E’
il primo professore che insegni ai suoi studenti i problemi connessi al "Nuovo
Ordine Mondiale". La sua prima lezione è stata sulle "scie
chimiche". Alla fine, la verità viene insegnata. A Città del Messico, un
insegnante di lingue comprende i seguenti argomenti nelle sue classi. Sappiamo
tutti che questi problemi sono di solito vietati e non vengono divulgati al
pubblico. I testi scolastici sono manipolati e censurati (così come lo sono i
media). Ma Hans Oellers, un attivista e professore di lingue ha aggirato queste
regole e ha trovato il modo di insegnare certi argomenti. Egli dice: "Se riusciamo a
svegliare questa generazione e quelle che seguiranno, vi sarà qualche speranza
per un cambiamento positivo. I giovani devono conoscere la verità e ciò che sta
accadendo ora nel mondo. Dobbiamo aprire gli occhi e combattere contro l’attuazione
di questi nuovi piani che implicano un certo ordine del mondo e salvare
l'umanità. Io sono Hans
Oellers, sono un ribelle e voglio il meglio per tutti. Spero che altri potranno
anche discutere di questi argomenti per risvegliare coloro che ancora credono nel
governo e nella TV. Tutto dipende da noi, che sappiamo cosa sta succedendo. Abbiamo
ancora tempo, se possibile".
>La sua prima lezione è stata sulle "scie chimiche".<
RispondiEliminaVoglio sperare che abbia detto: "Le scie chimiche sono una cazzata!".
Wasp , ti potresti sempre iscrivere alla scuola , anche se un pò fuori età massima :-) e andare a ribattere in loco le "cazzate" . Ormai se lo dici a noi ci fai solo tenerezza ...
EliminaIn Messico non so, ma in Italia ci sono argomenti vietati di cui non si può parlare liberamente. Uno di questi è il tabù del carnivorismo, che mi impegnai a infrangere spesso e volentieri, pagandone le conseguenze sul piano sociale.
RispondiEliminaAi miei tempi c'era, poi, fortissimo, il tabù sessuale, ma al giorno d'oggi, se vediamo anche cosa sta succedendo in Germania, non è più così tetragono.
Anche denunciare i crimini dei governi, compresa l'irrorazione clandestina tramite aerei, non è igienico per un insegnante statale. Per le scuole private, che in Italia sono quasi tutte cattoliche, penso sia ancora peggio.
Il caso di Città del Messico secondo me rappresenta un'anomalia.