Fonte:
All 4 Animals
Hanno
ucciso un rarissimo alce albino, considerato animale sacro dalla popolazione
dei Mi’kmaq, e poi si sono scattati una foto ricordo. È successo in Nuova
Scozia alcuni giorni fa, quando tre cacciatori si sono messi a celebrare l’uccisione
assurda e immotivata dell’animale, esposto senza vita a mo’ di trofeo. Le foto
dell’alce bianco sono state pubblicate sulla pagina Facebook “Hnatiuk’s Hunting
and Fishing”, e hanno immediatamente scatenato un acceso dibattito tra i
commentatori. Ai nativi Mi’kmaq le celebrazioni non sono piaciute affatto. L’uccisione
e l’ostentazione dell’alce sono state considerate irrispettose e frustranti.
Uno dei leader della comunità Mi’kmaq della zona ha commentato: “Trovo triste
assistere ad una cosa come questa, e vedere questo particolare animale messo in
mostra come un trofeo quando invece è qualcosa di tanto significativo e
spirituale”.
Spiega
un altro portavoce: “Da 500 anni proviamo ad insegnare ai non nativi l’importanza
che questo ed altri animali giocano nelle nostre vite. Spieghiamo loro che non
vanno feriti in nessun modo perché potrebbero essere la reincarnazione di uno
dei nostri antenati, tornata per ricordarci qualcosa di importante. È stato
molto irrispettoso quanto accaduto e la gente è arrabbiata”. I cacciatori
(padre, figlio e un loro amico) pare non avessero idea che l’animale abbattuto
fosse considerato tanto prezioso per i nativi. In ogni caso, ne hanno
decapitato il corpo e si sono portati a casa la testa per appenderla al muro.
Se c'è qualcuno che mette in dubbio la frattalità dell'universo ne abbiamo quì un chiaro esempio: quì, in Canada, o in Nuova Zelanda gli individui certamente cambiano, ma le stupidaggini sono sempre le stesse.
RispondiEliminaIn un video di due minuti, il conflitto tra antiche culture olistiche e prepotenza materialista di rozzi energumeni.
EliminaE' uno dei miei preferiti.
Che bella scena, mi scuote fin nel profondo. Whitaker mi piace, è molto bravo.
EliminaBisogna essere criminali per ammazzare cacciatori.
EliminaNoi siamo di estrazione borghese, purtroppo, e non abbiamo dimestichezza con le armi.