Fonte:
Leggo
Testo
di Federica Macagnone
Non
c'era un solo posto al mondo in cui Stephanie Lees si sentisse se stessa come
quando era in groppa a quel cavallo. E così, quando è stata costretta a far
sopprimere Jake, non ha resistito alla voglia di seguirlo: il giorno dopo l'hanno
trovata accanto a lui. Single e senza figli, Stephanie, 42 anni, di Cawthorne,
nel South Yorkshire, aveva dedicato gli ultimi dieci anni a prendersi cura di
Jake. Lei, che di mestiere faceva la geometra, aveva trascorso gran parte del
suo tempo libero con i cavalli.
Erano la sua passione più grande, gli amici dai quali non riusciva a separarsi: li addestrava, faceva le gare e andava a caccia. Poi uno dei suoi due animali, Elliot, è morto tre anni fa e le sue attenzioni si sono rivolte solo su Jake: un attaccamento viscerale che si era accresciuto da quando un anno fa l'animale aveva avuto un incidente ed era diventata zoppo. Da allora Stephanie non aveva potuto più montarlo e si era dedicata completamente alla sua ripresa. Una settimana prima della tragedia, Jake è stato sottoposto a un intervento che in un primo momento sembrava riuscito: ma le sue condizioni sono precipitate a tal punto che, poco dopo, è stato chiaro che non poteva sopravvivere. La donna, con il cuore spezzato, ha deciso di far sopprimere l'animale e poi di suicidarsi per non vivere senza Jake: alcuni amici, che avevano in programma una passeggiata domenicale, l'hanno ritrovata a fianco del cavallo con in mano la sua criniera. Le cause della morte sono ancora da determinare, mentre è stata aperta un'inchiesta in attesa dei risultati dei test tossicologici. Josephine Lees, 74, mamma di Stephanie, non ha dubbi: «La perdita di Jake le ha spezzato il cuore. Lei lo adorava». Il papà John ha detto di essere devastato dalla morte della figlia: «Voleva unirsi a lui. È un gesto dolce e allo stesso tempo molto triste». Gli amici l'hanno ricordata al funerale come una donna meravigliosa, attenta e paziente. «Era un raggio di sole. Il sorriso più radioso del villaggio e una bella amazzone. È insopportabilmente triste pensare che se ne sia andata».
Erano la sua passione più grande, gli amici dai quali non riusciva a separarsi: li addestrava, faceva le gare e andava a caccia. Poi uno dei suoi due animali, Elliot, è morto tre anni fa e le sue attenzioni si sono rivolte solo su Jake: un attaccamento viscerale che si era accresciuto da quando un anno fa l'animale aveva avuto un incidente ed era diventata zoppo. Da allora Stephanie non aveva potuto più montarlo e si era dedicata completamente alla sua ripresa. Una settimana prima della tragedia, Jake è stato sottoposto a un intervento che in un primo momento sembrava riuscito: ma le sue condizioni sono precipitate a tal punto che, poco dopo, è stato chiaro che non poteva sopravvivere. La donna, con il cuore spezzato, ha deciso di far sopprimere l'animale e poi di suicidarsi per non vivere senza Jake: alcuni amici, che avevano in programma una passeggiata domenicale, l'hanno ritrovata a fianco del cavallo con in mano la sua criniera. Le cause della morte sono ancora da determinare, mentre è stata aperta un'inchiesta in attesa dei risultati dei test tossicologici. Josephine Lees, 74, mamma di Stephanie, non ha dubbi: «La perdita di Jake le ha spezzato il cuore. Lei lo adorava». Il papà John ha detto di essere devastato dalla morte della figlia: «Voleva unirsi a lui. È un gesto dolce e allo stesso tempo molto triste». Gli amici l'hanno ricordata al funerale come una donna meravigliosa, attenta e paziente. «Era un raggio di sole. Il sorriso più radioso del villaggio e una bella amazzone. È insopportabilmente triste pensare che se ne sia andata».
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