattamente ciò che i fanatici dell’ISIS, ex Al Qaeda, stanno facendo in Iraq e Siria, comprendendo nel conto anche i loro emuli in Nigeria e in altre sparse località sotto il dominio di Allah. Nella foto qui sopra si vede un giovanissimo Osama Bin Laden che negli anni Settanta frequentava una scuola in Svezia. E’ quello con i pantaloni blu e la maglia verdolina, in piedi da destra verso sinistra. Cresciuto in Occidente ed educato nelle migliori università, com’era di moda per tanti figli di musulmani ricchi all’epoca, Bin Laden non provava tutto quell’odio verso i bianchi che contraddistingue gli attuali cosiddetti terroristi, ma anzi al contrario provava simpatia. Se poi il governo USA, con cui per sua disgrazia entrò successivamente in contatto, decise di farlo diventare il nemico pubblico numero uno al mondo, fu una sorpresa per lui e una manovra ingannevole da parte di chi gli aveva magari fatto false promesse.

Volendo vedere il fenomeno in un’ottica esoterica, possiamo dire che il demone dell’intolleranza religiosa si è spostato temporaneamente a est e aleggia sul Medio Oriente. Quando il Califfo Abu Bakr Al-Bagdhadi dice di voler venire a piantare la sua bandiera nera in Piazza San Pietro non è lui a parlare, ma il demone dell’intolleranza, che brama semplicemente di ritornare a casa. E non è detto che prima o poi non lo faccia. Da circa 500 anni è stato confinato in altre contrade e noi occidentali abbiamo fatto in tempo, complici le maestre di scuola e tutte le altre agenzie educative, a credere di esserci lasciati alle spalle i secoli bui del Medioevo, che però ora bussano alle porte e tramite internet c’inondano d’immagini truculente, quelle viste di persona dai nostri antenati nelle piazze in cui si bruciavano pubblicamente gli eretici e quelle viste da pochi eletti spettatori, nonché timorati di Dio, nelle segrete dell’Inquisizione.



Che gli alieni sbarcati sulla Terra migliaia di anni fa avessero una particolare predilezione per i sacrifici di sangue, lo sappiamo dagli antichi testi divenuti successivamente sacri ed infatti il libro del Levitico, facente parte del Pentateuco, è nient’altro che un manuale del bravo sacerdote macellaio, che doveva eseguire alla perfezione le tecniche per soddisfare la sete di sangue del divino alieno Yahweh. Gli altri suoi colleghi, sparpagliatisi ai quattro angoli del pianeta, richiedevano anch’essi i tributi di sangue, umano e animale, e i conquistadores spagnoli ci hanno tramandato l’informazione che le civiltà precolombiane erano particolarmente attive nel settore. 



A Gadhimai, nel Nepal, lo si fa anche al giorno d’oggi, solo che al posto di esseri umani si massacrano altre specie domestiche. Lì l’alieno si fa chiamare Kalì ed è di sesso femminile perché ambientato in un contesto maschilista che non aveva altra scelta se non quella di scegliere una femmina come responsabile di tanto orrore. Tra gli induisti di Gadhimai e il Papa di Roma c’è un sottile filo rosso sangue che li unisce, con la differenza che sotto il dominio del Pontefice i sacrifici vengono fatti nel chiuso dei mattatoi, onde non disturbare la vista e la coscienza (quelli che ce l’hanno) ai devoti cattolici, siano essi buongustai edonisti o morigerati consumatori di ostie.
Affinché il demone ritorni in patria, nella più volte devastata Europa, basta lasciare aperte le frontiere, accogliendo portatori sani del virus dell’intolleranza e nel contempo accusando d’intolleranza coloro che vi si oppongono. L’inganno non avrebbe potuto essere più perfido. 

Quando la massa critica di musulmani in Europa avrà raggiunto il punto giusto, le nostre teste ribelli e recalcitranti, specie di noi che aborriamo ogni forma di superstizione religiosa, cominceranno a cadere e se i miei toni sono piuttosto accesi è solo perché sono preoccupato di essere fra i primi a dovermi presentare, mio malgrado, all’appuntamento con la scure del carnefice. Al Papa, che è andato a ricevere gli applausi a Strasburgo, questo non interessa, perché segue la tradizione della sua setta che delle singole vite, a dispetto delle ridondanti chiacchiere, non ha mai importato nulla, né che si tratti della vita degli esseri umani, né tanto meno di quella degli altri animali. Quando i devoti cattolici, insieme ai devoti della Sinistra politica, si accorgeranno dell’inganno, sarà troppo tardi e si sentiranno come un animale preso al laccio. Il demone che vuole sangue non parlerà più latino, ma arabo. Il coltello farà ugualmente il suo lavoro, perché è notorio che le armi da taglio non sono poliglotte e parlano una lingua sola.   
 

5 commenti:

  1. Un articolo da incorniciare Roberto. L'ipocrisia che contraddistingue questi dementi è devastante. Attendo pazientemente la giusta purga che gli toglierà definitivamente la voglia di far del male al prossimo. Maledetti fdp!

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    1. Grazie Ancor.
      Se il Papa viene accolto con tutti gli onori al parlamento europeo è perché si tratta di un confratello massone che va a far visita ad altri confratelli massoni.

      E noi lo veniamo a sapere perché i mass-media sono di proprietà di altri confratelli massoni.

      Il cerchio si chiude. O meglio, il cappio attorno al nostro collo.

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  2. Proprio una razza di ipocriti. Vanno anche a sponsorizzare la UE che ci é stata imposta con l'imbroglio, senza referendum, una scelta del genere andava sottoposta alla popolazione.
    Se ci troviamo in questa situazione di disagio é proprio per le loro scelte (tutto é partito dai Trattati di Maastricht nel 1992 con la DC (= leggesi Vaticano) di Scalfaro.

    Più chiara di così la loro linea repressiva/opressiva, dove ti giri ti giri non senti altro che persone che hanno disagi economici determinati dalle politiche senza anima delle loro scelte, se fossero politiche con l'anima anche il benessere economico sarebbe palpabile, non ci sarebbe questa cappa di oppressione.... questo rovinare le persone ma anche le aziende che vorrebbero lavorare e non possono farlo per l'elevata imposizione fiscale.

    Mi dispiace ma la classe politica del Vaticano per me é una bocciatura piena, mi permetto di segnalare questa canzone di Gaber (bellissima) e vi aggiungo una frase che Gaber probabilmente non ha considerato perché forse non immaginava, come non lo immaginavamo nessuno di noi (io almeno ) che dietro le quinte delle scelte italiane ci fosse il Vaticano.https://www.youtube.com/watch?v=zvauPUGSV_U

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  3. Mi é partito l'invio:

    https://www.youtube.com/watch?v=zvauPUGSV_U

    Questa é la frase:

    Ora si possono vedere
    sono una razza molto scaltra
    chi sono, chi sono, sono i gesuiti italiani (?).

    (italiani per modo di dire.... penso che si vuole fare un'opera buona bisogna partire dalle fondamenta, non dal vertice, é inutile che vadano a parlare dall'alto della UE, qui il muro del Carrione é crollato perché sembra che non erano state fatte le fondamenta).

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    1. A parte la Grecia, tutti gli altri PIIGS sono di religione cattolica (Italia, Spagna, Portogallo e Irlanda): vorrà pur dire qualcosa!

      Martin Lutero è stata la salvezza di scandinavi, teutonici e anglosassoni, che infatti detengono posti di tutto rispetto nella graduatoria delle nazioni ricche e operose.

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