venerdì 21 novembre 2014

Voglia di rivoluzione



 
Bernardo Mattiucci: Qualcuno sa come si organizza una Rivoluzione? Cioè... sapete se esiste un "vademecum" o una "Guida pratica" o "Rivoluzione for dummies" o qualcosa del genere? So solo che bisogna fare presto, prima che questi finiscano di mettercelo nel posteriore a tutti...

Gruppo Escursionisti Roccaseccani: Fai prima a comprare della vasellina..!!! ahahahahahahahha








Dome Elpoppero: Devi studiarti il marxismo-leninismo-maoismo, quella è tutta la scienza della rivoluzione



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Bernardo Mattiucci: No, no.. resterò nell'ignoranza allora! Niente studio. Al massimo improvviserò qualcosa! 






Gruppo Escursionisti Roccaseccani: La vendono anche in comodi stick.....
 



Lettere Dalla Germania: “In guerra, lo stratega vittorioso cerca la battaglia solo dopo che la guerra è stata vinta; mentre colui che è destinato alla sconfitta, prima combatte e poi cerca la vittoria”. (Sun Tzu, “L’arte della guerra”)
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Bernardo Mattiucci: Ecco, questa mi piace.... Ho capito... bisogna studiare il modo di armarsi e partire prima di farlo.
 




Lettere Dalla Germania: Studiare e amare il nemico. Ancora prima. Poi si passa alla pratica organizzati (un 5% della popolazione basta, se militarmente e motivazionalmente preparata).
 





Gabriele Santanché: Per fare la rivoluzione basta prendere un telescopio e puntarlo su un pianeta e scoprire che le palle girano ... 

Ho pensato su come poter fare una resistenza più che una rivoluzione. Si può costringere il sistema globalitarista a ragionare. Le armi convenzionali non servono, il sistema ha una debolezza. Ha un bug. L'arma che tiene sotto scacco l'umanità intera e che ci schiavizza è il suo stesso punto debole. L'arma e debolezza é il denaro. Le economie attuali funzionano solo se c'è crescita, se il PIL cresce. Bene, bisogna trovare il modo di non far crescere il PIL, anzi farlo andare in negativo di due, tre punti. Questo però non basta perché ovviamente chi ci rimetterebbe per primo sono le persone che già stanno soffrendo di questa crisi. Bisogna trovare il modo quindi di poter fare resistenza economica e continuare a vivere un maniera dignitosa. Scioperare sarebbe la cosa più semplice ma non risolverebbe il problema. Idem un boicottaggio ... Perché alla fine il sistema ci tiene tutti sotto scacco con il denaro. Sarebbe come pensare di sbancare una slot machine continuando a giocare ... sappiamo tutti che l'unico modo per vincere con una slot machine è non giocare...
 



Bernardo Mattiucci: Il metodo che descrivi si chiama: comunità autosufficiente. Se ne realizzi più di una e crei un network efficiente, hai risolto il problema. Ma il sistema accetterà una sconfitta del genere?
 





Gabriele Santanché: Bisogna andare oltre ... bisogna dichiarare che il denaro attuale é "immondo" perché simbolo stesso della nostra schiavitù e non può essere usato per pagare il lavoro umano in quanto é quest'ultimo che ha valore e che quindi una semplice monetizzazione con le monete attuali é inadatta. 
Ci vuole quindi una nuova unità di misura, possibilmente etica per quantificare il lavoro. 
Le cose valgono solo perché dentro c'è il lavoro degli uomini, se in una cosa non c'è dentro del lavoro umano non vale niente.
 



Elio Sauro: Bernardo, per prima cosa devono maturare gli eventi e da noi lo stanno indubbiamente facendo. Il resto è praticamente automatico. Ma non sarà molto piacevole.

1 commento:

  1. Vorrei cancellare i post pubblicati a con il mio nome (G@bri3le 5antanch3) o al limite cambiate il nome con anonimo per ben due motivi 1) francamente ho paura 13-11-2015 ... 2) non mi piace vedere il mio nome associato al nome di questo sito ... le idee quello che conta possono anche rimanere ... potete cancellare questo post se disturba

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