Fonte: Comune Info
VOLEVAMO RACCONTARE UN
ALTRO CORTEO. "Abbiamo iniziato la giornata raccontando una
piazza che si riempiva di 50mila persone, di spezzoni pieni di gente
e colori che hanno portato per le strade della città capitale della
crisi le ragioni dei NO a Expo. Expo è stato, è e sarà
per i prossimi sei mesi la sperimentazione avanzata di quanto di peggio
questo modello si sviluppo produce. Expo finge di parlare di
alimentazione sana e cibo per tutti e poi costruisce partnership con
i peggiori divoratori del pianeta. Crediamo nel conflitto agito da
tanti e tante, nella costruzione quotidiana di pratiche alternative
nel modo di vivere, intessere relazioni, fare politica nel territorio
e nel mondo globale. Ci siamo trovati costretti, nostro malgrado, a
raccontare un corteo che, bisogna che siamo sinceri, non avremmo
voluto così. E ci vedremo costretti a raccontare di spazi di
agibilità che si chiudono. Anni di lavoro sui contenuti, di
condivisione e di lotte oggi sono stati letteralmente spazzati via
dalla scena pubblica. Non ci interessano i commenti dei politici,
ci interessa la distanza che scaviamo fra il corpo militante e la
gente comune..."
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