Fonte: Consulenza ebraica
Abelard Reuchlin, uno pseudonimo, è uno scrittore giornalista il quale, in base alle
sue conoscenze in merito all'annoso problema delle vere origini del
catto-cristianesimo, ha deciso di mettere 'nero su bianco' ed ha redatto un
libretto all'uopo, il cui scopo, più o meno dichiarato, è quello di mettere in
guardia i suoi correligionari più 'deboli' a non farsi incantare dal richiamo
della 'sirena' cattolica.
Nel
suo libro, "The True Autorship Of The New Testament", egli scrive:
"Il
Nuovo Testamento, la Chiesa e il cristianesimo furono tutte creazioni della
famiglia di Ario Calpurnio Pisone, che apparteneva all'aristocrazia romana. Il
Nuovo Testamento e tutti i personaggi che vi appaiono - Gesù, tutti i Giuseppe,
tutte le Marie, tutti i discepoli, gli apostoli, Paolo, Giovanni Battista -
sono inventati. I Pisoni hanno creato quella storia e quei personaggi: l'hanno
ambientata in un'epoca e in un luogo preciso e l'hanno collegata a persone
marginali realmente esistite, come gli Erodi, Gamaliele, i procuratori romani,
etc. (...) Gesù era una figura composita e i vangeli riprendono elementi dei
racconti di Giuseppe in Egitto e di altri personaggi veterotestamentari, oltre
a basarsi su alcuni scritti esseni e pagani (...). I Pisoni erano stoici e in
quanto tali credevano che si potesse controllare la gente con la paura e la
speranza..."
.
Pisone,
secondo il Reuchlin, avrebbe fatto realizzare a Gesù alcune profezie di Isaia,
presenti nell'Antico Testamento. Oltre a Pisone sarebbero stati coinvolti anche
Seneca, Petronio, Luciano e molti altri. Secondo Reuchlin, sarebbero stati loro
i veri autori dei Vangeli, e ciò dovette avvenire nel I secolo d.C.
Ovviamente
lo scrittore, pur partendo da felici 'intuizioni', ha finito con il mancare
alla grande il bersaglio. Tuttavia, almeno per me, rimane il fatto estremamente
importante che egli ha proposto dei dati assolutamente inediti, del tutto
sconosciuti al mondo dell'erudizione ufficiale (il quale, ovviamente, lo ha
totalmente ignorato!). Quando,
dopo lunghi ed estenuanti anni di ricerche, sono finalmente riuscito ad intuire
chi fu il VERO motore che portò alla creazione del culto catto-cristiano, ho
cominciato ad indagare nei 'paraggi', sino a quando, un giorno, sono
letteralmente 'saltato' sulla sedia!
Avevo 'scovato' un dato, anche se di importanza marginale, il quale tuttavia mi confermava indirettamente che i dati proposti dal Reuchlin, ed ignorati dagli eruditi, erano puntuali! A questo punto mi sono chiesto se per caso lo scrittore, essendo di origine ebrea, avesse 'attinto' ad una fonte informativa non scritta, ma che, attraverso i secoli, si è tramandata aspetti di una verità che il rabbinato ufficiale, per non andare incontro a 'supplementi' persecutori, a suo tempo decise scientemente di ignorare, salvo la presenza di tale informativa nella memoria orale: una singolare forma di trasmissione mnemonica della storia e dei singoli fatti particolarmente congeniale al popolo ebraico. A questo punto mi sono chiesto se sia stato un caso che il Reuchlin sia andato così abbondantemente fuori strada, oppure se la cosa sia stata voluta....che so..una sorta di promessa fatta da lui alla sua fonte informativa.
Avevo 'scovato' un dato, anche se di importanza marginale, il quale tuttavia mi confermava indirettamente che i dati proposti dal Reuchlin, ed ignorati dagli eruditi, erano puntuali! A questo punto mi sono chiesto se per caso lo scrittore, essendo di origine ebrea, avesse 'attinto' ad una fonte informativa non scritta, ma che, attraverso i secoli, si è tramandata aspetti di una verità che il rabbinato ufficiale, per non andare incontro a 'supplementi' persecutori, a suo tempo decise scientemente di ignorare, salvo la presenza di tale informativa nella memoria orale: una singolare forma di trasmissione mnemonica della storia e dei singoli fatti particolarmente congeniale al popolo ebraico. A questo punto mi sono chiesto se sia stato un caso che il Reuchlin sia andato così abbondantemente fuori strada, oppure se la cosa sia stata voluta....che so..una sorta di promessa fatta da lui alla sua fonte informativa.
Persino
il richiamo alla figura di Giuseppe Flavio, quale autore materiale dei vangeli,
mi è apparso estremamente verosimile, quando ho ricollegato a tutto ciò
un'informazione appresa nei primi anni delle mie ricerche, vale a dire la
circostanza secondo cui gli alti porporati del basso Medioevo, ritenevano che
Giuseppe Flavio si fosse convertito al 'cristianesimo': tutto ciò per tentare
di giustificare l'allucinante incongruenza del 'testimonium flavianum'.
Evidentemente, malgrado l'improbabile opinione di quegli ameni 'figuri', il
riferimento al cristianesimo appariva troppo sicuro, tant'è che ancora oggi una
parte dell'alto clero, quella più conservativa, continua a sostenere una tale
opinione, espressa molti secoli fa dai loro predecessori.
