Fonte: La provincia di Varese
CANTON TICINO -
Contadino in Canton Ticino? Stipendio da più di tremila euro al
mese. E le aziende agricole d’oltreconfine, a corto di personale,
sono pronte ad assumere i rifugiati. «Il salario minimo legale è di
2300 franchi il primo mese e 3200 franchi dal secondo». Vale a dire,
rispettivamente, 2200 euro e 3100 euro circa di stipendio. Una paga
estremamente allettante per chi vive da questa parte della frontiera. Mentre la politica
federale svizzera discute sulle modalità di applicazione delle forme
di contingentamento dei lavoratori frontalieri, sulla base dell’esito
del referendum sull’immigrazione di massa del febbraio 2014, in
Ticino ci sono settori produttivi che sono affannosamente alla
ricerca di personale da impiegare. È il caso delle aziende agricole,
che soffrono una mancanza di manodopera a cui hanno finora supplito,
in larga parte, con l’assunzione di immigrati provenienti da Paesi
come la Polonia o il Portogallo.
Quello nei campi è uno di quei
lavori che i ticinesi non intendono svolgere, anche perché faticoso
e pagato leggermente meno di quelli degli altri settori. Tanto che
nei giorni scorsi, per poter sperare di individuare nuove risorse
umane da impiegare nelle loro attività, gli agricoltori elvetici
riuniti nella loro associazione di categoria, l’Unione Svizzera dei
Contadini, insieme al Segretariato di Stato, ha avviato un progetto
pilota in dieci fattorie, tra cui una nella Piana di Magadino, vicino
Locarno, allo scopo di assumere rifugiati per integrarli nella
Confederazione, sgravando gli enti locali dei costi del mantenimento
di questi soggetti.
Ma le condizioni
praticate sembrano estremamente allettanti anche per i nostri
disoccupati in cerca di una mansione, soprattutto se frontalieri e
non costretti al costo della vita del Canton Ticino. «Noi paghiamo
il minimo legale salariale - spiega Sem Genini, segretario
dell’Unione contadini ticinesi - ovvero 2300 franchi il primo mese
e 3200 a partire dal secondo. Offriamo i salari previsti dai
contratti di categoria». Volendo tradurre nella nostra moneta, si
tratterebbe di partire con uno stipendio da circa 2200 euro per il
primo mese di impiego, per passare già dal secondo mese a circa 3100
euro al mese di stipendio. Ma se, come sottolinea il docente di
politica migratoria dell’università di Neuchatel Etienne Piguet,
«nel settore agricolo in Svizzera c’è penuria di personale», non
si capisce perché questa opportunità non possa essere colta anche
dai lavoratori frontalieri. Gli ultimi dati disponibili, aggiornati
al 2013, parlano di appena poco più di duemila frontalieri impiegati
in agricoltura in tutta la Svizzera, su quasi 300mila lavoratori
provenienti residenti all’estero (sono circa 70mila in Ticino).
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