martedì 18 novembre 2014

Se una testa non basta



I quattro nuovi morti accoltellati all’interno di una sinagoga, permetteranno a Netanyahu di partire con l’ennesima repressione ai danni della scomoda minoranza palestinese. I due cugini che sono entrati armati di pistole e mannaie nel luogo sacro per compiervi un’inutile strage di civili erano stati detenuti in carcere per un certo periodo e poi rilasciati in cambio di un ostaggio ebreo. Siamo sicuri che durante la detenzione non gli sia stato praticato qualche forma di condizionamento in stile Monarch?


Sembra che l’opinione pubblica israelita e mondiale abbia bisogno di essere tacitata con attacchi kamikaze o di genere false flag, per autorizzare la repressione del governo ebraico a suon di bombardamenti. Di questo passo il milione e mezzo di palestinesi sarà estinto entro la metà di questo secolo. Ciò che fa il governo ebraico in modo localizzato, fa in grande stile anche la cricca degli Illuminati a livello planetario. L’opinione pubblica israelita si accontenta di poco e autorizza i suoi leaders a far scattare la rappresaglia. Noi invece, gojm disabituati alle logiche di guerra, abbiamo bisogno di più tempo ed energie per essere convinti della bontà di un intervento armato contro i musulmani e se una testa di occidentale mozzata di tanto in tanto non basta, allora vi mettono come contorno anche una quindicina di arabi prigionieri. Inutile dire che come nel caso dei due cugini attentatori la responsabilità è dei servizi segreti del Mossad, così nel caso dei tagliatori di teste dell’ISIS la responsabilità è dei servizi segreti occidentali, CIA in primis. In tutti i casi sono i nostri guerrafondai psicopatici ad addestrare i carnefici da usare a fini di propaganda. Sconsiglio di cliccare su questo LINK perché contiene immagini crude.

[N.d.R. Ringrazio Francesco Spizzirri per la segnalazione]

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