giovedì 21 maggio 2015

Prima o poi anche i Rom finiranno di spadroneggiare


Fonte: ENPA Torino

Una trentina di persone di etnia Rom, fra cui alcuni minori, ha assaltato la sede e l'ambulatorio sociale ENPA di via Germagnano 8, distruggendoli completamente e lasciando terrorizzati ed imprigionati nelle gabbie rovesciate alcuni animali ospitati nell'ambulatorio, su cui sono in corso accertamenti clinici. Si stimano danni ad impianti, apparecchiature elettroniche e medicali, mobilio, medicinali per circa 100.000 euro. Molta documentazione è andata distrutta per l'allagamento dovuto ai tubi letteralmente strappati dai muri. Una devastazione annunciata da decine di intrusioni denunciate negli ultimi mesi ed oggetto di diverse interpellanze comunali che hanno solo evidenziato l'incapacità di Comune e Prefettura nel garantire un minimo di ordine pubblico e pubblica sicurezza in queste zone di Torino, dove la presenza di onesti cittadini arreca evidentemente fastidio alle attività illecite.

 
Questo vero e proprio attentato alla tutela degli animali, che è indicatore di civiltà per la società civile, è il simbolo di una città che, mentre ridimensiona e centellina servizi previsti e garantiti dalla Legge, abdica ai ROM con milioni di euro spesi in permissivi mediatori culturali, disprezzata assistenza sanitaria nei campi, inefficaci cooperative di sostegno, inutile personale di vigilanza, continue ristrutturazioni di ciò che essi distruggono, con quotidiani interventi di vigili del fuoco. Le forze dell'ordine intervengono solo per verbalizzare i danni, osservando ignave la quotidiana proliferazione di nuovi insediamenti abusivi e ritornando il più presto possibile al sicuro dei propri comandi. Ad essere lasciata in balìa della impunita arroganza di questi nomadi, ormai solo di nome perché difficilmente si staccano dai servizi gratuiti garantiti senza nessuna contropartita sociale, è l'iniziativa privata e solidaristica.


ENPA Torino, preso atto che le Autorità preposte non sono in grado di garantire l'ordine pubblico né l'integrità della struttura e degli eventuali ennesimi ripristini, né la sicurezza a dipendenti, volontari ed animali ospiti, provvederà nei prossimi giorni all'evacuazione della struttura, il cui futuro dipenderà da atti concreti e non dalle parole del buonismo politicamente corretto. Un danno enorme per ENPA, ma anche per la civiltà di una città ormai avamposto di invasioni barbariche. Chi volesse dare una mano, magari adottando uno dei nostri sfortunati animali, può contattarci su torino@enpa.org o visitare il nostro sito.
 

7 commenti:

  1. Ho letto la notizia su Geapress, evidentemente quella struttura dava fastidio al campo rom, sono una razza intoccabile in questo paese di burattini e forte di questo fanno quello che vogliono almeno fino al momento in cui partirà la vena a qualcuno.
    Spero che che i poveri pelosi stiano bene.

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    1. Mi sarei aspettato di peggio, come cagnetti ammazzati.
      E invece l'articolo non ne parla.

      I Rom si sono limitati a un'azione di danneggiamento, che ha ottenuto l'effetto da essi sperato.

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  2. Questo è un paese di quaqqaraquà!.
    Le leggi ci sono ma nessuno le fa rispettare!!
    Bello vivere in un paese fatto di regole virtuali.
    E i politici cosa fanno ? NULLA, perchè pensano solo a fare tutto quello che dà un ritorno elettorale! Ecco perchè siamo conciati così male.
    Povera Italia abitata da un popolo vigliacco e truffaldino.

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    1. Se l'invasione da parte dei migranti risponde al Piano Kalergi, il via libera a delinquere dato ai Rom viene dagli stessi alti livelli massonici, che hanno fatto sapere ai loro tirapiedi della politica e delle FFOO di non intervenire e di lasciar fare.

      Più malumore si crea nella popolazione autoctona italiana, è meglio è, sulla base del motto "Ordo ab Chao", l'ordine dal caos.

      La Massoneria mira al nuovo ordine mondiale e vuole arrivarci dopo una guerra civile.
      Questo è ciò che sospetto.

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  3. bè, ce poco da commentare, ma molto da fare!! perchè basterebbe organizzarsi tra noi cittadini per impartire una volta per tutte una dura lezione a questi VANDALI BASTARDI SENZA TERRA, e poi radunarli in gruppi di lavoro per eseguire solo e soltanto lavori PESANTI tipo asfaltare strade nei mesi estivi, zappare la terra nei mesi invernali, mantenere puliti i boschi e sopratutto usarli come manodopera x servizi socialmente utili retribuendoli solo con vitto e alloggio. così magari impareranno cosa vuol dire guadagnarsi ONESTAMENTE il pane quotidiano. e non perlatemi di RAZZISMO.

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    1. Io non so qual è la soluzione, perché sempre di esseri umani "border line" si tratta e non trovo opportuno parlare di....lavori forzati con tanto di guardia armata come sorvegliante, perché questo traspare dal tuo commento, ma so che una regola di pacifica convivenza deve essere trovata.

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