Ci
fu davvero qualcosa di reale in tutto ciò? ....Probabilmente sì. Solo che,
sicuramente, NON si trattò affatto di una conversione (Giuseppe Flavio nacque
giudeo ortodosso e tale rimase sino alla sua morte), e neppure si trattò del
cristianesimo che intendiamo oggi: bensì del GIUDEO-CRISTIANESIMO!!...
Quasi
sicuramente, Giuseppe Flavio, in virtù della sua grande erudizione e della
perfetta conoscenza del Tanak (Bibbia ebraica), della storia del popolo ebraico
e delle sue tradizioni, anche quelle più antiche, giocò il ruolo di esperto in
materia, al servizio dei VERI autori della letteratura 'sacra' del
'giudeo-cristianesimo' (tra cui un vangelo: sicuramente il primo nella storia a
chiamarsi così, il quale contemplava la figura di Giovanni di Gamala, il
sedicente 'Christos' fatto crocifiggere dai romani al tempo di Pilato). Veri
autori che il Reuchlin identifica erroneamente (caso o scelta?) con la famiglia
dei Pisoni, sebbene egli abbia ragione quando afferma che si trattò di una
famiglia della 'nobiltà romana' (più esattamente di quella 'provinciale').
I
Pisoni entrarono in questa intricata storia attraverso la figura di Gaio Calpurnio Pisone, uno dei presunti congiurati del complotto antineroniano.
Quasi sicuramente, costui fu tra coloro (forse addirittura la guida) che
ordirono il complotto per uccidere Simon Mago (e NON Nerone, come ancora oggi
si crede!!). Esecutore
materiale di tale complotto, fu il 'santo' SIMON PIETRO, elevato
successivamente al rango di 'fondatore' del papato romano (sic!!); come dire:
il buongiorno si vede dal mattino!.. Per portare a termine il compito che gli
era stato affidato dai suoi mandanti (Gaio Calpurnio Pisone, Seneca, Petronio
ed altri), Pietro si servì della sua banda di scellerati: probabilmente la
stessa con cui aveva massacrato i poveri coniugi Anania e Saffira.
Dopo
il fallito tentativo di sopprimere Simon Mago (il quale, contrariamente a
quanto ancora oggi si crede, riuscì a sopravvivere), avvenuto in casa del
senatore Marcello, Pietro (perché consigliato da coloro che lo avevano
ospitato: sicuramente giudei della diaspora romana), insieme alla sua banda del
'buco' cercò di fuggire di notte lungo la via Appia, probabilmente in direzione
di Puteoli, da cui potersi imbarcare per la Palestina. Tuttavia, grazie alle
'soffiate' (probabilmente confessioni ottenute sotto tortura), Pietro ed i suoi
vennero intercettati e catturati dai pretoriani del questore Agrippa,
incaricato da Nerone di rintracciare i responsabili, al terzo miglio della via
Appia. (oggi il santo clero falsario ricorda l'evento con l'improbabile
"Quo vadis Domini?", sic!). Fu una 'frecciata' mortale per i complottisti,
i quali ormai pensavano di averla fatta franca.
Sicuramente
la scelta di un SICARIO GIUDEO ("Iudaeus Sicarius", da cui GIUDA
ISCARIOTA!!) fu determinata dal fatto che gli inquisitori di Nerone avrebbero
potuto pensare che si fosse trattato di una faida interna al mondo giudaico
della diaspora romana; tanto più che era nota, in detto ambiente, la rivalità
che opponeva Pietro a Simon Mago. (v. Atti degli Apostoli, Atti di Pietro e
Atti di Pietro e Paolo). Sotto
tortura (evento di cui si ha indirettamente conferma dalla stessa letteratura
patristica), sicuramente l'anziano Pietro rivelò ai suoi inquisitori i nomi dei
suoi mandanti romani e molte altre cose (utilizzate poi da Marco per redigere
alcuni importanti documenti, i quali, circa 80 anni dopo, serviranno ai santi
padri falsari per comporre il celebratissimo vangelo 'secondo' Marco!).
Tornando
al 'caso' Reuchlin, è altamente probabile che egli, inconsapevolmente o
coscientemente, abbia fatto una sorta di 'pamphlet' con notizie afferenti la
nascita del culto giudeo-cristiano (i cui aderenti vennero chiamati 'MINIM',
cioè eretici, dai giudei ortodossi) e quello successivo catto-cristiano, i cui
seguaci vennero chiamati impropriamente 'NOZTRIM' (nazareni) dai giudei
ortodossi, i quali, evidentemente, non se la sentirono di chiamarli
"MESHICHYIM" (Christianoi in greco, cioè 'cristiani'), in quanto, con
tutta probabilità, ritennero tutto ciò blasfemo. Infatti, i testimoni oculari
giudaici del I e del II secolo, non potevano non sapere che tra il 'gesuanismo
gnostico' (i VERI 'Noztrim') ed i 'christianoi' correva un abisso!
Fonte " consulenza ebraica " ... è come chiedere agli ultrà della curva del Milan di scrivere un articolo sull 'Inter.
RispondiEliminaCon la differenza che "Consulenza ebraica" è composta da eruditi che conoscono la Storia, mentre la cultura degli ultrà del Milan, come pure dei loro colleghi dell'Inter, si ferma alla Gazzetta dello sport o a Tiki Taka.
EliminaL'unica cosa certa è che Gesù è una figura composita e le finalità di questa teofanie è la neuroprogrammazione.
RispondiElimina