Fonte: Messaggero Veneto
PORDENONE. Stop scie
chimiche? Non più. Dal 26 maggio il comitato spontaneo pordenonese
dà battaglia ai campi elettromagnetici. Ma la svolta, di nome e di
fatto, finisce nel mirino dei social, additata come un «voltafaccia».
Pronta la replica degli attivisti: «La nostra è una presa di
coscienza». Non solo è cambiata
la denominazione del comitato da “Presidio stop scie chimiche” a
“Stop modificazione climatica Pn”, ma anche la professione di
fede. Sul profilo social del gruppo (che peraltro come “Stop scie
chimiche” si era guadagnato più di 14 mila “mi piace”) viene
proclamata l’abiura del precedente credo, di cui permangono, a
imperitura memoria del web, alcuni post, l’ultimo dei quali di soli
15 giorni prima.
Gli attivisti,
protagonisti di numerose iniziative e manifestazioni da Pordenone
fino a Bruxelles, tramite la collaborazione di un europarlamentare,
allargano le braccia, rivelando di essere rimasti vittima di un
inganno, ma in completa buonafede. Traditi, secondo
quanto loro stessi raccontano, dal loro stesso “guru della
geoingegneria”. Oltre alla beffa, il danno, perché, rivelano gli
attivisti pordenonesi, ci hanno rimesso anche di tasca loro per
diffondere il documentario del guru. La ferita è ancora
fresca, visto che soltanto l’11 maggio – quindici giorni prima
della folgorazione sulla via di Damasco – sul profilo Facebook
lanciavano l’allarme: «Continua incessantemente anche nei prossimi
giorni il sorvolo di numerosi velivoli rilascianti scie chimiche di
tipo persistente».
I primi sospetti che
le scie chimiche fossero una bufala, però, hanno cominciato a
insinuarsi nel gruppo dopo il convegno ospitato al palazzetto dello
sport di Fontanafredda alla fine di gennaio. Né il guru, né la
sua rete di attivisti avevano promosso l’evento. Come mai? Anzi, a
osservare con attenzione i post del geoingegnere, gli attivisti
pordenonesi hanno notato che «contenevano numerose e palesi falsità
sul nostro conto». Ovvero? Il guru
avrebbe asserito, secondo quanto racconta il fu “Presidio stop scie
chimiche”, che le pagine degli attivisti pordenonesi sarebbero
state «gestite dal suo acerrimo finto nemico o dal ministero della
Giustizia».
Secondo gli attivisti
pordenonesi il loro guru, in realtà, è un «gatekeeper della rete»:
letteralmente, «un custode del cancello», ovvero una persona che
esercita un controllo sulle informazioni, promuovendone alcune
piuttosto che altre. «È stato creato un
immenso ologramma contro cui impegnare le energie della gente in una
finta lotta in realtà innocua per il sistema, approfittando per
nascondere la verità e arricchirsi alle spalle» di quanti ci
credevano. Orfano delle scie
chimiche, ora su Facebook il gruppo professa la nuova teoria: «Stando
alle ultime rivelazioni, quasi la totalità del controllo del clima
sia da imputarsi all’uso scientifico e programmato di campi elettromagnetici
tramite antenne presenti su tutto il territorio nazionale (ma ormai
mondiale) che, in qualche modo, agevolano la condensazione del vapore
in atmosfera e il suo movimento tramite polarizzazione».
Morto un papa, se ne
fa un altro.
Chi lo paga lo Strakkino?
RispondiEliminaahahahahahahah
Vedere i cazzari sbranarsi l'un l'altro per i quattro spiccioli dei gonzi non ha prezzo.
RispondiEliminaPer tutto il resto c'è Strakkycard.
Potrebbe far parte anche questo della strategia della cortina fumogena.
RispondiEliminaA me è sembrato strano che i due fratelli di Pordenone, Cristian e Simone, non abbiano voluto incontrare me e altri due utenti del blog, pur abitando a 25 Km di distanza da Codroipo e pur avendo chiesto di incontrarli nella loro città. La scusa, sia per il sabato che per la domenica, contattati prima uno poi l'altro, è stata che volevano passare del tempo con le loro famiglie.
Credibile, però.....
Ora mi chiedo se per caso volevano evitare si sottoporsi alla verifica da parte mia e dei miei due utenti.
Io l'ho trovato estremamente scortese, e ora anche sospetto, che abbiano rifiutato entrambi di incontrarci.
Trattasi di buffoni, come i fratelli sanremesi...
RispondiEliminaLe baruffe chiozzotte?
EliminaChe strano, qui abbiamo le scie chimiche che stanno "sterminando l'umanità" e coloro che le combattono invece di unirsi e far fronte comune contro questo sterminio passano il loro tempo a litigare fra di loro.
RispondiEliminaVeramente molto strano.
Io non lo trovo strano. Lo trovo classico e millenario, conoscendo chi tira i fili della storia umana.
Elimina@Gentili & attenti LETTORI,
RispondiEliminail potentissimo strumento millenario del "DIVIDE ET IMPERA" ha colpito ancora e questo ormai NON è più una sorpresa, quello che rimane di REALE invece sono le analisi chimiche che questo gruppo pordenonense ha fatto su acque & neve del CANSIGLIO(PN);
i valori anomali PERCHE' molto alti di AL(= alluminio) e di BA(= bario) NON sono ne fantasie ne "filosofie" ma dati reali, come reali sono le parole dell' ex Generale Fabio MINI e del Consigliere Scientifico di OBAMA che affermano entrambi cosa(!?);
che da oltre 15 anni è in atto nei cieli di gran parte del MONDO un progetto di GEOINGEGNERIA CLIMATICA inoltre se NON ve ne siete ancora accorti, c'è anche un aumento esponenziale di malattie degenerative neurovegetative simili proprio a quelle di un Avvelenamento Cronico di metalli pesanti pura coincidenza o invece è...........altro !!!???
NAMASTE'-ALOHA-HASTA SIEMPRE-MANDI
SDEI/SERGIO
Stavolta, caro Sergio, ho avuto l'onore di ospitare uno dei più famosi debunkers esistenti sulla piazza, insieme all'esimio Wasp.
EliminaAnch'essi, negando l'evidenza dello scempio dei cieli, sono emanazioni viventi della stessa Forza occulta che distribuisce veleni e separa i suoi oppositori.
Come sai, va avanti così da secoli.