sabato 29 novembre 2014

L’ISIS del mondo animale

 
Fonte: AnimAnimale

E così ha inizio il più grande massacro di animali del mondo. Loro moriranno tutti. Verranno barbaramente decapitati. Niente da fare: più o meno a nulla sono servite le proteste internazionali che per mesi hanno tenuto banco, anche sulla rete. Il massacro del Festival di Gadhimai, sacrificio animale che ogni cinque anni porta alla morte oltre 250.000 esemplari di qualunque specie, è cominciato oggi e proseguirà per i prossimi due giorni. 


Secondo quanto riportato da Japan Times, migliaia di animali sono stati già raggruppati a branchi in quell’angolo remoto del Nepal che sarà protagonista del massacro. I devoti della dea (Gadhimai, appunto) raggiungeranno il villaggio di Bariyapur proprio in queste ore, trasformandolo nel più grande mattatoio a cielo aperto al mondo. Gli attivisti per i diritti animali che hanno protestato con le autorità sono stati ignorati tanto quanto quelli che, fisicamente, si sono collocati alle frontiere per evitare l’ingresso in Nepal degli animali, nella maggior parte dei casi appositamente “importati” per il massacro. Nel 2009, gli animali uccisi sono stati, secondo le stime, circa 300.000. La maggior parte di loro è morta per decapitazione o per la perdita massiccia di sangue causata dall’utilizzo brutale di armi da taglio, le favorite dei devoti. L’agghiacciante spettacolo si conclude dopo due giorni di pura follia collettiva, con pozze di sangue raggrumato a terra, l’aria satura del puzzo di carne, e le autorità impegnate a gettare i resti martoriati degli animali in grandi fosse comuni scavate per l’occasione. Il sacerdote Mangal Chaundhary, già sul luogo del massacro, commenta senza battere ciglio: “Siamo pronti per il festival, tutti siamo in vena di festeggiare”. Tutti, tranne gli animali.

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