Per
questo reduce della guerra del Golfo sarà anche una scoperta, ma noi, che il
nemico non sia davanti ma dietro di noi, alle nostre spalle, lo sapevamo da
molto tempo. Lo diceva Gian Maria Volonté nel film “Uomini contro”, del 1970.
Se vogliamo trovare una differenza tra le parole del soldato americano pentito
e i concetti sovversivi che probabilmente circolavano già nelle trincee della
prima guerra mondiale, è forse nel fatto che per i nostri soldati ribelli il
nemico erano generali e capi di stato maggiore, mentre per i reduci di guerra
americani è chiaro che la responsabilità ultima vada ricercata nei miliardari
proprietari di fabbriche di armi, nei direttori delle multinazionali e nelle
banche. Commovente l’appello che il soldato rivolge ai presenti, ma non
possiamo realisticamente dimenticare che i responsabili delle guerre sanno
anche come ingannare milioni di persone, portandole a combattere per renderli
ancora più ricchi di quanto già non siano. Finché non si spezza l’incantesimo
della manipolazione mediatica non cambierà nulla.
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