giovedì 28 maggio 2015

L'integrazione non può esistere



Penso con tutta sincerità che a tutto c'è un limite, oltre il quale chiunque, che non sia uno sciocco, possa decidere di abbandonare l'idea, peraltro giustissima, dell'integrazione per abbracciare quella della repressione. Non si tratta di razzismo, ma di difesa dei propri ideali, delle proprie leggi e dei propri cittadini. I ROM hanno abbondantemente e deliberatamente dimostrato che non hanno alcuna intenzione di perseguire le vie dell'integrazione. Loro vivo in quel modo, violando qualsiasi legge e fregandosene abbondantemente e deliberatamente degli altri. Vivono sfruttando il prossimo, derubandolo di ogni bene, infischiandosene delle leggi delle nazioni nelle quali vivono senza pagare tasse, servizi e quant'altro. Tutto questo, in qualsiasi nazione civile, si chiama "vivere nel crimine". E sempre in queste nazioni civili, chi vive nel crimine, delinque. Pertanto va punito secondo le leggi della nazione.


Qui non si tratta di uno o due teppistelli da 4 soldi. Qui si tratta di un'intera "etnia" che fa quadrato intorno ai propri membri, difendendoli a spada tratta. Pertanto l'intera etnia ROM è responsabile dell'ennesima tragedia. E come tale deve pagare. Non è razzismo, sia ben chiaro. Ma nessun ROM permetterebbe a qualsivoglia italiano, di sopravvivere o almeno di non essere punito per un crimine simile. Non è mia intenzione dar vita a sterili polemiche.... ma di ribadire il concetto che migliaia di anni di evoluzione non possono sparire da un momento all'altro solo perché i politici italiani non hanno le palle di governare e si limitano ad elemosinare un po di potere in cambio di corresponsabilità in crimini simili.

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