giovedì 13 novembre 2014

Il capitalismo del debito karmico




Testo di Gabriele Sortino

Quando Pitagora affermò che il male che provochiamo ad altri esseri genererà esattamente i medesimi effetti su di noi, aveva perfettamente ragione. Questo spiegherebbe il caos del mondo. Per quanto riguarda le reincarnazioni, le teorie di Pitagora renderebbero un supporto logico al contesto del karma e a come questo karma interagisce con le anime. Quando siamo sottoposti a un'onda di ritorno, al risultato delle nostre azioni che ci si riverbera contro, stiamo vivendo l'esperienza karmica, ovvero, al riequilibrio magnetico delle energie a cui faceva riferimento Pitagora. 
Qui tutto torna nell'esatta sua misura, poiché tutto è misura. Questo annunciava Pitagora, avendo compreso l'enorme trappola in cui l'uomo è piombato. 



Pensate ai milioni di animali che ogni singolo giorno della loro misera vita sono costretti a torture inenarrabili, a dolori fisici e psicologici, sangue, dolore e morte, il tutto unito ad un disprezzo totale, alla totale mancanza di sentimenti di affetto, raggiungendo stati d'essere profondamente gelidi e privi d'empatia. Riaffermandoci crudelmente come "esseri superiori". Questo è proprio l'archetipo di Satana, dello spirito di opposizione alle leggi di natura e di Dio inteso come summa delle coscienze e di tutto ciò che naturalmente si nutre e guarisce, ci riferiamo alla "salvezza" naturale di cui l'universo dispone. 
Pertanto, tenendo conto di tutto ciò, quali prerogative avremmo noi che siamo i peggiori boia, torturatori e distruttori di questo pianeta? A quale benessere, a quale libertà potremo mai ambire noi, fin quando non smetteremo di indebitarci di karma negativo. 
Il mondo sembrerebbe affetto da ciò che definirei "capitalismo del debito". "Loro" non vogliono che le anime coltivino la compassione ma che sviluppino il proprio Ego al di sopra di tutto, l'unico vero mietitore... e noi accettiamo senza battere ciglio.

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